10 cose che puoi capire veramente solo se hai fatto la baby sitter!

Sì, fare la baby sitter, soprattutto quando si è adolescenti, permette di mettere da parte qualche soldino per concederci qualche sfizio, ma la strada non è tutta in discesa! Occuparsi di un bambino può rivelarsi più difficile del previsto... volete sapere perché?

Quello della baby sitter è uno dei lavoretti classici che fin dall’adolescenza si provano, magari durante l’estate, per racimolare qualche soldino giusto per soddisfare le nostre esigenze da teenager e non dover chiedere i soldi a mamma o papà. Eppure fare la baby sitter non è affatto una passeggiata come spesso si crede e, l’occuparsi di un bambino a tempo pieno o quasi, è ben diverso da come si vede nei film americani, dove la baby sitter ragazzina viene sempre raggiunta dal fidanzatino che gioca a football una volta messo a letto il piccolo. Non sei la sua mamma, è vero, quindi non devi badare a lui 24 ore su 24, ma questo ha anche dei lati negativi, perché raddoppiano i timori, le angosce, le preoccupazioni: hai paura che per colpa tua il bambino si possa far male, che possa combinare qualche guaio, insomma la tua attenzione deve essere sempre al massimo perché nessuno, dopo tutto, vuole che capiti qualcosa proprio mentre ti stai occupando di un bambino non tuo. Molto spesso, inoltre, le cose sono abbastanza diverse rispetto a come le immaginiamo o ci vengono descritte, e gestire un bambino può essere davvero molto faticoso, specie quando è particolarmente turbolento e agitato.

Ma quali sono le cose a cui una baby sitter deve imparare ad abituarsi per fare questo mestiere? Noi ne abbiamo raccolte 10 che pensiamo accomunino tutte le baby sitter del mondo… chi di voi ha provato questa esperienza e può confermare?

1. La gente pensa sempre che siano figli tuoi

Fonte: Web
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A meno che la differenza di età non sia talmente poca da far pensare più a due fratelli, la baby sitter che porta fuori il bimbo a cui deve badare viene solitamente scambiata per la madre. E questo non è affatto un bene, se malauguratamente il cucciolo in questione dovesse rivelarsi particolarmente capriccioso e al limite della maleducazione; in quel caso, però, anche se l’istinto ci direbbe “sì”, dobbiamo reprimere controvoglia il desiderio di urlare a tutti “Non è mio figlio!”

2. Devi inventarti di tutto per farli divertire

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Per quanto ogni povera baby sitter si impegni per dilettare i piccoli di cui si occupa, non c’è niente al mondo che sia sufficientemente divertente per loro. Dopo un po’ si stuferanno comunque dell’attività che avete pensato e vi chiederanno altro, il tutto senza accennare mai il benché minimo segno di stanchezza. Così, anche quando vi sentirete fisicamente al limite delle forze, esauste e desiderose solo di un bel bagno caldo e di un letto, dovrete tenere il vostro cervello costantemente allenato per pensare a giochi, attività, faccende che tengano impegnati i vostri bimbi almeno fino al prossimo “Adesso cosa facciamo?”

3. Devi sempre eliminare tutti i potenziali pericoli che ci sono in casa

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Ci sono bambini veramente giudiziosi, angioletti che obbediscono a qualsiasi regola senza discutere e non danno assolutamente alcuna preoccupazione; peccato però che non tutti siano così e che esistano anche piccole pesti che, chissà perché, si divertono con tutto quello che di più pericoloso possa esistere tra le mura domestiche: spigoli, prese elettriche, elettrodomestici e chi più ne ha più ne metta. Se non ci hanno già pensato i genitori, la baby sitter per eccellenza dovrà essere molto scrupolosa nel prevenire qualsiasi tipo di disastro, proteggendo tutto quello che potenzialmente potrebbe fare male ai piccoli troppo curiosi, perché nessuna baby sitter vuole che un bambino corra dei pericoli.

4. Sei costretta a maratone di cartoni animati

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Molto spesso per tenere buoni i bambini (soprattutto quelli più piccoli), magari durante le piovose giornate invernali, pensiamo che il rimedio migliore sia quello di piazzarli davanti alla televisione ed inevitabilmente anche la baby sitter finirà con il farsi una vera e propria cultura a proposito di Peppa Pig, Masha e Orso, per non parlare poi di tutto quello che avviene nella Casa di Topolino!

