Puerperio: il delicato momento tra il parto e la prima mestruazione

Quando si parla di puerperio ci si riferisce al periodo di tempo che va dalla fine del parto all'inizio della prima mestruazione. Un periodo di circa 6 settimane caratterizzato da una serie di stravolgimenti fisici e psichici per la neo-mamma che deve tornare alla normalità pre-pancione. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa delicatissima fase della vita di una donna e i consigli degli esperti per viverla al meglio!

Cosa significa puerperio? Il puerperio è il periodo di tempo che va dal momento del parto sino alla comparsa delle prime mestruazioni. Si tratta di un periodo delicatissimo per la neo-mamma perché l’organismo subisce profonde trasformazioni per riadattarsi alla vita “senza pancione”.

Non ci si deve spaventare, il ritorno progressivo alla normalità, infatti, è relativamente breve, e dipende da donna a donna. Il suo termine viene fatto coincidere con il ritorno dell’apparato genitale alle condizioni anatomo-funzionali pregravidiche.

1. Puerperio: quanto dura?

Durata del puerperio
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La durata del puerperio è di circa 6-8 settimane. Se non si allatta al seno tra il 27° e il 36° giorno dopo il parto si ripresenta l’ovulazione e dopo quattordici giorni compare la mestruazione chiamata capoparto. Se invece si allatta non è possibile stabilire con certezza le date del ritorno dell’ovulazione e la mestruazione può tornare anche dopo diverse settimane.

2. Puerperio: cosa accade al corpo della neo-mamma

Puerperio: cosa accade al corpo della donna
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Le prime due ore dopo l’espulsione della placenta sono definite “post partum” e segnano il passaggio dell’organismo femminile dallo stato gravidico a quello puerperale. La neo-mamma si troverà in una condizione di particolare affaticamento, per questo motivo sarà necessario riposo ma anche una graduale ripresa delle attività normali.

Dopo il parto, l’utero subisce una involuzione che lo riporta alla normalità. Si presentano delle perdite vaginali simili alle mestruazioni, dovute all’eliminazione da parte dell’utero dei tessuti della gravidanza. Queste perdite saranno costituite da sangue per una settimana circa, e in tale periodo si può fare la doccia, ma non il bagno; successivamente assumeranno un aspetto cremoso; infine avranno un aspetto sieroso e quantità notevolmente inferiore, fino a cessare verso la quarta settimana dal parto. Vulva e vagina riacquistano in fretta il loro tono.

3. Disturbi fisici e psicologici durante il puerperio

Puerperio e disturbi
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Essendo un periodo di grandi trasformazioni per il corpo della donna si presentano anche una serie di disturbi, seppure non preoccupanti e destinati a risolversi in breve tempo.

  • L’addome. La parete addominale subisce la rottura di una serie di fibre elastiche a causa della distensione dell’utero gravidico. La guarigione richiede diverse settimane. Per facilitare il recupero è possibile fare alcuni semplici esercizi utili a ristabilire il tono muscolare. Non sono, invece, consigliate le fasce addominali perché forniscono un sostegno passivo che non permette alla muscolatura di rinforzarsi naturalmente e tornare all’aspetto e alla funzionalità originaria.
  • La vescica. Durante il parto, la vescica subisce un trauma dovuto al passaggio del feto attraverso la pelvi e la vagina. Nei giorni successivi, dunque, può presentarsi una modesta difficoltà nello svuotamento spontaneo della vescica che viene però riacquistata in pochi giorni.  La vescica richiede in tutto circa sei settimane per ritornare alla sua forma iniziale. Attraverso l’urina vengono eliminati tutti i liquidi accumulati nei tessuti durante la gravidanza, pertanto è importante bere molta acqua per favorire questa eliminazione.
  • Stitichezza ed emorroidi. Un disturbo che può essere facilmente trattato con una dieta ricca di fibre, frutta e acqua in abbondanza. Collegato a questo disturbo possono comparire anche le emorroidi, che possono evidenziarsi già durante la gravidanza e peggiorare nella fase espulsiva del parto. In genere migliorano nei giorni successivi ed essere curate facilmente seguendo il consiglio del medico.
  • Baby blues. Una forma di depressione legata al parto e alle prime settimane dopo l’evento che si risolve spontaneamente e rapidamente. L’OMS raccomanda grande attenzione alla condizione psicologica della donna durante la delicata fase del puerperio in modo da fornire il giusto e professionale sostegno.

4. Puerperio e allattamento

Puerperio e allattamento
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Una modesta attività secretiva mammaria con produzione di un liquido giallastro, il “colostro”, inizia a presentarsi già nei primi mesi di gravidanza. Questo liquido viene poi prodotto per i primi giorni dopo il parto e contiene un elevato numero di proteine e sali minerali, mentre è carente di lattosio e grassi.

Solo a partire dal 3°e il 4° giorno inizia la produzione del latte con la montata lattea, caratterizzata da turgore e congestione delle mammelle, aumento della temperatura locale e sensazione di tensione nel seno.

Fino al 14° giorno, circa, il latte prodotto viene chiamato “latte intermedio” in quanto non possiede ancora le caratteristiche del latte maturo.

Dal 15° giorno circa inizia, invece, la produzione di latte maturo che contiene tutte le sostanze di cui ha bisogno il bambino. Durante questo periodo, la donna deve prestare attenzione alla cura della mammella che, tuttavia, non richiede altro che il regolare lavaggio con acqua e sapone neutro, oltreché l’abitudine ad asciugare accuratamente il capezzolo dopo la poppata.

5. Puerperio e rapporti sessuali

Puerperio e rapporti sessuali
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Dopo una ventina di giorni dal parto, in teoria, non ci sono controindicazioni circa la ripresa di rapporti sessuali con il partner. Tuttavia, tutti i disturbi e i disagi che abbiamo elencato sopra spesso divengono un ostacolo al ritorno alla normalità.

Non solo, bisogna considerare che durante il puerperio la donna subisce una drastica diminuzione di ormoni estrogeni, con conseguente calo del desiderio sessuale. Le prime volte, inoltre, una certa secchezza vaginale e l’eventuale dolore possono creare non poca difficoltà.

Se il parto non ha lasciato esiti cicatriziali o ferite che necessitano dell’intervento del medico (meglio se anche esperto di sessuologia) si può dire che un po’ di pazienza e delicatezza, oltre alla giusta dose di rilassamento (sia nella psiche che nella muscolatura), dovrebbero aiutare la coppia a riprendere una vita sessuale normale.

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