Il momento in cui si decide di togliere il pannolino al bambino è senza dubbio uno dei più importanti per tutti i genitori, perché segna un piccolo ma decisivo passo verso una maggiore indipendenza del bimbo. Da ora in poi non ci sarà più la necessità di cambiare il pannolino, e il piccolo diventerà autonomo nel gestire i propri bisogni corporei e nel chiedere di andare in bagno. Già, ma quando capire se è arrivato il fatidico momento?

Quando togliere il pannolino?

quando togliere il pannolino
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Il controllo sfinterico è ovviamente una delle fasi più delicate della crescita delle bambine e dei bambini, tuttavia non esiste un’età prestabilita per togliere i pannolini; possiamo però affermare che all’incirca verso i tre anni, ovvero nel momento dell’ingresso alla scuola materna, i piccoli dovrebbero aver compiuto o compiere questo importante scatto di crescita.

Solitamente è consigliabile provare a eliminare il pannolino verso i due anni, e preferibilmente nel periodo estivo, quando il caldo permette di poter indossare solo le mutandine (in caso di perdite inaspettate!) e approfittando delle vacanze i genitori possono occuparsi maggiormente della questione “addio al pannolino”. Come possiamo capire che il bambino vuole provare a togliere il pannolino? Anzitutto dobbiamo imparare ad ascoltarlo e a interpretarne i segnali: se frequenta il nido o sta con i nonni, o la babysitter, potete chiedere il loro aiuto, dato che per togliere il pannolino è importante avere il supporto delle persone che più stanno a contatto con lui durante il giorno. Sarebbe controproducente e destabilizzante, infatti, togliere – per fare un esempio – il pannolino a casa ma all’asilo no. Se è proprio lui a chiedervi di fare i suoi bisogni nel wc, oppure notate che il pannolino è asciutto, ebbene questi sono indubbiamente alcuni tra i più evidenti segnali che il bambino vi manda circa la volontà di liberarsi del pannolino. Naturalmente spetta anche e soprattutto ai genitori cercare di incoraggiare i figli per aiutarli a imparare a usare il water “come i grandi”, iniziando, è ovvio, dal vasino.

Per togliere il pannolino si può usare anche il cosiddetto metodo “dei tre giorni”, studiato da Julie Fellom, per cui si cerca di capire se, appunto in tre giorni, il bambino sia effettivamente in grado di liberarsi definitivamente del pannolino. Come funziona?

  • il primo giorno, in casa, si portano i piccoli in bagno, osservandoli con attenzione, ogni volta che riteniamo opportuno.
  • il secondo giorno si portano fuori il pomeriggio senza pannolino.
  • il terzo giorno si portano fuori anche di mattina, ma di notte si mantiene ancora il pannolino.

Come togliere il pannolino?

come togliere il pannolino
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Far sparire il pannolino da un momento all’altro, senza dare spiegazioni ai bambini, ma limitandosi solo a dire loro “Sei troppo grande per continuare a usare il pannolino” è uno degli errori più comuni ma anche più nocivi che i genitori commettono: il piccolo in questo modo potrebbe non solo sentirsi frustrato e umiliato, ma anche essere incapace di adattarsi a questo cambiamento repentino, diventando di conseguenza nervoso e insofferente. Il rischio è che i bambini arrivino a bloccare i bisogni fisiologici perché temono di farli “nel vuoto” venendo loro a mancare la sicurezza del pannolino. Per questo motivo il processo deve essere graduale e lento.

Uno dei primi segnali per capire che il momento è arrivato è sicuramente la curiosità dimostrata dal bambino verso i genitori o i fratelli e le sorelle più grandi che vanno in bagno. Appurato questo, si deve preparare il bambino all'”evento”, lasciandogli scegliere le mutandine che preferisce; preparate quindi il vasino o, se siete contrarie, uno sgabello o il riduttore del wc, lasciandogli in bagno qualche giochino che lo metta a suo agio e non lo faccia annoiare mentre cercare di fare i suoi bisogni nel water.

Non prendete in giro il bambino dicendo: “Così non diventerai mai grande, tutti i tuoi amichetti non hanno il pannolino, solo tu ce l’hai ancora”, perché così facendo si creerà una grande ansia nel piccolo, oltre che un profondo senso di umiliazione. Evitate anche di togliere il pannolino in concomitanza con eventi importanti, come la nascita di un fratello o l’ingresso all’asilo, che potrebbero aumentare la pressione sul piccolo o fargli sentire il desiderio di essere al centro dell’attenzione.

Cercate di stimolare il bambino ripetendogli con cadenza regolare (ogni 30 minuti circa) “Andiamo a fare pipì?”, evitando invece di chiederglielo esplicitamente. Quando usa il vasino o il wc facciamolo sentire gratificato, ricordandogli di quanto sia stato bravo, e compensiamolo con un regalino se riesce a fare pipì per un giorno intero nel water, senza mai bagnarsi.

Ovviamente un piccolo incidente di percorso può capitare, non dobbiamo scoraggiarci o farlo vivere al bambino come un’umiliazione o come se ricevesse la nostra disapprovazione; cerchiamo piuttosto di aiutarlo a migliorarsi, incentivandolo ancora di più.

Una delle tappe più dure nel percorso per imparare a usare il wc è senza dubbio capire come togliere il pannolino di notte.

Come togliere il pannolino di notte

 togliere il pannolino di notte
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Se i bambini non hanno più enuresi notturne, allora i genitori possono iniziare a togliere il pannolino in maniera definitiva. Quando il bimbo riesce a fare a meno del pannolino durante il giorno, è bene cominciare con questa abitudine anche durante i riposini pomeridiani, allargandoli man mano al periodo notturno, quello più lungo. Prepariamo il bambino in anticipo, coinvolgendo anche tutti i familiari ad assumere un tono orgoglioso verso di lui per l'”impresa” che sta compiendo.

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