Belli, anzi bellissimi. Glamour, con un gran senso degli affari e ottime capacità imprenditoriali.

Queste sono le “virtù” richieste generalmente per sfondare nello showbiz, dove centinaia di aspiranti star sgomitano quotidianamente per ritagliarsi un posto al sole nell’Olimpo dorato delle celebrity, ed emergere è tutt’altro che facile.

Sarà forse proprio per non farsi trovare impreparati di fronte alla lotta serrata che aspetta le future stelle, che a Hollywod è nata una vera e propria “scuola” per costruire piccoli imprenditori e vip in erba, pronti a lanciarsi senza indugi nel mondo di moda e spettacolo.

Unincorporated Life, questo il nome del progetto, è infatti a tutti gli effetti un campus dove i bambini possono addentrarsi fin dal subito nell’universo del fashion, imparando, nel corso di una settimana, a costruire il proprio brand partendo da zero, a progettare e costruire abiti, a cucine, a formare un profilo cliente definendo un target specifico e, infine, a commercializzare i propri prodotti (principalmente per i genitori).

Il campus, che accoglie bambini dai 6 ai 18 anni, vanta anche nomi eccellenti, essendo frequentato anche dai figli di Kim Kardashian e Kanye West (due che di moda e affari sanno il fatto loro) e da quelli dell’ex Dawson, James Van Der Beek.

Sul progetto, però, rimangono certamente alcune perplessità: se da un lato può essere considerato apprezzabile il tentativo di immergere fin dall’infanzia i bambini nella realtà del mondo del lavoro, insegnando loro l’importanza dell’autogestione e dell’indipendenza, ma anche il valore del lavoro stesso e la manualità di alcuni gesti – come realizzare un abito partendo solo da ago, filo e tessuti, ad esempio – dall’altro naturalmente ci sono dubbi sul tipo di altro insegnamento che può essere trasmesso ai bambini.

Che è quello di diventare macchine da soldi il più velocemente possibile, ad esempio. Realtà non trascurabile dimostrata anche, fra le altre cose, dal sempre più crescente numero di baby influencer che tempestano i social, proponendo stili di vita lussuosi che spesso “scimmiottano” gli adulti.

Oppure che per avere successo occorre essere bellissimi e alla moda, seguendo un po’ il mantra che spinge molti genitori a iscrivere i figli ai concorsi di bellezza per baby Miss.

Insomma, il rischio che questi bambini vengano “strappati” dalla spensieratezza della loro infanzia prima del tempo per essere inquadrati in una dimensione “adulta” e diventare aspiranti imprenditori (digitali o no) c’è, e non si può sottovalutare.

Quel che è certo è che questi bambini e adolescenti hanno le idee molto chiare, come dimostrano alcune testimonianze raccolte in un articolo del New York Times: c’è, ad esempio, Karina, di 15 anni, che si ispira a Coco Chanel e alle tendenze attuali mostrate alla fashion week di Milano, che realizza capi pensati per una “ragazza divertente, pronta a macinare un po’ di lavoro”.

Oppure Parker, che di anni ne ha solo 9 e ha già fondato una sua etichetta, Dark Soul, ispirata ai colori scuri e ai film horror. Ha passato un’intera settimana a realizzare un abito completamente nero, con top corto e jeans strappati, per una cliente che “dovrà indossare il vestito per una festa di Halloween, sentendosi come se fosse in un horror”.

Non c’è, comunque, solo la moda nell’idea del campus, che abbraccia forme d’arte e di spettacolo diverse allo scopo di sviluppare le attitudini dei partecipanti. Sarebbe bello, però, che lo prendessero solo come un gioco, e si divertissero nel farlo proprio come accadrebbe se giocassero con bambole o videogames.

Sfogliate la gallery per conoscere altre curiosità di Unincorporated Life, di cui abbiamo raccolto alcune immagini dalla pagina Instagram.

Baby fashion imprenditori: nella scuola di Hollywood per bambini dai 6 anni
Fonte: Instagram @theunincorporatedlife
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