La tiroidite post partum può cambiare la vita di una donna. Ma se ne parla poco
La tiroidite post partum è un disturbo che può cambiare la vita di una donna (anche per sempre). Ecco di cosa si tratta.
La tiroidite post partum è un disturbo che può cambiare la vita di una donna (anche per sempre). Ecco di cosa si tratta.
Benché purtroppo se ne parli ancora poco, entro il primo anno dopo il parto alcune donne possono soffrire di un’alterazione della funzione tiroidea. In questi casi, i livelli degli ormoni tiroidei possono essere troppo alti (ipertiroidismo) o troppo bassi (ipotiroidismo).
La cosiddetta tiroidite post partum è un disturbo di tipo autoimmune generato dall’improvvisa riattivazione del sistema immunitario dopo nove mesi di quiescenza. Questo può portare alla produzione di ormoni anti-tiroide (anticorpi anti tireoperossidasi e/o anti tireoglobulina). Nel corso di una gravidanza, infatti, il sistema immunitario ‘rallenta’ le sue funzioni per evitare che qualche anticorpo vada a danneggiare il feto.
Le donne con familiarità ai disturbi tiroidei o che soffrono di diabete di tipo 1 sono particolarmente predisposte allo sviluppo di questo disturbo. Nelle donne con patologie tiroidee pregresse, come il gozzo o la tiroidite di Hashimoto, questo disturbo può essere molto marcato.
Questo disturbo si sviluppa normalmente in due fasi. La prima fase è quella di tireotossicosi e ha una durata breve, in genere da 1 a 6 settimane. In questa fase si sperimentano sintomi lievi come irritabilità, intolleranza al caldo, stanchezza e palpitazioni. Non sono inoltre efficaci i farmaci antitiroidei.
La seconda fase è quella dell’ipotiroidismo (o dell’ipertiroidismo). L’ipotiroidismo causa carenza di ormoni tiroidei, della durata da 2 a 6 settimane. I sintomi includono intolleranza al freddo, pelle secca, mancanza di energia, stitichezza, scarsa concentrazione, mal di testa, dolori diffusi.
I sintomi dell’ipertiroidismo, invece, possono essere la perdita di peso, il battito cardiaco accelerato, l’ansia, il nervosismo e la difficoltà di concentrazione. Dopo circa 6 settimane, a ogni modo, la funzionalità tiroidea ritorna quasi sempre nella norma senza necessità di seguire alcuna terapia.
La maggior parte delle donne riacquisisce la normale funzione tiroidea entro 12-18 mesi dalla comparsa dei sintomi. Tuttavia, secondo quanto affermato dall’American Thyroid Association, circa il 20% di loro potrà continuare ad avere problemi di tiroide per tutta la vita.
Nel caso si presentino alcuni o tutti questi sintomi, è bene rivolgersi a un medico quanto prima per effettuare i necessari esami del sangue.
Il trattamento dipenderà dalla gravità dei sintomi, dall’età e dalla salute generale. In caso di sintomi importanti di ipertiroidismo, il medico può prescrivere beta-bloccanti, prednisone o entrambi. Questi medicinali rallentano la frequenza cardiaca e alleviano i sintomi dell’infiammazione alla tiroide. In caso di ipotiroidismo il medico potrebbe prescrivere l’assunzione di farmaci in grado di sopperire alla mancanza dell’ormone tiroideo.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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