Capoparto: Scopriamo Cos'è e Quando Si Presenta

Dopo una gravidanza il corpo di una neo mamma lavora per tornare alle sue funzionalità precedenti; così, settimane dopo il parto anche il ciclo mestruale fa la sua ricomparsa, e si chiama capoparto. Volete sapere tutto per imparare a riconoscerlo e ad affrontare le eventuali irregolarità che presenta? Questo articolo vi aiuterà!

Subito dopo il parto, il corpo di una donna, sia esternamente che internamente, lavora per ritornare allo stato precedente la gravidanza.

Anche l’utero, naturalmente, deve riprendere le dimensioni che aveva nella condizione pre-gravidica: dopo due settimane dal parto raggiunge la sinfisi pubica, mentre dopo sei settimane circa torna normale, e anche il suo peso, che in gravidanza si aggira attorno al chilo, cinque settimane dopo il parto torna ad essere di sessanta grammi. Proprio in questo periodo si manifestano le lochiazioni, perdite di sangue e materiale sieroso piuttosto abbondanti sintomatiche dell’azione che l’utero sta facendo per “ripararsi” e tornare alle funzionalità di sempre, il cosiddetto fenomeno essudativo uterino.

Molte donne confondono spesso le lochiazioni con il ciclo mestruale ripristinato dopo la gravidanza, ma in realtà le due cose sono ben diverse. In effetti, alcune neo mamme hanno dubbi circa il ricomparire delle mestruazioni: quando si ripresentano, come faccio a saperlo, tornano subito ad essere regolari?

Il primo ciclo mestruale dopo la gravidanza si definisce capoparto, e presenta, ovviamente, delle variazioni rispetto alle mestruazioni che si hanno prima di una gravidanza: occorre del tempo per tornare ad avere un ciclo regolare dopo aver dato alla luce un bambino, perciò, se notate irregolarità nelle mestruazioni anche successive, non preoccupatevi, è solo il vostro corpo che sta lavorando per rimettersi in riga!

Pur avendo durata e regolarità diverse, tuttavia, i sintomi del capoparto sono gli stessi che precedono una normale mestruazione. Vediamo quali sono.

1. Sintomi del capoparto

capoparto sintomi
Fonte: Web

Potete accorgervi che vi sta tornando il ciclo mestruale prima di tutto dall’ovulazione, il cui segnale più evidente è un aumento di volume del seno. Potreste anche avvertire crampi al basso ventre, e la vostra cervice diventa meno spessa e morbida.

Un secondo sintomo riguarda la presenza di muco cervicale, riconoscibile attraverso le caratteristiche perdite bianche e giallastre tipiche dell’ovulazione, segnale che l’ovulo è nuovamente libero dopo l’espulsione del follicolo ovarico.

Anche i dolori mestruali intensi possono essere un sintomo del capoparto, nonostante molte donne dopo il parto li avvertano meno intensamente per via dei mutamenti ghiandolari avvenuti. Allo stesso modo, tipico del capoparto è un flusso abbondante, che resterà tale fino a quando la prima mestruazione non finirà il proprio ciclo. Ci sono però casi, pur se in quantità minore, in cui il ciclo si presenta invece molto ridotto, a causa del cambiamento dell’ovulazione; in questa circostanza il flusso riprenderà regolarmente dalla seconda mestruazione, regolarizzandosi. In caso contrario, è consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo.

2. Durata del capoparto

capoparto durata
Fonte: Web

Essendo caratterizzato da irregolarità, il capoparto può risultare più lungo di una comune mestruazione, e durare anche 8 o 10 giorni, con dolori e flusso che, come abbiamo appena visto, generalmente sono più intensi. Tuttavia, non è detto che, dopo il primo, il ciclo mestruale torni immediatamente ad essere regolare: non dimentichiamoci che veniamo da una gravidanza, che rappresenta un grosso sconvolgimento fisico per una donna. Il secondo ciclo mestruale può presentarsi anche due mesi dopo il capoparto; se però nel frattempo avete avuto rapporti e volete dissolvere ogni dubbio, potete fare un test di gravidanza.

Il capoparto compare, indicativamente, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, ma la ricomparsa del ciclo mestruale è strettamente collegata anche all’allattamento. In che modo?

3. Capoparto e allattamento

capoparto allattamento
Fonte: Web

Teoricamente, finché una donna allatta il ciclo mestruale dovrebbe essere bloccato, per via della prolattina, l’ormone del latte, che inibisce l’ovulazione.

In generale, sembrerebbe che più dura l’allattamento, più il ciclo ritardi; se allattate esclusivamente al seno, è molto probabile che il ciclo torni un mese dopo che averlo smesso, mentre se non allattate, o avete optato per l’allattamento misto, esso può ricomparire anche prima, circa dieci settimane dopo il parto.

Ad ogni modo queste sono solo indicazioni generali, date dalla correlazione che intercorre tra ormoni e allattamento, ma non sono comunque la regola fissa: può capitare, infatti, che il ciclo ricompaia anche mentre si allatta, e non esistono date certe per stabilirne la ripresa, sia in caso di parto naturale che di cesareo.

Qualora il capoparto dovesse presentarsi mentre state allattando non dovete assolutamente preoccuparvi, il corpo delle donne è pensato per svolgere entrambe le funzioni senza nessun tipo di rischio.

L’unica variazione, nel caso il ciclo riparta durante l’allattamento, può riguardare il sapore del latte, che risente della diversa composizione del sangue e può risultare perciò più salato; potreste notare che il vostro bambino si attacca meno volentieri per via della presenza di ormoni femminili nel latte, che evacui più frequentemente ma in maniera meno abbondante, o addirittura che sia più nervoso o possa avere eruzioni cutanee e disturbi intestinali lievi, ma tutto questo non deve assolutamente preoccuparvi, e, soprattutto, non deve portarvi alla decisione di interrompere l’allattamento durante il ciclo, perché non esistono pericoli per il bambino e per la sua salute.

In concomitanza con il ciclo potrebbe esserci anche una riduzione nella produzione di latte, ma finché il bambino si attacca al seno con regolarità tutto dovrebbe tornare nella norma entro pochi giorni. In caso contrario, potrete sempre chiedere aiuto al vostro pediatra che potrebbe suggerirvi di ricorrere all’aggiunta, ma è comunque importantissimo affrontare il momento con serenità e pazienza, elementi che sono indispensabili per facilitare la produzione di latte materno.

Anche il ritorno alla “normalità” dopo la gravidanza può essere doloroso, intenso e richiedere pazienza e un po’ di sopportazione, ma quello che dovete ricordare sempre è che il vostro corpo sta lavorando per voi, per tornare ad essere quello di prima, e che nulla, se preso con la giusta attitudine, può disturbare la vostra nuova vita da mamma!

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