Forse, sia per noi che per loro, non sarebbe meglio spegnere e dedicarsi più a qualche gioco e meno ai cartoni animati?

5. Devi fare sempre attenzione a ciò che dici

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I bambini sono praticamente dei radar pronti a recepire tutto, compresi i sussurri, e, inspiegabilmente, hanno un’insana propensione a cogliere ed imparare al volo le parolacce. Ecco perché ogni adulto dovrebbe imparare a misurare il proprio linguaggio in loro presenza, ed ecco perciò perché anche la baby sitter non è immune dal pericolo.

6. Se ci sono animali domestici il tuo lavoro raddoppia!

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Bambini e animali che vivono nella stessa casa e crescono insieme dovrebbero di diritto essere inseriti tra le meraviglie del mondo; ma, a parte la sensazione di bellezza che il vedere cuccioli di uomo e di animale insieme suscita, ogni baby sitter dovrebbe sapere che, in una casa dove sono presenti bambini ed animali, il lavoro raddoppia! Già perché il cane o il gatto di casa senz’altro vi daranno una mano a badare al piccolo, ma inevitabilmente se giocate con lui vorranno giocare anche loro, se darete da mangiare a lui ne vorranno anche loro, insomma sarà come avere due o più bambini di cui occuparsi!

7. Devi cercare di tenerli lontani dal tuo smartphone

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“Tu hai il telefono? Lo posso vedere? Ci posso giocare?” è una delle domande più frequenti che una baby sitter si sente rivolgere, specie se ha a che fare con bambini più grandi, che sicuramente sapranno usare lo smartphone, forse molto meglio di lei. Bene, nonostante l’insistenza della domanda voi dovete assolutamente resistere, perché in fondo abituare troppo un bambino all’uso della tecnologia non è mai un bene, e poi siamo sincere, non si può mai sapere, e non vogliamo certo rischiare che la nostra paga per aver badato al piccolo vada spesa il mese successivo per ricomprare un cellulare!

8. Anche se non vuoi, in alcuni giochi viene fuori il tuo spirito competitivo

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Noi dovremmo essere quelle mature e adulte, perciò dovremmo lasciar vincere i bambini ai giochi, farci trovare a nascondino eccetera eccetera. Ma usiamo il condizionale, perché a volte tutto questo non accade. Involontariamente ad un certo punto il nostro spirito competitivo emerge, non c’è niente da fare, e se vediamo che il nostro amichetto lascia sul tavolo una carta che potrebbe farci vincere, noi non gli diciamo niente… noi la facciamo, punto e basta!

9. Speri sempre in un pisolino che non arriverà mai

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Solitamente la giornata lavorativa di una baby sitter inizia con la mamma che, dopo le  raccomandazioni del caso, elenca tutto quello che il bambino, presumibilmente, è abituato a fare, e la lista contiene quasi sempre un: “Ad una certa ora lui fa il pisolino”. Peccato che il momento tanto agognato (dalla baby sitter) del riposino non arrivi. Mai. Il bambino è instancabile, irrefrenabile, iperattivo, e alla fine chi ha bisogno della pausa nanna siamo noi, mai lui. Tanto che ci viene naturale domandarci se sia la mamma ad averci imbrogliato, o se semplicemente abbia sbagliato figlio, perché quello di cui ci stiamo occupando noi non dorme, nemmeno dopo avergli fatto fare la maratona di New York.

10. Il momento della pappa: il vero trauma

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Ed eccoci al vero momento cruciale della giornata: la pappa. Momento a cui si deve arrivare perfettamente preparate, capelli raccolti, maglietta vecchia pronta ad essere accolta dal primo bidone di spazzatura, inventiva infinita. Perché non tutti i bimbi mangiano senza fiatare, alcuni fanno i capricci, giocano col cibo, ci pasticciano, ma non lo buttano mai giù. Sono capaci di sporcarsi fin sopra le punte dei capelli e di dipingerti addosso i girasoli di Van Gogh con la minestrina senza ingoiarne un solo cucchiaio. Ecco allora che, una volta indossata la tenuta anti sommossa, parte tutta la compilation di aeroplanini, trenini, topolini e tutto ciò che ha a disposizione una baby sitter per convincere un bambino a finire il pasto.

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