Quali Sono I Criteri Giusti per Valutare la Crescita del Neonato?

Subito dopo la nascita il bambino necessita di controlli continui per monitorare il suo sviluppo fisico e valutare se la crescita, in relazione a peso e altezza, sta avvenendo nella maniera corretta. Per tenere un quadro preciso e aggiornato della situazione le mamme possono ricorrere alle curve di crescita, tabelle in grado di dare preziose indicazioni sullo stato generale di salute dei piccoli.

Quando si diventa genitori la preoccupazione principale riguarda, naturalmente, lo stato di salute del proprio bambino; oltre ad accertarsi che il neonato non soffra di patologie particolari, una delle cose più importanti da fare è un monitoraggio costante della sua crescita, in termini di altezza e peso, dato che, come sappiamo, valori troppo al di sotto o al di sopra della norma nei centimetri e nei chilogrammi presi gradualmente dal bambino potrebbero essere indicativi di problematiche purtroppo anche molto serie.

Come possono le neo mamme avere sempre un quadro preciso della situazione, in grado di rassicurarle sulla crescita del piccolo, e far si che siano certe che i valori riscontrati sono assolutamente nella media?

Il modo più efficace e immediato di avere un’idea “visiva” di quanto il piccolo aumenti mano a mano è senza dubbio la curva di crescita: questa è formata da vere e proprie tabelle, suddivise in parametri come altezza, peso e sesso, i cui valori sono calcolati sulla base di un campione di bambini rappresentativo di una determinata popolazione. Attualmente le più usate sono quelle elaborate dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Consultando il vostro pediatra, potreste spesso sentirgli dire, a proposito dello sviluppo di vostro figlio, a quale percentile il bambino corrisponde. Ma cosa si intende con questo termine?

Il percentile o, più precisamente, i diagrammi percentili, rappresentano l’unità di misura utilizzata per stabilire in che modo proceda la crescita del bambino in termini di altezza e peso.

Sono realizzati prendendo un campione di 1000 bambini della stessa età, successivamente suddivisi, in base a statura e peso, in 100 gruppi formati ciascuno da 10 bambini. Ogni gruppetto, corrispondente ad un centile, rappresenta perciò l’1% della popolazione infantile compresa in quella determinata fascia anagrafica. Nel primo centile si troveranno naturalmente i bambini più piccoli, nel centesimo, al contrario, quelli più alti e grossi; essendo, in generale, la maggior parte della popolazione infantile situata tra il 25° e il 75° percentile, si può affermare che un bambino al 50° percentile sia assolutamente nella media.

Prendendo il singolo gruppo di 100, conseguentemente, se un bambino occupa il 70° percentile nella tabella del peso, ciò significa che ci sono 30 bambini più pesanti di lui e 69 con un peso inferiore.

I diagrammi percentili consentono principalmente di stabilire se il ritmo di crescita è accettabile e se sia quindi possibile escludere problemi legati allo sviluppo fisico; un bambino che si trovi tra il terzo e il 97° percentile ha comunque una crescita adeguata, benché naturalmente esistano rilevanti differenze tra le due fasce, cui tuttavia possono contribuire anche, immancabilmente, questioni genetiche. I bambini al di fuori di questa soglia potrebbero invece presentare un problema, e sarebbe opportuno fare ulteriori controlli con l’aiuto di uno specialista.

Crescita del neonato: la curva (o tabella) di crescita

Vediamo adesso come utilizzare la tabella di crescita, che si presenta nella forma di un grafico cartesiano: dopo aver naturalmente fatto una primaria distinzione basata sul sesso del bambino, la mamma può segnare sulle ascisse (linea orizzontale) l’età del bambino, in settimane fino ai 3 mesi e in mesi veri e propri dopo; sull’asse delle ordinate deve essere invece tracciato il peso, valutato senza pannolino. Dopo aver eseguito questo procedimento è possibile incrociare i due dati e segnare il punto esatto in cui le due linee si incontrano, per scoprire a quale curva si avvicina maggiormente il proprio bimbo e a quale percentile corrisponde. Questa operazione va ripetuta periodicamente, all’incirca ogni settimana o mese, segnando naturalmente ogni volta i punti per formare la curva di crescita del neonato.

percentili crescita
Fonte: Web

Rimane tuttavia importantissimo precisare che non necessariamente lo stato di salute si misura in chili o centimetri, perché questi attengono anche a fattori genetici e a peculiarità scritte nel proprio patrimonio cromosomico; ad esempio, un bambino con entrambi i genitori di bassa statura avrà ovviamente più probabilità di non diventare altissimo, ma questo non implica affatto la presenza di particolari disturbi o deficienze fisiche. Inoltre, per valutare lo stato del proprio bambino occorre guardare se il suo percorso nello sviluppo rimane lineare, ossia se peso e altezza si mantengono all’incirca sulla stessa curva mese dopo mese; in questo caso, significa che tutto sta procedendo per il meglio. Ad ogni modo, non bisogna dimenticare che spetta comunque al pediatra valutare lo stato fisico del bambino in ragione del suo regime alimentare, della genetica o di altri fattori rilevanti al fine di fare un bilancio chiaro sulla sua salute generale.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!