Disostruzione pediatrica: la manovra antisoffocamento di Heimlich per neonati e per bambini più grandi

Il soffocamento da corpo estraneo in età infantile è una situazione piuttosto frequente che deve essere gestita nel modo giusto per evitare complicazioni che possono portare anche alla morte. In questo articolo vi mostriamo come intervenire con le manovre di disostruzione per infanti e bambini in età pediatrica

La possibilità di soffocamento in età infantile è un problema molto serio soprattutto nella fascia di età che va dagli 0 ai 4 anni: i neonati possono inalare latte o liquidi mentre i bambini un po’ più grandi, dato che esplorano il mondo proprio attraverso la bocca, possono ingoiare accidentalmente pezzetti di cibo, caramelle, parti di giocattoli o piccoli oggetti.

Ecco quindi che si rivela fondamentale conoscere la manovra di disostruzione pediatrica e saperla applicare correttamente. In questo articolo vi forniremo informazioni riguardo le due diverse manovre di antisoffocamento per neonato e per bambini più grandi, questo testo non vuol essere un sostituto di un corso teorico e pratico professionale che vi consigliamo di seguire in cui potrete applicare su dei manichini le manovre giuste da effettuare.

Informatevi presso il vostro comune o presso delle associazioni come la Croce Rossa Italiana che periodicamente organizzano corsi di manovre salvavita pediatriche.

1. A cosa serve la manovra di disostruzione pediatrica delle vie respiratorie?

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La manovra antisoffocamento è una serie di gesti da eseguire in determinate situazioni che può salvare la vita al vostro bambino: quando le vie respiratorie sono ostruite c’è pericolo di ipossia, ovvero di mancanza di sufficiente ossigeno richiesto da organi e tessuti e soprattutto dal cervello per la sopravvivenza delle cellule.

È importante sapere che dopo circa 4 minuti di assenza di ossigeno il cervello subisce danni irreparabili, ecco perché è fondamentale agire tempestivamente e sapere come intervenire nel modo giusto.

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2. Quando è necessario eseguire la manovra di disostruzione pediatrica?

Capire se intervenire o meno con la manovra antisoffocamento è la fase più importante per agire correttamente: bisogna sapere infatti che se viene effettuata nel momento sbagliato può addirittura peggiorare la situazione!

È fondamentale non farsi prendere dal panico per poter valutare lucidamente la situazione:

  • Se il bambino tossisce o il neonato piange o urla è già un buon segnale perché vuole dire che le vie respiratorie non sono ostruite completamente, la tosse è infatti la reazione del nostro organismo per espellere corpi estranei e vuol dire anche che sta passando aria ai polmoni, evitando quindi il rischio di ipossia. In questo caso non si devono assolutamente mettere le dita in bocca al bambino, dargli da bere, scuoterlo, dargli pacche sulla schiena o metterlo a testa in giù perché così facendo il corpo estraneo che blocca parzialmente le vie respiratorie potrebbe muoversi e ostruirle totalmente.
  • Se il bambino non ha mai tossito o ha smesso, se il neonato non ha mai emesso suoni e siamo in presenza di cianotismo (le labbra e la pelle del viso assumono un colore bluastro per mancanza di ossigeno) allora si deve intervenire immediatamente con la manovra antisoffocamento.

3. Manovra di disostruzione delle vie aeree nell’infante (bambino inferiore all’anno di età)

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Qualora si renda necessario l’intervento perché il neonato ha le vie respiratorie completamente ostruite, bisogna agire tempestivamente ma senza farsi prendere dal panico. Chiedere aiuto a voce alta in modo da allertare gli astanti e poi procedere con i passi seguenti:

  • prendere il bambino per la mandibola, girarlo in posizione prona appoggiandolo su un avambraccio e facendo in modo che le sue gambe siano a cavallo del bicipite del braccio usato per sostenerlo;
  • accovacciarsi su un ginocchio e appoggiarci sopra il bambino in modo che abbia una posizione pendente verso il basso, assicurandosi di mantenere ben salda la testa ma lasciandola in posizione neutra per favorire la fuoriuscita del corpo estraneo;
  • effettuare 5 colpi interscapolari con via di fuga laterale, ossia 5 pacche in mezzo alle scapole del bebè da farsi con il palmo della mano direzionato verso l’esterno, per evitare di prendere accidentalmente il bambino sulla nuca;
  • se il corpo estraneo non è stato espulso allora mantenendo sempre salda la nuca del bimbo, girarlo in posizione supina sempre a cavallo del proprio avambraccio e appoggiarlo in posizione declive sul proprio ginocchio. A questo punto effettuare 5 compressioni lente e profonde con due dita nella metà inferiore dello sterno;
  • nei rari casi in cui il bambino non espella il corpo estraneo si dovranno alternare 5 colpi interscapolari a 5 compressioni come descritto in precedenza e si dovrà proseguire fino a disostruzione avvenuta. In tutti i casi far visitare il neonato presso il pronto soccorso per valutare eventuali lesioni da corpo estraneo;
  • se l’infante diviene incosciente va posizionato su un piano rigido (per terra o su un tavolo) facendo attenzione alla testa e alla colonna vertebrale. Chiamare il 118 o chiedere a qualcuno di chiamare il 118 per allertare i soccorsi e iniziare le manovre di disostruzione per paziente incoscente;
  • con una mano portare in posizione neutra la testa del neonato e controllare la bocca: se si vede affiorare il corpo estraneo, estrarlo con un dito posizionato ad uncino, se invece in bocca non si vede niente si devono praticare 5 insufflazioni profonde con la propria bocca inglobando sia la bocca che il naso del piccolo;
  • procedere posizionando due dita al centro del torace nella parte inferiore dello sterno ed effettuare 30 compressioni veloci e profonde e con l’altra mano mantenere la testa del neonato in posizione neutra. Proseguire alternando 30 compressioni a 2 insufflazioni verificando sempre il cavo orale prima di cominciare le nuove ventilazioni. È importante fare le insufflazioni anche in presenza di ostruzione dato che un po’ di aria può ugualmente passare e fondamentale è anche il massaggio per mantenere attivo il circolo sanguigno e impedire la degenerazione cerebrale da ipossia in attesa dei soccorritori;
  • dopo 3 cicli completi accertarsi che il 118 sia stato allertato e proseguire con le manovre fino a disostruzione avvenuta o all’arrivo dei soccorritori.

