Lei li chiama “figli nati dal cuore”; una definizione molto bella, arrivata solo dopo molti anni di silenzio in cui ha cercato a tutti i costi di proteggerli dall’invadenza dei media e degli indiscreti.

Luciana Littizzetto ha parlato, forse davvero per la prima volta, di Jordan e Vanessa, i suoi figli affidatari, e lo fa dedicando loro anche un libro, uscito il 12 ottobre 2021, Io mi fido di te.

Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore

Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore

Luciana Littizzetto si apre per la prima volta raccontando il suo rapporto con i figli affidatari Jordan e Vanessa, su come li ha cresciuti, e sul perché non sente alcuna differenza rispetto alle mamme biologiche.
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Non avevo il mito della maternità a ogni costo, la voglia di ventre gonfio e quelle cose lì – ha raccontato in un’intervista per Elle – Però avevo una spinta sociale. Tutto è partito da lì, poi l’affido è diventato maternità. Prendi con te questi ragazzi e impari a riconoscere il loro odore, i loro lineamenti, la loro pelle e farla diventare in qualche modo tua.

Ha rivelato anche quando ha iniziato a sentirli davvero come figli suoi.

Con Jordan è stato più facile, perché era sempre malato, aveva delle febbri bestiali. Dovevo toccarlo per controllare che stesse bene e questo ha portato a un’intimità più forte. Vanessa invece era più sulla difensiva. Io però il senso di possesso non ce l’ho mai avuto. Con l’affido i bambini non sono ‘tuoi’, sai che con loro farai solo un pezzo di strada. Nel mio caso la famiglia naturale a un certo punto non c’è più stata, però la patria potestà non l’ho mai avuta. I miei figli non li ho mai adottati, non ho mai dato loro il mio cognome.

Volevo proteggerli, non aggiungere la mia demoniaca presenza. Però ho fatto il testamento e in quello, legalmente, sono figli miei.

Luciana Littizzetto ha raccontato anche com’è stato il primo incontro con loro, in un paesino nella provincia di Pavia.

Quando ho visto tutti quei bambini, uno diverso dall’altro, ho iniziato a piangere come una fontana. Prima di incontrare i miei, ho dovuto chiudermi in uno stanzino per tornare in me.

E spiega il perché di questa bella espressione, “figli nati dal cuore”.

Sono un atto di amore diverso. Un amore che non ti viene neanche così spontaneo. Con un figlio naturale hai il tempo della gravidanza per abituarti. Con l’affido, invece, i figli ti arrivano di botto. I miei, poi, erano due ed era la settimana in cui iniziavano la scuola. Me lo ricordo come una bomba atomica.

Parlando di se stessa come madre, dice

Ho fatto tutto quello che ho potuto e questo mi basta. I figli non è detto che diventino quello che vuoi. A volte pianti tulipani e ti crescono narcisi, ma scopri che anche i narcisi non sono male.

Vanessa e Jordan Beljuli sono fratello e sorella di origine macedone, e Luciana Littizzetto li ha avuti in affido da quando erano piccoli, 12 anni lei, 9 lui.

La comica – ospite fissa da Fabio Fazio a Che tempo che fa – ha sempre tenuto la sua vita privata molto riservata. Solo in tempi relativamente recenti – più o meno da quando è finita la relazione con Davide Graziano, ex batterista degli Africa Unite, durata dal 1997 al 2018 – in molti hanno iniziato a interessarsi di Vanessa e Jordan. Ma che tipo di mamma è Luciana Littizzetto?

Sono una madre buffa – ha raccontato in un’intervista, come riporta UrbanPost – che aspira all’autorevolezza, ma per tante donne è così: dovremmo sdoppiarci. Dico sempre che con i figli, ti prendi una vagonata d’amore e di mer*a!

Nei primi tempi – ha detto al Corriere della Sera – tendevo alla performance, fare la madre modello, poi non ne potevo più, era una maschera e non la realtà.

Dovevano vedere tutto di me, pregi e difetti.nMe ne occupo senza essere severa. Se mi dicono «gli altri genitori fanno così», li lascio dire e faccio come mi pare. Loro guardano come sei e non quello che dici.

Spesso cinica e sarcastica, Littizzetto ha poche parole per racchiudere il rapporto che la lega ai figli:

Sono il grande amore della mia vita, danno un senso profondo al nostro esistere.

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