Mamme di tutto il globo terracqueo, unitevi: è il momento di fare un passo indietro e ammettere una scomoda, scomodissima verità.
Spogliamoci per un attimo della nostra aureola dorata, quella della santa guerriera che sa fare tutto meglio (e più in fretta) del proprio compagno. No, non fate di no con la testa, ammettetelo. Ci sarà pur stata una volta in cui (sentendovi un po’ come vostra madre, ci scommettiamo) avrete scosso il capo davanti a una faccenda casalinga svolta in modo ingenuo. E questo non perché le faccende casalinghe siano appannaggio femminile (per l’amor del cielo!) ma perché, per molte donne che hanno accanto un compagno (uomo), quel compagno non è mai abile o veloce quanto loro nel gestire la vita di coppia e tutto quello che ne deriva.
Insomma: in molte trattiamo ancora gli uomini come degli eterni bambinoni, e questa fino a un certo punto può anche sembrare una simpatica gag. Ma dall’altra parte dovrebbe anche far riflettere; soprattutto quando non si parla di gestire insieme soltanto una casa, ma anche un figlio. Siamo purtroppo ancora legati all’idea che la mamma sappia “far meglio” e che il papà – o il babbo – resti lì, un po’ imbranato, sicuramente simpatico, senza mai saper bene cosa fare. Come se la figura paterna fosse meno efficiente, meno affidabile. Meno importante.
Alcuni Paesi, come la Norvegia e il Portogallo, hanno iniziato a muoversi in una nuova direzione. Qui esiste il congedo di paternità, così che anche i papà possano partecipare appieno alle prime settimane di vita del proprio bambino (e così che l’onere non ricada esclusivamente sulla madre). Tornare a lavorare dopo la gravidanza è un diritto delle donne, così come stare accanto a un figlio è un diritto degli uomini. È anche così che ci si libera dagli stereotipi, non dimentichiamolo.
E allora: vogliamo, per una volta, liberarci dell’idea del papà simpatico “ma pasticcione”, che non va lasciato da solo con i bambini per più di mezz’ora (pena il rischio di ritrovare, al proprio ritorno, la casa in fiamme e i bambini vestiti di stracci)? Sì? Era ora! Ecco quindi una raccolta di immagini, scattate dalla fotografa Giedre Gomes in occasione della festa del papà e raccolte da Bored Panda, che celebrano i mille modi diversi di essere padre. D’accordo, alcuni saranno anche buffi e un po’ imbranati, ma ciò che emerge è una bellissima diversità. Un’imperfezione autentica e irresistibile.
Quello che... sa fare le magie
Perché può trasformarsi in tutto ciò che la tua fantasia gli ordina. (Sì, se glielo chiedi tu… anche una fatina!)
Quello che ti trasmette le sue più grandi passioni
Quello che... "ogni tanto ti fa bene, così diventi forte!"
Quello che unisce l'utile al dilettevole
Quello che ti porta a fare lunghe passeggiate in bici
Quello che "chi non beve in compagnia..."
Quello che ancora non ha capito come dosare il bagnoschiuma
Quello che da una figlia femmina si farebbe fare qualunque...
E ripeto: qualunque...
... ma proprio qualunque cosa!
Quello che ti chiama "campione", proprio come nei film
Quello che si lascia utilizzare come cavia
... anche se l'azzurro non è proprio il suo colore!
Quello che ti fa divertire come un matto
Quello che... "i momenti importanti vanno condivisi" (pt. 1)
Quello che... "i momenti importanti vanno condivisi" (pt. 2)
Quello che non si tira indietro di fronte a un pannolino...
... anche quando l'odore non è dei più piacevoli!
Quello che condivide le sue passioni con te...
... così ci si diverte il doppio!
Quello che non si scompone neanche davanti a un "+4"
Quello che, anche se indossi due salvagenti e quattro braccioli...
… sarà sempre lì, ad aiutarti a stare a galla
Cosa ne pensi?