Sponsorizzato dalogo Aquabeads

Giocare, crescere, imparare sono tre parole che, nel vocabolario dei bambini, fanno rima con creatività e autostima. Non solo a scuola, ma anche con il gioco individuale, con quello tra fratelli, coetanei o adulti il bambino impara a trovare il suo posto nel mondo.

La chiave di questa ricerca costante dell’identità passa anche e soprattutto dalla tipologia di gioco che sceglie. Secondo la ricerca “The role of toys in the instigation of playful creativity” quando il bambino sceglie un strumento per portare avanti la sua sessione di gioco lo fa con cognizione, ma anche per una questione culturale e, non ultima, emotiva. I bambini insomma non usano un giocattolo solo per un puro piacere ludico, ma ci legano aspetti sentimentali (in base a chi glielo ha regalato, in quale occasione), didattici (perché imparano a fare qualcosa di nuovo attraverso il giocattolo). Li aiutano a costruire una narrativa personale e potenzialmente infinita, proprio come è infinito il potenziale della creatività.

Non tutti i giochi però assolvono questo compito. E soprattutto, la quantità fa la differenza sullo sviluppo del bambino. Una ricerca dal titolo “The influence of the number of toys in the environment on toddlers play” punta ad analizzare il numero di giocattoli che un bambino dovrebbe possedere affinché l’attività ludica sia davvero di qualità. Pochi, ma buoni, è stata la risposta dei ricercatori.  

Tra i giochi per sviluppare la creatività ci sono i classici mattoncini colorati, le bambole e tutto ciò che può aiutare il bambino a costruire un universo di finzione che gli piace e in cui si muove a suo agio. Ci sono poi i mondi da creare con strumenti fisici e tangibili, come le perline, adatte a bambini più grandi che vogliono cimentarsi con un gioco senza tempo. Quelle di Aquabeads, distribuite in Italia da Epoch, non solo spingono i bambini da 4 anni in su a creare figure seguendo solo la loro fantasia, ma anche a renderle parte integrante della loro camera semplicemente usando l’acqua sulla loro creazione. 

Un modo intelligente di giocare, questo, che collega in modo ancora più evidente la creatività con l’autostima, il piacere di aver realizzato qualcosa con le proprie mani, di vederlo esposto negli ambienti che si vive tutti i giorni, persino di regalarlo a qualcuno.

Come sviluppare la creatività dei bambini

C’è uno studio del 2009 che racconta di come la creatività sia diventa parte integrante del dibattito sull’apprendimento nella pedagogia moderna solo nel XX secolo. Si chiama “Children’s Creativity: A Theoretical Framework and Systematic Review” ed è molto importante nell’ambito perché espone i motivi che dovrebbero spingere ogni genitore a coltivare la creatività dei bambini sin da piccoli, in modo tale che diventi una sorta di bisogno automatico.

Lo studio mette in evidenza la potenza di fuoco della creatività a lungo termine: non soltanto ha una valenza per la crescita del bambino nella sua infanzia, ma gli effetti benefici dell’essere creativi definiscono anche il suo modo di essere un adulto.

Tra questi la psicologia dello sviluppo mette in evidenza:

  • Sviluppo del concetto di libertà (di essere ciò che si vuole)
  • Capacità di auto-esprimersi
  • Consapevolezza di poter interagire senza essere giudicati
  • Costruzione e riconoscimento del proprio universo emotivo

Per questo ogni genitore dovrebbe ispirare e spingere il bambino a sviluppare la sua parte creativa, contribuendo con dei giocattoli adeguati e specifici. Ci sono però altri modi che intervengono nel rapporto genitori-figli quando si tratta di creatività. Stimoli fondamentali che sono gli adulti a dover dare ai bambini per assicurargli benessere fisico e mentale, nonché la libertà d’azione che gli serve.

