Sono moltissimi i Tiktoker che, essendo stati adottati e quindi conoscendo molto bene il tema delle adozioni, stanno iniziando a rendere note le loro personali opinioni in proposito.

Ciò contro cui si battono è la mercificazione dei bambini, spesso presentati ai futuri genitori adottivi come fossero oggetti in esposizione. “Mi sono sentita come un’auto in uno showroom”, ha raccontato Kirsta, un’insegnate d’arte di Milwaukiee che soffre di disturbo post-traumatico da stress proprio a causa di questo trattamento disumanizzante.

A far riflettere sono i dati presentati dall’American Academy of Pediatrics, che etichetta l’adozione come un evento traumatico, anche quando si adotta il bambino alla nascita. Oltre al disturbo da stress post-traumatico, l’Academy ha constatato che gli adottati possono sviluppare più facilmente disturbi da abuso di sostanze e disturbi alimentari. Hanno inoltre quattro volte di probabilità in più di tentare il suicidio.

Kirsta si è unita al folto gruppo di Tiktoker che lottano per modificare l’idea stessa alla base dell’adozione. Questa, infatti, si incentra interamente “sui genitori adottivi e non sui bisogni del bambino adottivo”, ha affermato Kirsta. “L’adozione dovrebbe permettere al bambino di avere una famiglia, non dovrebbe incentrarsi sul trovare bambini per scopi di costruzione familiare delle persone. Questo è il concetto che voglio diffondere”.

Un’altra Tiktoker, Alé Cardinalle, si è opposta alla pubblicazione di video e storie dei bambini adottati da parte dei genitori adottivi. Per Alé è inaccettabile che il loro essere adottati sia considerato un escamotage per aumentare i followers e, quindi, ottenere ricavi economici.

I motivi principali che spingono all’adozione

Un’altra questione molto discussa sono le motivazioni che spingono a dare in adozione un bambino. Ad oggi, negli Stati Uniti, gran parte dei bambini viene data in adozione principalmente a causa delle difficoltà economiche dei genitori naturali. “Una persona che non riesce a sbarcare il lunario non dovrebbe perdere permanentemente i propri figli”, ha dichiarato @shesfindingfree, un’attrice adottata da bambina.

La dipendenza da droghe dei genitori naturali è un altro motivo per cui si sceglie di mandare i bambini in adozione. Uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics ha analizzato quasi 5 milioni di casi di bambini che sono entrati in affido tra il 2000 e il 2017. Di questi, quasi 1,2 milioni è stato dato in adozione a causa dell’abuso di droghe da parte dei genitori. Attivisti e ricercatori si chiedono se la perdita dell’affidamento dei genitori naturali sia davvero la forma di intervento meno dannosa per questi bambini.

Secondo Cardinalle sarebbe meglio, per la salute mentale del bambino, cercare di aiutare i genitori naturali a far fronte ai loro problemi di droga. In questo modo possono diventare genitori migliori per i propri piccoli. “Vorrei che non avvenissero adozioni inutili”, ha detto Cardinalle. “Il mio desiderio è che ogni genitore possa avere il sostegno di cui ha bisogno in caso di difficoltà. L’adozione dovrebbe essere l’ultima risorsa, da mettere in pratica solo quando non ci sono altre strade percorribili”.

Per i circa 120.000 bambini in affido in attesa di adozione negli Stati Uniti, Cardinalle ritiene che la soluzione migliore sia la cosiddetta tutela legale permanente. Questa garantisce ai tutori quasi tutti i diritti di un genitore, ma non modifica il certificato di nascita del bambino. Quest’ultimo ha il potere di acconsentire all’adozione da parte del tutore o dei tutori, quando è pronto a prendere tale decisione.

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