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15 foto che raccontano la verità sul post parto che nessuno dice
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Vedere foto di bambini sani e belli e di mamme felici ci fa pensare che la maternità sia tutta una passeggiata. In verità a realtà non è sempre così, ma degli aspetti meno positivi se ne parla sempre pcoo. Forse perché siamo abituati a sentire storie di cantanti, modelle, ballerine, che come eroine, hanno combattuto e sconfitto il post-parto e tutto ciò che comporta in pochissimi mesi.
Com’è invece il post-parto per le persone “normali”? Per chi non ha un nutrizionista in casa? O una tata 24 ore su 24? La verità è che nessuno ne parla perché troppo spesso si tratta di momenti difficili, pieni di ansia, depressione e dolore. Dove i cattivi pensieri e il cedimento hanno la meglio.
E nato così l’account Instagram Take Back Post Partum: un profilo che ha lo scopo di dare forza e positività a tutte le nuove mamme del mondo, convincendo chiunque che le smagliature e le “ferite da battaglia” non so qualcosa da tener nascosto, ma qualcosa da mostrare fieramente.
L’ideatrice, January Harshe, è convinta che ogni donna dopo il parto, in un modo o nell’altro, soffra e sia costretta a lottare. In un’intervista al Today, come riporta BoredPanda, l’ideatrice afferma che
Ogni donna lotta in modo differente. Sto cercando di mostrare tutte le eccezioni dalla normalità del post-parto e della maternità.
Lo scopo di January è proprio quello di far sentire ogni donna capita e mai sola. Per una mamma colpita dalla depressione del post-parto vedere le foto e leggere storie simili alla sua è una botta di vitalità.
Con un semplice account Instagram riesce a regalare forza a chi pensava di non averne più.
“Respiri profondi… questa sono io. Questo è il mio corpo. Il corpo di una sopravvissuta al cancro, di un’amputata, di una mamma di tre bambini. Ho le cicatrici per mostrare le battaglie con cui ho combattuto, ho le smagliature per mostrare i bambini che ho cresciuto. Il mio corpo racconta una storia, mostra il mio viaggio. Eppure non sono mai stata così dura con me stessa per come appaiono rispetto a come lo sono oggi. Ho avuto un parto 16 mesi fa e sto ancora allattando. La mia pancia è ancora morbida e il mio seno non sarà più così vivace come lo era una volta. Oggi devo smettere di essere pignola… Devo essere carina con me stessa e devo cercare di guardarmi nello stesso modo in cui mi guardano le persone che mi amano. Devo guardare alle cose fantastiche che questo corpo ha fatto. Come posso vedere solo difetti in un corpo che mi ha dato così tanto? Questo è il MIO corpo.”
“Non è anoressia. È un problema alla tiroide. Non so cosa possa dire di me il fatto che sia diventata così magra e non abbia pensato ci fosse qualcosa di storto. Lo scorso venerdì avevo un rigonfiamento al collo e questo finalmente mi ha fatto andare dal dottore. Sto ancora aspettando gli esami del sangue ma il mio dottore pensa che sia grave. Se hai appena avuto un bambino e perso una quantità eccessiva di peso, ti senti come drogata, sei improvvisamente intollerante al calore e non smetti di perdere capelli e ti sembra che tuo marito stia diventando uno stronzo, potrebbe essere la tua tiroide. Fai un controllo il prima possibile.”
“Nel mio grembo ho portato 10 bambini. Solo quattro sono nati vivi, ma nonostante ciò quanto cazzo è miracoloso? Non ho mai amato me stessa di più. Non mi sono mia sentita più femmina. La testa rasata. Le smagliature sulla pancia. Seno gonfio. Cosce che si toccano. La società non mi sfida. Il mio interiore sì.”
“Questa è una fotografia che molto probabilmente non terrò a lungo. Questa sono io, nel picco della mia depressione post-parto. Ho chiesto a Shiloh di fare questa foto così che potessi ricordarmi quanta strada avessi fatto se mai ne fossi uscita. Ero più in basso del basso, non ero più me stessa. Guardando questa foto ricordo perfettamente il dolore che ho provato, il timore di svegliarsi ogni giorno, il dolore fisico che mi ha travolto dai pensieri della mia testa. Non ho mai conosciuto un esaurimento, un’alternanza di emozioni come questa che ha sommerso ogni fibra del mio essere, facendosi strada nelle mie vene come la peste. Questo è l’aspetto della depressione post-parto, o almeno come lo è stata per me. Non volevo lasciare questa vita, ma mi sembrava essere l’unico modo per salvarmi da questo dolore. Non l’ho chiesto, non era il benvenuto. Ma così è stato e l’ho preso a calci, l’ho sbattuto a terra prima che gli lasciassi consumare me stessa, o peggio, gli lasciassi prendere la mia vita.”
