"Ne Avevo Davvero Bisogno". Le Strane Voglie Che Hanno Rischiato Di Uccidere Jenny e il Suo Bimbo Durante La Gravidanza.

Le voglie che Jenny Mason si è ritrovata a provare durante la gravidanza hanno rischiato di ucciderla. Dapprima l'imbarazzo l'ha spinta a tenerle nascoste, poi ha scoperto che si trattava di una malattia riconosciuta. Ecco quello che la donna non riusciva a smettere di mangiare.

Quelle di noi che hanno già affrontato delle gravidanze sanno bene che a volte può capitare di avvertire strane voglie alimentari, che costringono i nostri uomini alla disperata ricerca di frutti esotici a dicembre o di supermercati aperti nel cuore della notte. In fondo si è disposti a tutto per il benessere della madre e del bambino. Tuttavia, le voglie che ha soddisfatto Jenny Mason durante la sua gravidanza non le hanno giovato affatto, anzi: hanno rischiato di ucciderla e con lei il bambino che portava in grembo.

Niente dolci o combinazioni stravaganti, quello di cui Jenny moriva dalla voglia di assaggiare erano materiali assolutamente non commestibili, come mattoni, terra e sabbia. La trentenne di Liverpool si è ritrovata a sperimentare questa inusuale ossessione e l’ha nascosta a tutti, compreso il proprio fidanzato, di cui sfruttava le assenze per raschiare le pareti di casa. Ogni giorno assumeva regolarmente la sua dose d’intonaco o sfruttava le passeggiate con il cane per mangiare la sabbia della spiaggia, incapace di smettere. Anche la terra rientrava nel menù, proveniente dal proprio giardino o acquistata in negozi di giardinaggio.

“Lo facevo anche quando il mio ragazzo era a letto, nell’oscurità. Speravo che i vicini non mi vedessero.”

Fonte: web
Fonte: web

È stato solo quando il fidanzato, il trentunenne Stephen Connor, ha iniziato a notare lo stato consumato dei mattoni delle pareti esterne di casa e ha dichiarato l’intenzione di lamentarsene con il padrone di casa, che Jenny ha infine confessato tutto, dopo sei mesi in cui lo teneva nascosto. È stata così diagnosticata alla donna una patologia nota come picacismo, che comporta per l’appunto un disturbo del comportamento alimentare, che porta a ingerire sostanze non commestibili e che spesso interessa proprio le donne incinte. Si tratta di una problematica che può avere conseguenze molto gravi, infatti Jenny si è ritrovata ad affrontare non pochi problemi legati ai propri denti e al proprio intestino, messi in pericolo dalle sostanze nocive che ingeriva. Inutile dire che anche per il bambino che portava in grembo, questa alimentazione era tutt’altro che salutare.

Il disturbo si è protratto fino ai tre mesi successivi al parto, per poi sparire spontaneamente. Jenny, a quel punto, vincendo l’imbarazzo che l’aveva costretta a nascondere la propria storia, ha deciso invece di portarla alla luce, per essere così di aiuto a tutte quelle donne che potrebbero ritrovarsi nella sua stessa situazione.

“Ora la cosa mi sembra non abbia più senso, eppure mi pareva normale al momento, perché ne aveva davvero bisogno.”

 

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