Sandra Bullock: "Le madri single e adottive non sono mamme a metà "
La società vede spesso le madri single come genitori a metà . Ma non è così, parola di Sandra Bullock.
La società vede spesso le madri single come genitori a metà . Ma non è così, parola di Sandra Bullock.
*** Aggiornamento dell’11 luglio 2022 ***
Per un po’ non vedremo più Sandra Bullock sugli schermi; questa è la decisione dell’attrice cinquantottenne, che ha affermato di volersi prendere una pausa, non per mancanza di ruoli adatti alla sua età , come lamentano molte suo colleghe coetanee, ma per ricaricare le pile ed evitare il burnout.
Non voglio più essere dipendente dalle agende di altri che non sia io – ha spiegato, come riportato da Vanity Fair – mi sentivo esaurita, stanca e incapace di prendere decisioni sane e intelligenti. Per me il lavoro è stato sempre cruciale e sono stata molto fortunata. Ad un certo punto mi sono resa conto di quanto stesse diventando una stampella a cui mi appoggiavo. Mi sembrava di aprire il frigorifero in continuazione ma senza mai trovare quello che si cerca.
Bullock, che nel 2022 abbiamo visto accanto a Brad Pitt in Bullet Train, potrà così dedicarsi a tempo pieno ai due figli, Louis e Laila.
*** Aggiornamento del 26 luglio 2021 ***
Sandra Bullock compie 57 anni; una delle attrici più talentuose della sua generazione, dotata anche di una bellezza evidente, ha dimostrato in più occasioni di essere una donna estremamente forte, volitiva e indipendente, diventando una madre single, superando un tradimento dato in pasto al pubblico senza troppe remore (non da lei, ovviamente) e dichiarando, qualche anno fa, di aver chiesto di essere licenziata dal film per cui stava lavorando, giovanissima, a causa di molestie ricevute da una persona della quale non ha mai fatto il nome.
All’inizio della mia carriera ho avuto una situazione in un film, che è stata piuttosto difficile. Veniva da una persona autorevole. Continuavo a smorzare i toni con l’umorismo, ma non ha funzionato. Alla fine, ho detto: ‘Per favore, licenziami’.
Nel 2021 la vedremo nei panni di Ruth Slater nel nuovo film di Nora Fingscheidt, attualmente senza titolo, e in Bullet Train, diretto da David Leitch al fianco di Brad Pitt, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon e Zazie Beetz.
*** Articolo originale ***
L’ultimo film di Sandra Bullock, datato 2018, è stato Bird Box. Si tratta di una storia particolare, ambientata in un futuro post-apocalittico: al centro uno strano virus, che spingerebbe le persone a suicidarsi, che vedeva, oltre a Bullock, un cast pazzesco – ci sono anche John Malkovich e Sarah Paulson, per esempio – e in cui lei era Malorie, una donna incinta che cerca di capire cosa stia accadendo, e di salvarsi.
Il suo personaggio – quello di una madre presumibilmente single, dato che il padre del bambino che porta in grembo è, nel migliore dei casi, “non pervenuto” – le ha dato nelle settimane a ridosso dell’uscita della pellicola l’occasione di parlare della condizione di madre single. Si tratta di qualcosa che Sandra Bullock conosce molto bene, dato che l’attrice ha adottato i suoi due figli, Louis e Laila rispettivamente nel 2010 e nel 2012, mentre non era in una relazione. Anzi, il procedimento per la prima adozione era iniziato quando Bullock era sposata con il costruttore Jesse G. James – dal quale si separò a causa del tradimento, continuando però le pratiche per l’adozione e raddoppiando la felicità con un’altra bimba a a distanza di due anni.
In un’intervista all’Independent, Sandra Bullock ha spiegato come spesso la società osteggi le mamme single – che pure sono tante e per varie ragioni. All’inizio, la stessa attrice è stata spaventata di non rientrare in quel tanto decantato concetto di famiglia tradizionale – che ormai è solo un cliché ancorato a un vecchio concetto pubblicitario, à La famiglia felice con cui alcune di noi avranno giocato negli anni ’80. L’attrice sente che oggi è una sua missione spezzare una lancia nei confronti di tutti i tipi di famiglia esistenti, a partire dai modelli simili al suo.
La società è dura – ha spiegato – La società , benché siamo diventati di mentalità aperta ha delle regole che dicono: «È così che va». Le regole dicono: «C’è un uomo e c’è una donna, poi hai un bambino e questa è la famiglia». E io: «O mio Dio, sono un genitore single. Con un bambino». Mi sono sentita inferiore. Mi sono sentita come se non avessi il pacchetto completo. E poi ho realizzato: questo è il pacchetto completo. […] Mi spezza il cuore quando vedo la gente che dice: «Non posso averlo». Perché no? Perché non puoi averlo?
Figlia di una cantante lirica e di un impiegato dell’esercito americano, Sandra Bullock ha origini europee – i suoi si conobbero in Germania, dove lei stessa trascorse molto tempo al seguito dei tour della madre. Dopo il diploma, nel 1986, andò a New York per fare l’attrice, svolgendo il lavoro di cameriera per sbarcare il lunario e studiando recitazione. Il primo ruolo arrivò nel 1987, nel film Hangmen.