“Il mio corpo si sente rotto… tutto fa male… Non mi sento di riuscire a gestire questo legame così facilmente oggi… questa giornata è andata di merda”
“Sì. Questo bambino è a testa in giù. Stiamo cercando di sbloccare il tubo del latte. Il post-parto ha più o meno questo aspetto: estremamente stanco, tette che perdono, tubo del latte infetto e bloccato, pancia floscia, tette irregolari, lacrime (giusto un paio), ricoperta di cacca, vomito e pipi del bambino, capezzoli sanguinanti e screpolati, fingere di stare ascoltando i tuoi figli di 7 e 9 anni ma non avere la minima idea di cosa stanno dicendo, mangiare e bere di più rispetto a quando eri incinta. E questo bisogno di riprendersi? I nostri corpi hanno portato un umano per 40 settimane, partorito la cosa sanguinosa, l’ultima cosa di cui dovremmo preoccuparci è perdere peso, o tornare alla normalità, o cercare di essere un eroe e fare tutto. Ho imparato la mia lezione con i primi due (figli): ringraziare il tuo fantastico corpo per il meraviglioso lavoro fatto fa bene alla tua salute mentale. Non aspettarti troppo da te stessa e ricordati che anche questo passerà. Da una mamma con i capezzoli coperti di vesciche.”
“Nonostante le passate e, alcune volte ancora presenti, difficoltà del post-parto, quello che vedo più di ogni altra cosa quando guardo le mie ferite è una splendida e adorabile mamma che cerca di fare tutto il possibile per fornire il suo grande amore e le sue cure al suo miracolo. Vedo una donna forte che non solo ha combattuto e conquistato l’infertilità, ma che ha parlato e non ha lasciato che l’ansia e la depressione del post-parto la colpissero. Vedo così tanta bellezza quando guardo le ferite della mia speranza.”
“Questo è l’aspetto del “tornare indietro” dopo aver portato in grembo un bambino. Ghiaccio sulle tue tette perché il latte è uscito, ghiaccio sulla tua vagina perché il succhiatore è appena stato strappato da lì, borse e occhiaie sotto i tuoi occhi perché non hai più dormito da quando ti si sono rotte le acque; e il tuo outfit preferito è tutto ciò che abbia spazio per quel tampone gigante che cattura tutto il sangue e tutti i liquidi che fuoriescono dal tuo corpo. E snacks che probabilmente mangerai mentre ti stai addormentando, perché l’unica buona ora in cui il tuo piccolo umano dorme tu devi mangiare, dormire e fare pure pipì.”
“Sto condividendo questa foto perché è vera. Questa è la maternità: è crudele, sbalorditiva, incasinata, particolarmente divertente e tutto in uno. Avere un bambino è un’esperienza bellissima e le realtà del post-parto non sono raccontate abbastanza. E senza dubbio non fotografate abbastanza. Qualcuno lo troverà spiacevole, ma perché? Davvero io non lo capisco. Probabilmente è perché questa parte non è raccontata abbastanza. Noi tutti dovremmo provare e educare, potenziare e abbracciare ogni aspetto dell’infanzia, compresi momenti come questo. E farlo con senso dell’umorismo. Niente dà il benvenuto alla maternità meglio di un adorabile bambino morbidoso e un pannolino gigante per mamme”.
“Questo sembra un dipinto! Dovrebbe essere chiamato “La famiglia del post-parto” sperando che tutti possano avere questo stesso amore per il chaos e le novità. Mi piacerebbe vedere una serie di famiglie diverse per #variazionidalnormale per le famiglie post-parto.”
“Forse sarò un po’ più soffice, ma ultimamente sono più forte e queste smagliature mi ricordano dove una volta mi tenevo stretta e crescevo Emilia Ren. Questo corpo, IO forse non sarò più la stessa, ma lei può trovare così tanto conforto e sicurezza in questo corpo, che anche io lo farò.”
“Prima settimana di maternità… resta idratata e resta nel tuo pigiama. Comè è volato il tempo. Scatta più foto possibili perché momenti come questi passano in un batter d’occhio.”
“La mia vita… È un casino come all’inferno, ma sicuramente ha i momenti più divertenti. Come il doppio allattamento di mio figlio di un anno e mezzo e del neonato di tre settimane. Sto facendo un buon lavoro! Lo ripeto a me stessa nei momenti più difficili, moltiplicati più volte al giorno e qualche volta aiuta.”
“Come potrò mai odiare questo corpo? Mi ha dato lui.”
“Dopo che ho annunciato la mia gravidanza con Ermy lo scorso anno, molte persone mi hanno detto che erano sorprese dal fatto che io abbia abbandonato o sacrificato il mio corpo, per il quale ho lavorato così duramente, per avere un bambino. Quello non è mai stato minimamente un problema per me perché so di cosa sono capace e so come raggiungere i miei obiettivi. In più non ho mai guardato alla gravidanza in quel modo. Penso che il mio corpo sia fantastico in entrambe le foto. Essere magra e avere muscoli è un vantaggio per la salute e il fitness. Ma essere una madre è sicuramente la benedizione più grande della mia vita! “Rinuncerei” o “sacrificherei” il mio corpo ancora un milione di volte in cambio della gioia di avere un bambino.”
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