Per anni l’opinione diffusa è stata che le madri fossero le principali o esclusive responsabili dei figli, come se il padre contasse poco o niente nella loro crescita ed educazione; e ancora oggi si fatica ad abbandonare questa mentalità che, lungi dall’essere un riconoscimento di valore alle donne, in realtà le penalizza, costringendole spesso a sacrificare il proprio lavoro perché prive di un sostegno istituzionale che potrebbe venire anche dal congedo di paternità. Senza contare che uno strumento del genere rappresenterebbe anche un mezzo, importantissimo, per i papà per poter stare con i figli e occuparsi di loro.
Beninteso, il congedo di paternità esiste in moltissimi Paesi, Italia compresa ovviamente, ed è tutelato da legge, ma sembra sempre che, soprattutto rispetto ad altre realtà, da noi non sia ancora preso troppo in considerazione: basti pensare alla recente modifica della Legge di Bilancio, approvata il 20 dicembre 2020, che ne ha esteso la durata da 7 a 10 giorni, recependo quanto contenuto nella direttiva europea 2019/1158, che sono niente se paragonate alle 16 settimane concesse dalla Spagna (lo stesso dato alle donne), che ha aumentato, a partire dal 1° gennaio 2021, il congedo, prima fermo a 12 settimane (comunque imparagonabile alla realtà italiana).
Eppure anche i papà italiani sembrano desiderosi di dare il proprio contributo, soprattutto se pensiamo che nel 2018 lo ha richiesto il 33% dei padri (nonostante le cifre in aumento, c’è da dire che la maggior parte continua a rinunciare a questa possibilità). Tra i pionieri di questa tendenza ci sono anche e soprattutto le celebrità: personaggi famosi come politici e imprenditori soprattutto, ma anche chef e… Principi, che hanno richiesto il congedo di paternità loro spettante per poter stare vicino ai figli e alle compagne, o permettere a queste ultime di tornare al lavoro. Vediamo insieme chi sono in questa gallery.
Mark Zuckerberg
Il fondatore di Facebook ha preso un congedo parentale nel 2005 alla nascita della sua prima bimba con Priscilla Chen. Per due mesi è rimasto a casa con la piccola, delegando per la gestione dei suoi affari.
Sergio Cofferati
Nel 2007, quando è diventato papà ha deciso di non ricandidarsi come sindaco di Bologna, per stare accanto alla sua famiglia che vive a Genova.
David Cameron
Lo stesso è accaduto all’ex primo ministro inglese, che ha rinunciato nel 2010 agli impegni politici per due settimane.
Il Principe William
Nel 2015 ha preso tre settimane di congedo dagli impegni reali per stare vicino alla sua secondogenita Charlotte.
Sigmar Gabriel
Nel 2012 il politico tedesco ha preso tre mesi di congedo parentale per stare con la figlia appena nata, per permettere alla moglie di tornare subito al suo mestiere di dentista. Dopo i tre mesi, la bimba ha iniziato a frequentare il nido.
Richard Branson
Nella sua azienda, la Virgin, ha introdotto il congedo parentale retribuito per un anno, dopo aver provato l’esperienza di trascorrere più tempo con il figlio appena nato.
Larry Page
A Google, il co-fondatore ha allungato di 3 mesi il periodo di congedo parentale. Anche lui è stato ispirato dalla felicità di poter stare accanto ai figli.
Matteo Metullio
Nel 2018, lo chef è diventato papà di Nicolò e ha deciso di prendersi una pausa lavorativa, in attesa che il bimbo cresca. In un’intervista all’Huffington Post ha dichiarato:
Non ci vedevamo mai, era difficile da sopportare. Abbiamo un bimbo che è una gioia, ma la notte non ci dà tanta tregua. Per i primi sette mesi della sua vita, le difficoltà le ha gestite Elena, la mia compagna, da sola, quindi mi sentivo in difetto nei suoi confronti. È molto semplice, mi stupisce che abbia fatto notizia.
Daniel Ek
A Spotify, il suo fondatore ha reso possibile avere sei mesi di congedo parentale retribuito a stipendio pieno, a scelta nei primi tre anni di vita del figlio.
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