Alla fine degli anni ’80, Sandra Bullock prese parte a piccole produzioni teatrali e televisive. Il primo grande ruolo fu quello di Tess nella dotcom Working Girl – Una donna in carriera – la trasposizione tv dell’omonimo film. Nel 1992 interpretò poi Pozione d’amore e The Vanishing – Scomparsa. Il primo grande film d’azione è del 1993 accanto a Sylvester Stallone: Demolition Man.
È però con Speed, nel 1994 che Sandra Bullock si impose al grande pubblico, recitando accanto a Keanu Reeves e Dennis Hopper. Si tratta di un film d’azione: l’attrice interpreta l’autista di un autobus che deve mantenere la velocità sopra le 50 miglia orarie o il mezzo esplode. Nel 1995, Bullock fu poi in Un amore tutto suo, commedia romantica in cui recitò accanto a Bill Pullman.
Sandra Bullock costituisce in un certo senso un unicum nel panorama attoriale statunitense. Gran parte delle sue pellicole spaziano dalla commedia romantica al thriller, fino a un genere che rappresenta l’evoluzione moderna dei film d’exploitation. Tra le sue pellicole successive, ci sono Amori & Incantesimi, 28 giorni (che però è un film drammatico sulla riabilitazione da dipendenze), Formula per un delitto, Crash – Contatto fisico, Premonition, Ricatto d’amore, A proposito di Steve, The Blind Side, Molto forte incredibilmente vicino e Gravity.
Sandra Bullock ha vinto un Oscar come migliore attrice protagonista per The Blind Side – ma anche un Golden Globe e un Sag per lo stesso ruolo. Ha ricevuto una nomination all’Oscar poi anche per Gravity. Ha ricevuto 5 nomination totali ai Golden Globe – tra cui quella della succitata vittoria – e una ai Bafta per Gravity. È stata nominata 3 volte ai Sag, vincendone 2, anche per Crash oltre che per The Blind Side. Nell’immaginario collettivo e al di là dei premi, Sandra Bullock è tuttavia un’icona: viene ad esempio nominata spesso nel telefilm The Big Bang Theory, poiché attrice preferita di uno dei protagonisti, Rajesh.
Sull’onda dei remake al femminile – come il nuovo Ghostbusters e Le Mercenarie con Brigitte Nielsen, per coloro che sono appassionate di b-movie – anche Sandra Bullock ha preso parte a un reboot di genere. Parliamo di Ocean’s 8, che inizialmente ha raccolto molti commenti negativi alla vigilia dell’uscita – cioè quando ancora non era stato visto da nessuno. Queste pellicole incontrano spesso reazioni avverse proprio perché interpretati da donne – ancor più di altri remake moderni.
Abbiamo ricevuto qualche contraccolpo – ha detto all’epoca dell’uscita del film, come riporta l’Independent – ma, vi dirò, abbiamo alcune donne esuberanti che reagiranno. […] Abbiamo iniziato a girare Ocean’s 8 prima del movimento #MeToo. […] Ho notato differenze notevoli.
Questo film Netflix con Sandra Bullock è diretto da una donna, Susanne Bier, che tra l’altro, come riporta l’Independent, aveva suggerito che a girare Ocean’s 8 avrebbe dovuto essere una donna anche in quel caso.
A causa del fatto che il capo è una donna – ha raccontato Bullock riferendosi a Bier – ho visto moltissima paura nei membri della crew. Gli uomini camminavano sulle uova. Così ho detto: «Ragazzi, siete autorizzati a scherzare, vi diremo se oltrepassate il limite.
L’Independent riporta come Sandra Bullock abbia stigmatizzato la domanda di un giornalista che, durante la conferenza stampa di Bird Box le ha chiesto quanti anni avesse il personaggio della donna incinta protagonista del film.
Ha importanza la sua età ? – ha chiesto l’attrice – Mi sembrerebbe una domanda sessista – poi ha fatto una pausa che a molti sarà parsa interminabile – Sessista e discriminatoria nei confronti delle persone anziane.
Quando ero giovane ho vissuto un’esperienza veramente difficile mentre ero sul set di un film – ha raccontato nel 2020 al Sunday Times – É stata una persona che lavorava in una posizione di rilievo a causarla. All’inizio ho provato a ignorare le sue attenzioni e a trattare la cosa con un po’ di umorismo, ma la mia strategia alla fine non è servita a molto. Ho chiesto quindi di essere licenziata e me ne sono andata.
Il caso Weinstein è emblematico. Ne avevo sentito parlare e avevo paura di lui. Tutti sapevano cosa accedeva nel suo giro. Fortunatamente non ne ho mai fatto parte. Ho imparato molto presto a impedire di ritrovarmi in quelle situazioni. Spesso a discapito della mia carriera. Spesso si diceva che alcune attrici avevano ricevuto dei ruoli dopo essere andate a letto con Weinstein. Solo dopo tutti abbiamo capito che quelle donne erano state brutalmente aggredite.
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