Ci pensa Ector, il peluche che tossisce se qualcuno fuma vicino ai bambini

È arrivato il momento di far smettere di respirare il fumo passivo ai nostri bambini, e con esso anche Ector, l'orsacchiotto che mette in guardia i genitori e li avverte quando è il momento giusto per farlo.

Il vizio del fumo può creare una vera e propria dipendenza tanto che, a volte, ci si dimentica di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, di ciò che fa bene e di ciò che fa male. I genitori che fumano sono veramente tanti; ci sono mamme che smettono durante i nove mesi di gravidanza per poi riprendere subito dopo il parto esponendo già da subito i loro figli al fumo passivo.

Prima che scoppi la polemica, ci teniamo a precisare che non è nostra intenzione insinuare o dire che le mamme fumatrici vogliono meno bene ai loro figli.

I dati Istat hanno rivelato che circa la metà dei neonati e dei bambini italiani subiscono il fumo passivo, a partire da una sigaretta fumata in loro presenza fino al contatto dei vestiti e/o dei capelli dei genitori o di altri membri della famiglia. Nonostante i numerosi casi di bronchite e/o di altre patologie derivanti dal fumo che spediscono i bambini dritti in pediatria, spesso i genitori continuano comunque a praticare questa cattiva abitudine in presenza dei loro figli. Con questo non vogliamo dire che non si preoccupano della loro salute, ma che forse non sono abbastanza consapevoli dei rischi che ne derivano.

Al fine di sensibilizzare i genitori sull’argomento e a donargli, appunto, la consapevolezza necessaria per smettere di fumare in presenza dei loro bambini, il gruppo farmaceutico Roche, con la collaborazione dell’azienda produttrice di giocattoli Trudi e con il patrocinio dell’associazione Women against lung cancer in Europe (Walce), ha promosso un orsacchiotto di peluche speciale, molto speciale.

L’adorabile orsacchiotto in questione si chiama Ettore – l’orsetto protettore (in lingue inglese Ector – The Protector Bear), e, come riportato dal sito ufficiale, è il primo giocattolo al mondo che tiene lontano il fumo dai bambini. La sua funzione, infatti, è quella di tossire ogni qualvolta viene esposto al fumo della sigaretta. In questo modo, aiuterà i genitori a tenere al sicuro i loro figli, avvertendoli che stanno commettendo uno sbaglio (o di allontanare i loro bambini dalla persona che sta fumando accanto a loro) e di aiutare anche le nuove generazioni a capire quali sono i rischi del fumo.
Inoltre, Ector sarà dato in regalo a tutte le persone che vorranno accoglierlo nella propria casa.

Ecco quanto dichiarato da Giulia Pasello (dirigente medico dell’Oncologia 2 all’Istituto Oncologico Veneto di Padova) sul sito sito ufficiale del peluche:

Molti genitori non si rendono conto del rischio che fanno correre ai loro figli fumando loro vicino, anche all’aperto. Colpa della scarsa sensibilità e conoscenza dei danni provocati dal fumo, che crescono all’aumentare del tempo di esposizione. Non c’è piena consapevolezza, serve più informazione.

Ed ecco quanto riportato da Maurizio De Cicco, presidente e amministratore delegato della Roche:

Il ruolo dell’industria farmaceutica non è solamente quello di produrre dei farmaci ma anche fare campagne di prevenzione, ed Ettore è un modo innovativo, concreto di fare prevenzione contro il fumo passivo.

Quali sono i rischi correlati al fumo passivo?

Fonte: Web

Perché molti genitori fumano in presenza dei loro figli? Semplicemente perché, ingenuamente, pensano che il fumo passivo non sia così dannoso quanto quello attivo. In realtà, la dottoressa Pasello ne ha chiaramente spiegato i gravissimi danni:

Il fumo produce danni nei tessuti per accumulo di mutazioni nelle cellule. Più tempo siamo esposti al fumo maggiori saranno questi danni e aumenta anche il rischio di sviluppare le patologie correlate al tabacco. Questo vale tanto per il fumo attivo che per quello passivo: tumori, primo fra tutti quello ai polmoni (ma l’elenco è lungo), malattie respiratorie croniche e cardiovascolari.

Inoltre, secondo quanto riportato dall’esperta, i bambini che vivono con i genitori fumatori hanno maggiori probabilità di soffrire d’asma o di determinate allergie. Per non parlare poi dei migliaia di casi di bronchite e polmonite (dai 150 ai 300mila) che vedono soggetti i bambini di età inferiore o pari ai 18 mesi. Ma bronchite e polmonite non sono gli unici casi di patologie strettamente legate al fumo, in quanto la Pasello spiega che gli ospedali registrano annualmente circa 15mila ricoveri legati ad altre malattie croniche dovute al fumo della sigaretta.

Sono incinta: smetto di fumare e poi riprendo?

Fonte: Web

Ovviamente, non è il caso di tutte le mamme. Ne esistono alcune che smettono di fumare in gravidanza e che non riprendono più la sigaretta in mano. Ne esistono altre che, finiti i nove mesi di gestazione riprendono e, infine, ce ne sono altre che non riescono a smettere neanche durante la gravidanza perché soggette a una dipendenza più forte della loro stessa volontà.

Ecco quanto dichiarato da Stefania Vallone, segretaria di Walce sul sito ufficiale del peluche:

Sono ben noti i danni che il fumo comporta per lo sviluppo del feto durante la gravidanza soprattutto per il maggiore rischio di nascita di bambini sottopeso. Le donne mostrano di conoscere questi rischi e modificano responsabilmente i loro comportamenti, infatti dal 2000 cresce costantemente la quota di fumatrici che smettono durante la gestazione.

Secondo la segretaria, inoltre, pare che l’istruzione scolastica abbia un ruolo fondamentale sulla scelta del fumo durante la gravidanza:

Sono molto più numerose le donne laureate che smettono rispetto alle gestanti meno istruite.

A tal proposito, l’associazione Walce ha pensato bene di istruire le future mamme sulla questione e di creare un programma di incontri in più città italiane che andranno inseriti nei normali corsi pre-parto. Alle donne che parteciperanno verrà regalato il pupazzo.

Attenzione, potreste dare il cattivo esempio ai vostri figli

Fonte: Web

I genitori sono coloro che mettono al mondo i figli e che hanno il compito di educarli, guidarli e punirli nel corso della loro vita. I danni del fumo sono numerosi e molto gravi, anche letali. Questo brutto vizio provoca l’insorgenza di malattie deleterie come il cancro, malattie respiratorie e cardiovascolari o ancora il diabete.

Vivere con un genitore fumatore non solo aumenta il rischio del 20% di contrarre determinate patologie, ma influenza allo stesso tempo il futuro dei loro figli. In generale, un’abitudine malsana da parte dei genitori contribuisce inevitabilmente a influenzare il comportamento e le decisioni dei figli una volta diventati adolescenti.

Secondo quanto riportato da alcuni dati dell’Istat risalenti al 2016, infatti, c’è un’alta probabilità che i figli (una volta adulti) assumano le stesse azioni dei genitori. Inoltre, alcuni studi in fase di ricerca stanno rivelando che i bambini figli di genitori fumatori, una volta diventati grandi, hanno una grande possibilità che sviluppino una dipendenza.

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