Se una donna allena un uomo, per Sneijder "si sta esagerando": le assurde frasi dell'ex calciatore

Sneijder ha espresso perplessità sull'idea di essere allenato da una donna, ignorando come molte donne abbiano già conquistato ruoli di leadership nel calcio maschile, sfidando stereotipi e dimostrando la loro competenza.

Wesley Sneijder, l’ex calciatore noto per le sue gesta con Inter e Real Madrid, ha recentemente espresso opinioni che hanno acceso un dibattito sull’opportunità che una donna guidi una squadra maschile di calcio. Le sue dichiarazioni, pronunciate in un programma televisivo olandese, hanno sollevato interrogativi sulla presenza delle donne nel ruolo di allenatrici e sugli ostacoli che potrebbero incontrare.

“Secondo me stiamo esagerando. Forse adesso le cose sono cambiate, ma se ripenso a me in uno spogliatoio non potrei mai pensare di essere allenato da una donna. Con tutti i discorsi, più umoristici, che ne derivano” ha affermato Sneijder, rivelando una prospettiva che riflette una mentalità retrograda e patriarcale.

Le sue parole hanno sollevato critiche e interrogativi sulla persistenza di stereotipi di genere nell’ambiente sportivo, indicando una resistenza al cambiamento e un attaccamento a concezioni superate riguardo ai ruoli di uomini e donne nel calcio.

Inoltre, è importante notare che le affermazioni di Sneijder contrastano con la realtà già esistente. Numerose donne hanno dimostrato la loro competenza come allenatrici di squadre maschili, sfidando gli stereotipi e guadagnandosi il rispetto all’interno della comunità sportiva.

Corinne Diacre, ad esempio, ha allenato con successo il Clermont in Serie B francese per tre anni prima di assumere il ruolo di allenatrice della nazionale femminile francese. Patrizia Panico, prima assistente tecnico della nazionale italiana Under-16 maschile, ha successivamente guidato la nazionale italiana Under-15 maschile, diventando la prima donna a farlo.

Le affermazioni di Sneijder possono essere considerate come una rappresentazione della resistenza al cambiamento in un ambiente tradizionalmente maschilista, che tuttavia, vede un crescente numero di donne assumere ruoli chiave, dimostrando che il genere non dovrebbe limitare le aspirazioni o le capacità di un individuo.

Il basket, ad esempio, ha visto Becky Hammon emergere come la prima donna assistente allenatrice nella NBA, guadagnando rispetto e riconoscimento per le sue competenze nel guidare squadre maschili. Le sue abilità sono state elogiate da Pau Gasol, campione NBA, che ha sottolineato la validità delle donne nello sport maschile.

Mentre la strada potrebbe essere ancora lunga per superare le visioni tradizionali, le donne allenatrici stanno dimostrando che la loro competenza e dedizione meritano di essere riconosciute e rispettate, indipendentemente dal genere e dalle assurde esternazioni di uomini come Sneijder. 

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