Cosa non mangiare in gravidanza: 8 cibi da evitare

Tra gli alimenti da evitare in gravidanza spiccano pesce e carne crudi. Anche per quanto concerne frutta e verdura, è sempre meglio consumarle cotte. Da bere prediligere l'acqua naturale, mettendo da parte bibite gassate e succhi zuccherati. Caffè e tè vanno consumati con moderazione. No all'alcool.

Durante la gravidanza è consigliabile osservare determinate regole anche in materia di alimentazione, in modo da non incappare in spiacevoli e pericolose conseguenze.

In gravidanza è bene seguire una dieta sana ed equilibrata, al fine di garantire a sé stesse e al piccolo il giusto apporto di nutrienti. Inoltre, si rivela necessario evitare determinati cibi e alimenti che risultano essere dannosi e rischiosi per contaminazioni con virus, intossicazioni e altro ancora. Utili, a tal proposito, le direttive del Ce.I.R.S.A. (Centro interdipartimentale di Ricerca e documentazione sulla Sicurezza Alimentare).

Ovviamente, in caso di situazioni particolari, quali intolleranze, allergie, patologie e altre problematiche, è sempre bene consultare il medico. In determinati casi occorre, infatti, seguire diete specifiche e personalizzate, anche a seconda di eventuali problemi legati alla gravidanza in essere.

Per non incappare nelle già citate conseguenze, tutt’altro che positive, ecco, nel dettaglio cosa non mangiare in gravidanza, più alcuni degli alimenti da evitare a tavola.

1. Pesce crudo

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Fonte: web

Il suo consumo è sconsigliato per il rischio di contaminazione con virus, come epatite A, batteri (tra cui salmonella e listeria) e altri parassiti (come ad esempio gli anisakis). Se non si è sicuri che il pesce sia stato abbattuto termicamente e che, in seguito al trattamento, sia stato tenuto in condizioni igieniche ottimali, è opportuno evitare di consumare pesce crudo.  L’abbattimento termico consiste nel congelamento per un tempo di almeno 96 ore a -18 °C in congelatore domestico o per almeno 24 ore a -20° C in congelatori della ristorazione.

Inoltre, è da evitare o ridurre quanto più possibile il consumo di grossi pesci predatori; e, ancora, è consigliabile non mangiare il tonno più di due volte nell’arco della settimana, allo scopo di limitare l’esposizione a metalli pesanti (tra cui il mercurio) e sostanze inquinanti dell’ambiente. Sono da privilegiare pesci come nasello, trota, merluzzo, sogliola, dentice, orata.

2. Carne cruda

Anche nel caso della carne, meglio evitare di mangiarla non cotta. In particolare, è assolutamente sconsigliato per le donne negative al toxo-test e, di conseguenza, sensibili alla toxoplasmosi, dal momento che sussiste il rischio di contaminazione da toxoplasma.

3. Uova crude o poco cotte

Consumando uova crude o poco cotte c’è il rischio di contaminazione batterica, in particolare da salmonella. Di conseguenza, vanno evitate anche quelle preparazioni e quei piatti che contengono uova crude, come ad esempio il tiramisù.

4. Ostriche, granchi e affini

Molluschi e crostacei vanno consumati solo cotti e, comunque, è meglio consumare vongole, cozze, ostriche, gamberi e granchi soltanto occasionalmente, perché si tratta di animali che rischiano di concentrare in essi eventuali sostanze tossiche presenti nell’ambiente. Anche in tal caso, questi alimenti vanno assolutamente evitati dalle donne negative al toxo-test.

5. Funghi crudi

Innanzitutto, prima di consumare i funghi occorre essere sicure che siano realmente commestibili. Superato ciò, è da evitare il consumo di funghi crudi. Cotti e lavorati è possibile consumarli, ma senza esagerare, in quanto anche questi alimenti possono avere al loro interno delle sostanze tossiche provenienti dall’ambiente.

In linea generale, occorre prestare molta attenzione a frutta, verdura e ortaggi crudi: se si sceglie di consumarli in tal modo, bisogna essere certe che siano stati lavati accuratamente.

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Fonte: web

6. Bibite gassate e succhi con zuccheri aggiunti

Dato che contengono molto zucchero, le bibite gassate e i succhi sono da evitare. Chi non riesce a farne a meno può berle, ma con moderazione. Preferire sempre l’acqua naturale.

7. Caffè e tè

La caffeina presente in caffè e tè, se consumata in dosi elevate, può avere degli effetti negativi sullo sviluppo del feto e, in diversi casi, incrementare il rischio di aborto. Dunque meglio non esagerare, consumare al massimo una o due tazzine di caffè espresso al dì oppure due tazze di tè.

8. Alcool

L’alcool per la donna in gravidanza è da depennare del tutto, dal momento che potrebbe generare danni al feto già nelle primissime settimane di gestazione. Ciò anche perché l’alcool attraversa facilmente la placenta, giungendo direttamente al feto.

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