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Perché i pediatri dicono no a dieta vegana e vegetariana per i bambini
A cura di Giulia Doretti

Si è appena concluso il congresso della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) dai cui i pediatri partecipanti hanno lanciato un chiaro messaggio a tutti i genitori: no assoluto alla dieta vegana per i più piccoli nei primi anni di vita e parziale apertura a quella vegetariana. Al seminario è stato presentato un dossier frutto di un approfondimento di 120 studi internazionali su questo spinoso argomento coordinato da Margherita Caroli, una tra i massimi esperti di nutrizione pediatrica in Europa. Dal documento (disponibile anche online) emerge che secondo gli esperti i regimi alimentari vegetariani sarebbero inadeguati al corretto sviluppo neurologico, motorio e psicologico del bambini dato che mancherebbe l’assunzione di micronutrienti essenziali per la loro crescita corretta.
C’è una ferma opposizione alla dieta vegana, i pediatri partecipanti dichiarano che nessun specialista dovrebbe consigliarla a bambini nei primi anni di vita. Riguardo invece la dieta vegetariana c’è maggiore apertura a patto che nell’alimentazione siano presenti latticini, uova, cibi ricchi di vitamina B12, ferro e omega 3. In tutti i casi vietato il fai da te: qualora i genitori vogliano scegliere la dieta vegetariana per i loro figli devono farlo affidandosi ad uno specialista che saprà bilanciare bene gli alimenti e i pasti per apportare i nutrienti necessari in base all’età del piccolo. I pediatri quindi consigliano come regime alimentare ideale per i bambini la dieta mediterranea che predilige il consumo di frutta e verdura ma integra settimanalmente anche prodotti di origine animale.
«Non è possibile – dichiara Margherita Caroli – affermare con certezza che le diete vegetariane in età evolutiva garantiscano un’adeguata crescita ed un adeguato stato nutrizionale. Non è possibile stabilire a quale età si può iniziare una dieta vegetariana senza effetti collaterali sulla crescita. Al contrario, ci sono evidenze sulla necessità di supplementare le diete che escludono alcune categorie di alimenti. Le carenze sono tanto maggiori quanto più la dieta è restrittiva».

I vegani sono in aumento

Secondo i dati Eurispes sarebbero 4 milioni gli italiani che hanno cambiato alimentazione: il 4,6% segue una dieta vegetariana mentre il 3% è vegano.
«Noi non dobbiamo essere dipendenti dalla nostra dieta – sottolinea la professoressa – mangiare è un atto naturale. Gli estremismi sono sempre da abolire. Come non è sufficiente un preparato polivitaminico per un bambino che mangi sempre junk food, cibo spazzatura, altrettanto non va bene che un bambino che mangia solo prodotti vegetali assuma vitamina B-12 e DHA solo con le pillole perché non abbiamo la certezza che tutti i suoi fabbisogni vengano soddisfatti».
La risposta della società scientifica di nutrizione vegetariana
Le affermazioni risportate nel dossier sono molto forti e hanno scatenato le reazioni delle famiglie che hanno adottato un’alimentazione vegetariana o vegana anche per i figli. Non si è fatta attendere la risposta di SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) che ha pubblicato un comunicato stampa in cui si legge che “Chi si scaglia contro le diete vegetariane in gravidanza e infanzia fa fare passi indietro sulla via del progresso scientifico e della corretta informazione” e che “Il documento SIPPS non è congruente con le posizioni ufficiali espresse, da decenni, da importanti associazioni scientifiche e nega l’evidenza di migliaia di bambini vegetariani, nati da madri vegetariane (tra cui molti vegani) in ottima salute”.
Secondo gli esperti della Società Scientifica Vegetariana i pediatri che hanno redatto il dossier hanno sbagliato già in partenza fornendo un’errata definizione delle diete veg (vegetariana e vegana) in quanto descritte solo come regimi alimentari che escludono categorie di alimenti senza menzionare il fatto che fanno parte di queste diete proprio i cibi della dieta mediterranea che in realtà vengono definiti come fondamentali dagli stessi pediatri. Ci si riferisce a verdure, frutta, cereali, legumi, frutta secca e grassi vegetali. I nutrizionisti in alimentazione veg consigliano poi sempre l’assunzione di integratori di vitamina B12 che, fanno notare, è spesso carente anche in chi segue una dieta onnivora. Stessa valutazione per l’integrazione ferro e Omega3: una dieta veg ben pianificata non causa carenze. Inoltre le famiglie che seguono una dieta vegetariana o vegana anche per i loro figli studiano un’alimentazione ad hoc per le varie esigenze e il più delle volte con l’aiuto di un esperto.
Il SSNV vuole poi andare anche oltre la teoria e nel suo comunicato menziona la Rete Famiglia Veg, un progetto promosso dall’associazione che unisce un gruppo di professionisti esperti nell’alimentazione vegetale in gravidanza, allattamento e durante l’infanzia. Da qui si può avere conferma dell’ottima salute di migliaia di bambini vegetariani nati da madri vegetariane (inclusi vegani).
Un dibattito sempre molto acceso che rimane tutt’oggi aperto, una decisione importante e delicata quella che devono prendere i genitori quando scelgono come nutrire e come far crescere i propri figli.

Blogger, amante del fitness e degli animali, ho due gatti che vivono con me. Mi piace tutto quello che può essere "gestito" in modo naturale.
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