Fin dove si può spingere la potestà genitoriale su una figlia minorenne? Oltre a fare le veci per lei in qualsiasi argomento burocratico, può perfino prendere posizioni in merito alla sua gravidanza e successivo parto. Quasi incredibile da credere ma in ben 13 stati degli USA un genitore può negare l’epidurale (o acconsentire) alla propria figlia incinta, qualora questa sia minorenne. A spiegare quest’agghiacciante realtà è stato il sito internet Broadly, veicolo d’informazione totalmente al femminile, il quale ha denunciato questo abuso di potere infondato, che lede i diritti di una donna in un momento cruciale come quello del parto. Ad accentuare questa tesi è stata anche Maureen Sweeney, infermiera nell’area di Cleveland, nello Stato dell’Ohio, la quale ha raccontato alla radio WOSU, la tragica storia di un’adolescente incinta: durante il suo lungo travaglio la giovane donna aveva infatti chiesto di essere sottoposta all’epidurale, incapace di sopportare il dolore senza anestesia. L’infermiera Sweeney, però, non è riuscita a fornirle il trattamento poiché considerato elettivo e non conforme all’idea dei genitori.

Il reparto di anestesia ha annunciato che senza il consenso dei genitori non le sarebbe stata somministrata alcuna epidurale.

Ha spiegato pubblicamente la donna alla radio americana. Una scelta quasi incredibile da condividere, soprattutto data l’età della piccola gestante. Come da legge, in tutti gli Stati Uniti, e in realtà, anche in Italia, i minori hanno bisogno del consenso di un genitore prima di sottoporsi a un qualsiasi trattamento medico. Secondo quanto riferito dalla WOSU, l’Ohio è uno dei 13 stati che non fa alcuna eccezione riguardo le norme mediche, lasciando le giovani madri in balia del loro dolore, qualora manchi il consenso dei genitori, poiché l’epidurale non viene riconosciuta come un trattamento di vitale importanza per il paziente.

Per far fronte a questo problema, i rappresentati di Stato dell’Ohio, nel 2017, hanno presentato una nuova proposta di legge per modificare questa normativa dopo che l’infermiera Maureen Sweeney ha contattato il politico Nickie Antonio. A partecipare attivamente in questa lotta è anche la rappresentante Kristin Boggs:

Molte persone non capiscono che questo può essere un vero problema. Può essere davvero devastante.

Ma perché quindi donare così tanto dolore ai propri figli? In alcuni casi i genitori usano questa legge come forma di completo controllo su di loro:

Un genitore può negare l’epidurale alla propria figlia perché vedono il dolore della nascita come una forma di punizione. Mi è stato anche riferito la storia di una ragazza che non ha potuto ottenere un parto cesareo nonostante la sua ostetrica glielo abbia indicato. Tutto perché la madre della paziente voleva che lei partorisse in modo naturale.

Ha spiegato Kristin Boggs, come riportato dal Broadly. A parlare in merito a questa delicata questione è stata anche  Broadly Jasmine Burnett, vice direttore delle Nuove Voci per la Giustizia Riproduttiva:

Abbiamo già tagliato l’educazione sessuale ai giovani d’oggi e molti di loro non hanno accesso ai contraccettivi. C’è anche una grande vergogna nell’essere un genitore giovane. Se i giovani decidono di diventare genitori dobbiamo assicurarci che siano protetti.

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