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4. Manovra antisoffocamento di Heimlich per il bambino in età pediatrica

Se il bambino piange, tossisce e richiama l’attenzione delle persone intorno vuol dire che il corpo estraneo ha solo parzialmente ostruito le vie respiratorie e quindi non bisogna farsi prendere dal panico. È importante stargli vicino invitandolo fare dei colpi di tosse volontari per espellere in modo spontaneo il corpo estraneo che ha in gola. Fortunatamente nella maggior parte dei casi questa azione risolve definitivamente il problema.

Se invece siamo nel caso in cui l’ostruzione è più profonda, il bambino non riesce a respirare, porta istintivamente le mani al collo e le labbra diventano cianotiche (di colore blu) bisogna seguire questo protocollo:

  • chiedere aiuto a voce alta catturando l’attenzione delle persone presenti;
  • posizionarsi in ginocchio alle spalle del bambino, passare il braccio sotto il suo cavo ascellare e con la mano bloccargli il mento;
  • adagiare il bambino sul proprio ginocchio sempre mantenendo salda la presa sul mento e metterlo in posizione declive appoggiandogli il torace sulla propria gamba facendo attenzione che la testa sia rivolta verso il basso, per agevolare l’espulsione del corpo estraneo che sta provocando il soffocamento;
  • effettuare 5 colpi interscapolari rivolti verso l’esterno per proteggere la testa del bambino da eventuali colpi. Nella maggioranza dei casi, già così la manovra può risolvere la situazione;
  • se il corpo estraneo non è stato espulso sollevare il bambino riportandolo in piedi, avvicinare la sua schiena al proprio torace posizionando la sua testa lateralmente al proprio viso;
  • abbracciare il bambino e disegnare una C con il pollice e un altro dito posizionati su ombelico e l’incrocio delle arcate costali, quello è il punto corretto su cui effettuare le successive pressioni;
  • con l’altra mano formare un pugno con il pollice all’interno e posizionarlo all’interno della C individuata in precedenza;
  • coprire il pugno con l’altra mano aperta ed effettuare fino a 5 compressione con entrambe le mani sotto al diaframma, dal basso verso l’alto e dall’esterno verso l’interno;
  • se il corpo estraneo non è ancora stato espulso allora andranno alternati i 5 colpi interscapolari alle 5 compressioni sub diaframmatiche e proseguire fino a disostruzione avvenuta. Anche se la situazione si risolve meglio far visitare il bambino al pronto soccorso per far valutare eventuali lesioni da corpo estraneo;
  • se il corpo estraneo non esce e il bambino diventa incosciente posizionarlo su un piano rigido facendo particolare attenzione alla testa e alla colonna vertebrale. Chiamare o far chiamare il 118 per i soccorsi;
  • posizionarsi in ginocchio a fianco del bimbo e controllare se si vedono in bocca dei corpi che affiorano dalla gola e solo se sono ben visibili procedere con la rimozione;
  • se non si vedono corpi estranei estendere leggermente la testa del bambino con il palmo della mano sulla sua fronte, posizionare due dita dell’altra mano sotto il mento e procedere con 5 insufflazioni bocca a bocca ricordandosi di chiudere le narici del bambino durante la ventilazione;
  • scoprire il torace, posizionare il palmo di una mano nella parte inferiore dello sterno ed effettuare 30 compressioni tenendo il braccio rigido e mantenendo la testa del bambino leggermente estesa con l’altra mano;
  • proseguire alternando 30 compressioni a 2 ventilazioni per circa 1 minuto controllando sempre il cavo orale prima di ogni nuova insufflazione;
  • dopo 3 cicli completi assicurarsi che il 118 sia stato allertato e proseguire con l’alternanza delle due fasi fino a disostruzione avvenuta o all’arrivo dei soccorritori.
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