Lodovica Comello ha dovuto passare il testimone per la finale di Italia’s Got Talent 2021 a Enrico Papi, poiché risultata positiva al Covid, e così, dopo diverse settimane passate in giro per l’Italia per le auditions, la conduttrice è dovuta restare a casa, dove però ha il suo piccolo Teo, che ha da poco compiuto un anno, evento salutato così sui social.

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La protagonista della serie Extravergine in cui interpreta l’impacciata Dafne, illibata quasi alla soglia dei trent’anni, ha però detto di essere comunque riuscita stare vicina al figlio anche durante le registrazioni dello show, grazie all’impegno del marito, Tomas Goldschmidt. E ha anche rivelato a Elle che, da quando è diventata mamma, è molto cambiata.

Da quando sono diventata mamma ho la lacrima facile; ciascuno dei concorrenti di quest’anno mi ha commosso per un motivo diverso. Ma tutti loro ci hanno fatto capire quanto sia stato importante, nel lockdown, avere una passione: suonare, cantare, scrivere, danzare. Sono riusciti a fare della propria casa un palcoscenico.

Mesi prima aveva fatto un “bilancio” dei suoi primi mesi da mamma, fra gioie e dolori, raccontandoli nel podcast L’Asciugona e L’Asciugona 2. In particolare, la Lodo si è soffermata sulle difficoltà dell’allattamento.

E, proprio come capita a ogni futura mamma nel mondo, anche Lodovica non è “sfuggita” ai momenti di difficoltà, alla stanchezza e ai piccoli crucci che affliggono chi ha un bambino da poco. Nel suo podcast, L’Asciugona 2, che segue quello iniziato proprio un mese dopo la nascita di Teo, Lodo  ha ripercorso i primi quattro mesi da mamma, focalizzandosi soprattutto sull’allattamento.

È una cosa molta faticosa – ha raccontato a Vanity Fair – È stata una sorpresa in negativo perché ho sofferto i dolori e la stanchezza. In un altro capitolo dell’Asciugona 2 parlo anche di quanto non fossi preparata a stare tante ore a stretto contatto con mio figlio, corpo a corpo. Siamo abituate a vivere la nostra vita e ad avere i nostri spazi e, all’improvviso, tutto sparisce. All’inizio mi sentivo soffocare da questo rapporto simbiotico, ma col tempo ho imparato a gestirlo. Ne parlo a modo mio sperando che le donne che mi ascoltano possano ritrovarsi in quello che dico sentendosi meno sole. Non sono sbagliate, sono cose che capitano.

Lodovica è una delle ultime donne ad aver partorito con il marito a fianco, visto che qualche giorno dopo la nascita di Teo è scattato il lockdown.

Sono stata tra quelle fortunate che hanno avuto avuto la possibilità di avere il marito in sala parto, perché dalla settimana dopo non era più possibile: non oso immaginare queste povere donne che hanno dovuto vivere un momento così speciale senza il marito affianco. È stata una cosa incredibile, te la immagini per tutta la vita, poi ti succede ed è ancora meglio, un film. Per fortuna è stato breve: in due ore ho fatto tutto. Quello che è arrivato dopo è stato, invece, incredibilmente intenso: eravamo da soli. È stato strano essere in ospedale e non ricevere la visita di nessuno, e anche quando siamo tornati a casa siamo stati soli per i due mesi successivi. I miei hanno conosciuto Teo quando hanno aperto le regioni. I nonni paterni, invece, sono ancora in lockdown in Argentina e chissà quando potranno viaggiare.

Cantante, conduttrice, la Comello ha imparato pian piano a farsi strada nel cuore delle persone con la sua genuinità e il suo sorriso, partendo da lontano, addirittura dall’Argentina, dove ha recitato nel ruolo di Francesca nella serie per ragazzi Violetta.

Dal Sudamerica è tornata con una meravigliosa esperienza ma anche con un fidanzato – il produttore Tomas Goldschmidt – poi diventato suo marito nel 2015 nel suo (di lei) Friuli, a San Daniele.

Alle gioie professionali, però, oggi per Ludovica se ne è aggiunta un’altra: l’arrivo del suo bambino, anche se in un momento storico davvero difficile. Proprio a proposito del fatto di dover partorire in un momento in cui la maggior parte della popolazione si trova in quarantena, Lodovica ha detto in un’altra intervista a Vanity Fair:

Io e mio marito, dopo un momento di sconforto, abbiamo accettato serenamente l’idea che al momento del parto dovremo mantenere la calma e fare affidamento unicamente sulle nostre forze: niente famiglia in visita e nessuna nonna a insegnarci come si fa. Saremo da soli. Ma sarà come un corso accelerato per genitori. So che ne usciremo vincitori perché l’istinto e l’amore che ci ricopriranno appena avremo il nostro bambino fra le braccia sarà più forte di qualsiasi epidemia.

Per raccontare la sua gravidanza, ma non solo, come detto Lodo ha anche realizzato una serie di 10 podcast, diventati poi un libro, L’Asciugona, termine milanese con cui si indica una persona logorroica, in cui parla ironicamente della gestazione cercando di sfatare anche qualche falso mito.

L'asciugona. Cronache di gravidrammi e altalene emozionali

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Dopo il podcast di grandissimo successo, Lodo Comello torna con la solita ironia per parlare di "drammi" durante la gravidanza e delle scoperte della maternità.
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Un episodio tratta il tema delle ‘leggende metropolitane’ – dice – che aleggiano sulla gravidanza e di come tutte le donne che ci sono già passate ci tengano a dirti la loro su qualsiasi aspetto, creandoti non poca confusione mentale.

Sfogliate la gallery se volete saperne di più.

Lodovica Comello e la verità sull'essere mamma
Fonte: instagram @lodocomello
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