Fumare in gravidanza: i rischi e come riuscire a smettere

Chi fuma fa del male a se stesso, ma se il vizio della nicotina si mantiene anche in gravidanza a rischiare sono in due, mamma e bambino! I potenziali danni per il nascituro sono davvero tanti e gravi, e, anche se smettere non è facile, esistono suggerimenti e metodi molto semplici e utili per riuscirci. Ne vale davvero la pena!

Il fumo rappresenta di per sé una pessima (e decisamente pericolosa) abitudine, ed è inutile ricordare tutti i possibili rischi a cui una fumatrice va incontro.

Ma è invece rilevante sottolineare che tutti i potenziali danni del fumo sono amplificati e raddoppiati nel caso di una donna che fumi durante la gravidanza; questo perché, come è logico immaginare, in questo caso ad inalare il fumo e tutte le sostanze chimiche contenute nella sigaretta non è solo la gestante, ma anche il feto nel suo grembo.

Che ci crediate o no, i bambini nati da genitori fumatori sviluppano probabilità più alte di contrarre tumori maligni, soprattutto a vescica e reni, che risultano maggiormente esposti alle sostanze cancerogene nella fase della crescita, e al naso, poiché viene respirato il fumo passivo.

Parlando per dati, un recente studio tedesco, eseguito dal Centro di ricerca sul cancro, ha ottenuto risultati davvero sconcertanti: basandosi sul registro svedese del cancro, che raccoglie tutti i casi di cancro verificatisi nelle famiglie svedesi nel corso di generazioni, i ricercatori hanno appurato che per il bambino di una mamma fumatrice il rischio di ammalarsi di cancro a vie respiratorie o vescica è più alto di circa una volta e mezzo; 1,7 per quanto riguarda il cancro ai polmoni, addirittura quadruplicata la possibilità di avere un cancro al naso. In generale, l’analisi ha scoperto che a correre i rischi maggiori è proprio il nascituro, molto più dei genitori.

Ma quello, già di per sé gravissimo, del cancro ai polmoni non è l’unico rischi a cui si espone un bambino nel grembo materno.

I rischi del fumare in gravidanza

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Fonte: Web

I figli di mamme fumatrici hanno più probabilità:

  • Di nascere prematuri: il fumo aumenta infatti del 6,7% il rischio di parto anticipato (intorno al 20%), e ben il 15% delle nascite premature sono riconducibili proprio al consumo di sigarette in gravidanza.
  • Di morire in culla o all’interno del grembo: una donna che fumi più di 20 sigarette al giorno incontra circa il doppio della possibilità di una non fumatrice di andare incontro ad una morte fetale. Secondo la ricerca tedesca addirittura il 25% delle morti del feto sarebbero evitate se la madre riuscisse a smettere di fumare. Altrettanto si può dire della morte in culla, il cui rischio si ridurrebbe al 20% qualora la mamma decidesse di dire addio alla nicotina.
  • Di avere delle malformazioni: gli organi del feto, naturalmente, sono ancora in fase di sviluppo, non sono ancora maturi, pertanto risentono maggiormente dei danni causati dalle sostanze contenute nelle sigarette, e anche la disintossicazione è più difficoltosa, poiché il bambino non ha ancora sviluppato i sistemi enzimatici. Il rischio malformazioni è perciò dietro l’angolo: quello di labbro leporino, ad esempio, raddoppia in caso di mamma fumatrice di dieci o più sigarette giornaliere.
  • Di avere dei disturbi della crescita: la nicotina riduce il flusso sanguigno nella placenta, perciò i tessuti del feto vengono irrorati in maniera minore, provocando un conseguente ritardo nella crescita e uno scarso aumento di peso; lo sviluppo in altezza nei figli delle fumatrici, ad esempio, è limitato, la circonferenza del cranio ridotta e il peso alla nascita in media 200 grammi in meno del normale.
  • Di avere problemi ai polmoni: il fumo disturba il corretto sviluppo polmonare dei feti; ben il 28% dei feti sviluppa un disturbo di natura asmatica alle vie respiratorie. Non solo i feti, ma anche i neonati e i bambini piccoli possono soffrire di disturbi cronici alle vie respiratorie, asma, allergie e otite media rispetto ai figli di genitori non fumatori.
  • Di diventare a loro volta dipendenti: dato che possiedono più ricettori nicotici nel cervello c’è il rischio, concreto, che diventino a loro volta dei fumatori.
  • Di avere danni alle cellule: molte sostanze nocive presenti nel fumo di tabacco oltrepassano la placenta e finiscono nella circolazione sanguigna del bambino, come, ad esempio, il monossido di carbonio, che blocca il trasporto di ossigeno nel sangue mettendo a rischio l’apporto di ossigeno al feto.
  • Di sviluppare allergie: come ha sottolineato il professor John Warner, dell’Università britannica di Southampton, in occasione del Congresso mondiale sulle allergie, i nipoti di una nonna che fuma presentano un rischio più elevato di sviluppare allergie rispetto ai bambini con un albero genealogico privo della componente fumo.
  • Di avere problemi di comportamento: anche se può sembrare strano, i due fattori sembrerebbero legati;  uno studio su 362 bambini, condotto dai medici dell’Istituto per la salute psichica di Mannheim,  ha rilevato infatti che i figli di madri fumatrici, sottoposti a visite periodiche dalla nascita fino all’inizio dell’adolescenza, ottenevano risultati scolastici peggiori e mostravano disturbi caratteriali in misura due o tre volte superiore rispetto ai figli di madri non fumatrici. Inoltre, era molto più elevato era anche il livello di disattenzione, impulsività e iperattività.

Smettere di fumare non è facile per nessuno, ma una madre dovrebbe metterci tutta la buona volontà, se non per se stessa almeno per il figlio. Come può riuscirci?

Come smettere di fumare in gravidanza

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Fonte: Web

Sicuramente per una donna che voglia smettere di fumare in gravidanza è molto importante chiedere aiuto, informandosi presso il proprio medico circa le soluzioni migliori da adottare; può inoltre essere utile fissare una data precisa per dire addio alle sigarette, anche se, è bene ricordarlo, prima si fa meglio è; ci si può ricompensare per ogni giorno senza fumo, avviando un circolo di incentivi e ricompense, e bere molto (anche tisane) e fare molto movimento possono essere di grande utilità. L’agopuntura, infine, può rappresentare un ottimo metodo per mitigare il desiderio di nicotina.

Smettere non è semplice, ma è veramente molto importante per la salute vostra e del vostro bambino!

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