Creare uno spazio dedicato

Vale per gli adulti, costretti a casa in smart working, ma anche per i piccoli: avere uno spazio dedicato alle proprie passioni, in cui essere creativi e liberi, fa la differenza. Sui luoghi di lavoro favorisce la produttività, soprattutto se l’ambiente è decorato dal dipendente come riporta la ricerca “The relative merits of lean, enriched, and empowered offices” del 2010, che ha analizzato da punto di vista psicologico l’approccio delle risorse in un ufficio personalizzato. Così come per gli adulti, anche i bambini traggono benefici da uno spazio che è solo loro: aiuta a mettere dei confini, a renderli autonomi, sicuri e sereni. 

In più, come già individuato dalla ricerca su quanti giochi dovrebbero avere i bambini, è bene ricordarsi di non eccedere con ambienti troppo complicati, male organizzati e confusionari. 

Scegliere i giochi giusti

Fonte: Aquabeads

Tra i giochi che sviluppano la creatività ci sono i mattoncini colorati, i travestimenti, bambole e strumenti per il gioco di ruolo ma anche le perline come quelle di Aquabeads, che aiutano i bambini a realizzare dei lavoretti di difficoltà crescente in base all’età e di esporli per mostrarli ai genitori, agli amici o anche donarli come regalo personalizzato ed handmade.

Dedicargli del tempo

Se è vero che il gioco di ruolo e individuale del bambino è molto importante per la sua crescita a partire dai 18 mesi, è anche fondamentale ritagliare del tempo per giocare insieme. Questo perché una creatività è già potente, ma due approcci creativi diversi (relativi a due fasce psicologiche differenti) ha un raggio d’azione incredibile, che stimola non solo il piccolo ma anche l’adulto che gioca con lui.

Il potere della noia

Persino la noia è un potente stimolo alla creatività. Nello studio “Does Being Bored Make Us More Creative?” pubblicato sul Creativity Research Journal, si mette in evidenza la correlazione tra noia e creazione. I bambini che ogni tanto vengono lasciati ad annoiarsi trovano lo stimolo a cercare internamente idee e risorse per uscire dallo status iniziale. Usando anche i giocattoli che hanno intorno in modi nuovi e sorprendenti.

Perché creatività e autostima sono alleate

Pensare al bambino che realizza qualcosa con le proprie mani per esibirlo o donarlo a una persona di famiglia è un modo semplice per capire in che modo creatività e autostima possono essere unite. Lasciare il bambino libero di esprimersi lo aiuta a costruire il suo mondo, in cui lui e le sue competenze cognitive sono al centro. Un rapporto, questo, che si snoda al suo massimo nel periodo dell’adolescenza, come riporta lo studio “Creativity and Self-esteem in Adolescence: A Study of Their Domain-Specific, Multivariate Relationships”: quando l’auto-affermazione in contesti sociali via via più complicati diventa fondamentale non solo per farci accettare dagli altri, ma anche per auto-accettarsi.

In questo quadro persino il caos, inteso come rottura dell’equilibrio, può giocare un ruolo fondamentale: tradotto per genitori che vogliono lasciare liberi i propri figli di giocare e conoscere, anche lasciare che i loro disegni, i loro lavoretti o le sessioni di gioco simbolico prendano una piega inaspettata può avere, a lungo termine, dei benefici sulla loro autostima.

Bibliografia

  • Brian Sutton‐Smith,  “The role of toys in the instigation of playful creativity”
  • National Library of Medicine, “The influence of the number of toys in the environment on toddlers’ play”
  • “Children’s Creativity: A Theoretical Framework and Systematic Review”
  • “The relative merits of lean, enriched, and empowered offices” 
  • “Does Being Bored Make Us More Creative?”
  • “Creativity and Self-esteem in Adolescence: A Study of Their Domain-Specific, Multivariate Relationships”
Articolo sponsorizzato dalogo Aquabeads

Aquabeads è un gioco creativo e manuale che permette di disegnare e divertirsi con delle perline. Sono colorate, facili da usare ed è fantastico quando si uniscono tra di loro con l’acqua. Il successo nella categoria è dovuto a queste qualità fin dal loro lancio nel 2004, e questa popolarità sta continuando da allora.