Una delle domande più frequenti che si fanno i futuri genitori riguarda, ovviamente, le caratteristiche fisiche del nascituro; oltre al sesso, ci si chiede se somiglierà a mamma o a papà, come avrà il naso e di che colore avrà gli occhi.

Analizzando tutto l’albero genealogico familiare spesso i genitori cercano di capire se il neonato prenderà gli occhi azzurri dei nonni, quelli verdi del papà o quelli marroni di mamma; ma per capire in anticipo come andranno le cose, occorre prima di tutto valutare la genetica.

Colore degli occhi del neonato: le basi genetiche

Il colore degli occhi è un tratto poligenico, ciò significa che la sua trasmissione al nascituro è determinata da più geni, i quali possono essere dominanti o recessivi. È il gene dominante a prevalere sul recessivo, determinando quindi effetti sul tratto ereditario. Ad esempio, il gene degli occhi scuri prevale sul quello, recessivo, degli occhi chiari.

Proprio la trasmissione del colore degli occhi è uno degli esempi usati per spiegare il meccanismo di ereditarietà dei geni dominanti e recessivi, anche se questo elemento, come detto, è caratterizzato anche da due geni maggiori e altri minori, che contribuiscono alla varietà di colore degli occhi.

Ciò che sappiamo per certo, e non è solo una leggenda metropolitana, è che il colore degli occhi del neonato non è lo stesso del momento della nascita. Ma perché?

Colore occhi del neonato: cambia nel tempo?

Abbiamo già risposto affermativamente a questa domanda, ma bisogna precisare che la cosa interessa in realtà solo i bambini caucasici, perché gli afro-americani, ispanici e asiatici quasi sempre nascono con gli occhi scuri e tali restano.

I bambini caucasici, che generalmente nascono con occhi azzurri o persino grigi, possono cambiare il colore nel corso del primo anno di vita, a causa della melanina, la proteina responsabile del colore di pelle e capelli, e anche di quello dell’iride.

Le cellule specializzate nel nostro corpo, i melanociti, producono melanina dove necessario, quindi anche nell’iride. Per questo, dopo aver trascorso nove mesi al buio, al momento della nascita gli occhi del neonato sono grigi o blu, in quanto i melanociti rispondono alla luce.

Nei primi mesi di vita, se i melanociti secernono poca melanina, quindi il colore degli occhi resterà azzurro, mentre con una produzione più generosa di melanina gli occhi resteranno verdi o nocciolati. Se la produzione è abbondante, poi, gli occhi saranno marroni, il colore in assoluto più comune, fino a sembrare neri in alcuni casi.

Ai melanociti, per completare il proprio lavoro, sono necessari circa dodici mesi, anche se in alcuni soggetti il processo rallenta dopo i primi sei mesi di vita.

Test per il calcolo del colore degli occhi del neonato

Alla luce dei fattori genetici che abbiamo poc’anzi descritto, determinare il colore degli occhi del bebè è quindi un calcolo probabilistico in cui si deve tener conto anche dei caratteri dominanti e recessivi. Come detto, tre sono i geni responsabili dei tre principali fenotipi del colore degli occhi: marrone, verde, azzurro, con il primo che è dominante e l’ultimo che invece è recessivo.

Sul web alcuni siti offrono la possibilità di effettuare una sorta di test per calcolare il colore degli occhi del proprio bambino, che tuttavia non tengono conto di vari fattori, fra cui sfumature dell’iride che non possano essere etichettate in nessuno dei tre colori principali.

Parlando invece di combinazioni tra genitori che hanno gli occhi dello stesso colore, avremo questo.

Genitori con occhi marroni

Sia la madre che il padre hanno occhi scuri e sono portatori solo del gene occhi scuri: i figli avranno al 75% occhi scuri. Ci sono scarse, ma non inesistenti, possibilità che abbiano però gli occhi azzurri (19%) o verdi (7%).

Genitori con occhi chiari

Nel caso opposto, ovvero quello di genitori con occhi chiari entrambi portatori esclusivamente del gene occhi chiari, i figli avranno gli occhi chiari nel 99% dei casi. Se azzurri, c’è appena l’1% di possibilità che il bambino nasca con gli occhi verdi.

Diverse possibilità, invece, si aprono quando il padre ha un colore di occhi e la madre un altro.

Genitori con occhi di colori diversi

Vediamo alcune delle possibilità:

Padre con occhi azzurri, madre con occhi marroni non portatrice del gene recessivo

I figli avranno occhi scuri, ma saranno portatori anche del gene occhi chiari.

Un genitore con occhi chiari, l’altro con occhi scuri ma portatore del gene recessivo

Quando si ha la certezza di essere portatori del gene recessivo? Quando la futura mamma o papà hanno uno dei genitori con gli occhi chiari (uno dei futuri nonni, in sostanza). In questo caso i figli avranno il 50% di probabilità di avere gli occhi chiari e il 50% di averli scuri; il genitore con gli occhi chiari può infatti trasmettere solo il gene recessivo, mentre l’altro trasmette il gene recessivo o il gene scuro/dominante, con una probabilità uguale del 50%.

Un genitore con occhi scuri, figlio di genitori con occhi scuri, e uno con occhi scuri ma con uno dei genitori con occhi chiari

In questo caso i figli avranno al 90% occhi scuri.

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