Le madri lavoratrici possono finalmente ufficialmente richiedere dei buoni voucher di 600 euro al mese per avere un aiuto da una baby sitter per circa sei mesi, oppure possono sempre richiedere 600 euro mensili per i servizi dell’infanzia, come per esempio l’asilo nido, che siano essi pubblici o privati.

Il contributo spetta negli 11 mesi successivi alla fine dell’astensione obbligatoria ed è alternativo al congedo parentale e spetta sia alle lavoratrici del settore privato che alla dipendenti statali.
A conti fatti, si può dunque ottenere fino a 3mila e seicento euro.

La domanda va però presentata entro il 31 dicembre di quest’anno tramite il sito dell’Inps.
Il limite prestabilito dallo stato è di 20milioni di euro all’anno ed esauriti tali fondi le domande saranno rifiutate.

Il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia, ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 287 del 11 dicembre 2014, il Decreto Interministeriale del 28 ottobre 2014 con il quale sono definiti i criteri di accesso e le modalità di utilizzo delle misure di cui all’art. 4, comma 24, lettera b) della legge n. 92 del 2012.

Si tratta appunto dei voucher per i servizi di baby sitting alternativi al congedo parentale, che le lavoratrici madri possono ottenere dall’Inps.

Le madri alle quali spetta questo voucher sono le lavoratrici sia dipendenti di lavoro privato, sia statali, sia lavoratrici iscritte alla Gestione separata Inps come professioniste senza cassa, lavoratrici a contratto a progetto etc. che possono chiedere al termine del periodo di congedo di maternità circa 5 mesi di astensione obbligatoria e per gli 11 mesi successivi un contributo di 600 euro per baby sitting o servizi per l’infanzia.

Non sono ammesse alla presentazione della domanda le lavoratrici domestiche o disoccupate che non hanno diritto al congedo parentale, le lavoratrici autonome e quelle in fase di gestazione.
Il beneficio consiste in un contributo, pari ad un importo massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi, in base alla richiesta della lavoratrice interessata. Pertanto la lavoratrice può richiedere fino a 3.600 euro totali.

Le lavoratrici part-time usufruiscono dei benefici in misura riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa. Per gli anni 2014 e 2015 le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre di ciascun anno e il beneficio erogato nel limite di spesa di 20 milioni di euro annui, secondo l’ordine di presentazione delle domande e i voucher vanno poi ritirati presso l’Inps entro 120 giorni.

Per maggiori e più specifiche informazioni consigliamo sempre di informarsi verso il commercialista di fiducia. 

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