Internet e minori è un connubio che da sempre comporta una serie di pericoli. Le cronache sono piene di storie di sfide rischiose, di anonimi che danno vita ad abusi e incitano all’autolesionismo dei più giovani, di consigli della polizia postale per restare al sicuro.

E anche se a volte queste cronache non sono raccontate in maniera completa o corretta, il rischio è in ogni caso reale. Lo è per gli adulti, figurarsi per chi, come i bambini, ha meno strumenti a propria disposizione per il discernimento. Pensiamo solo che quasi 4 bambini su 10 hanno ricevuto proposte da sconosciuti o inviti a sfide pericolose online, da persone mai viste che consideravano, ingenuamente, “amici”.

Il quadro è ben preciso e lo sappiamo per via di un’azienda di safe security, Kaspersky, che in occasione del Safer Internet Day, che è stato il 9 febbraio 2022, ha rilasciato i dati di un sondaggio commissionato a Educazione Digitale. Il questionario ha coinvolto 1833 bambini italiani di età compresa tra i 5 e i 10 anni, ossia nativi digiltali figli per lo più di coppie Millennial. I risultati attestano che:

  • il 74% dei bimbi coinvolti usano device digitali anche quando è con gli amichetti;
  • il 36% ha ricevuto messaggi da sconosciuti ed esortazioni a sfide pericolose online;
  • il 40% fornisce dati privati e sensibili a persone conosciute online (per esempio dove si vive, quale scuola si frequenta, notizie sui propri genitori).

I rischi cui possono incorrere bambini ed adolescenti, durante la navigazione online – commenta Cesare D’Angelo, general manager per l’Italia di Kaspersky – e in particolare nell’uso quotidiano dei dispositivi tecnologici, sono in continua evoluzione, ed è per questo che è importante che gli adulti di riferimento si tengano aggiornati dimostrando un interesse condiviso e buone competenze riguardo alle attività online dei loro figli. Infatti il modo migliore per gli adulti di proteggere i più piccoli dai rischi della navigazione online, è quello di rafforzare la propria competenza digitale, conoscere il mondo del web, essere in grado di individuare e sfruttare le opportunità che offre, ma anche saper valutare in modo obiettivo e critico i potenziali pericoli che vi si nascondono.

Quindi è opportuno in primis che siano i genitori consapevoli di ciò che può accadere mentre i propri figli sono connessi a Internet: tuttavia dal sondaggio emerge come il 93% degli intervistati abbia ricevuto istruzioni, notizie e informazioni sui rischi da parte di genitori e insegnanti. Un tempo era la tv la babysitter sbagliata, ma oggi Internet, con la sua interazione con sconosciuti, potrebbe diventare un pericolo non solo pedagogico. Ci sono tra l’altro ulteriori dati che altri sondaggi Kaspersky hanno diffuso nelle scuole italiane, con dei risultati che completano il quadro:

  • il 55% dei bimbi tra 5 e 10 anni possiede un proprio device digitale;
  • il 20% di questi ultimi è connesso per oltre 2 ore al giorno;
  • il 54% di tutti gli intervistati usa tablet e smartphone per giocare o vedere cartoni animati;
  • il 34% di fa ricerche per la scuola;
  • il 13% gira video o fa foto da pubblicare sui social.

La pandemia del Covid-19 e la didattica a distanza si sono rivelati motivi di cambiamento delle abitudini dei bambini su Internet. Il 42% dei più piccoli ha la nausea dei devide digitali, mentre il 33% li utilizza ancora di più. Il 36% dei bambini e delle bambine, inoltre, hanno ricevuto direttamente invite a sfide pericolose e quello che allarma è come il 6% si vergognerebbe a rivelarlo a genitori e insegnanti per chiedere aiuto.

È fondamentale però che i genitori stiano vicini ai figli nella loro attività online e stabiliscano delle regole precise sull’utilizzo di Internet e dei social network. Fondamentale è anche l’uso del parental control, che è utile sia per le app che per i contenuti: non dimentichiamo cosa accadde qualche mese fa perché molti bambini riuscirono a vedere contenuti per adulti come Squid Game, e che esiste un fenomeno sotterraneo di persone che caricano video su YouTube apparentemente per bambini (cioè con personaggi Disney, Masha e Orso e simili) ma che presentano contenuti raccapriccianti nascosti da cartoni animati.

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