Quante volte ci siamo sentite inferiori rispetto a nostra sorella o nostro fratello? Quante volte ancora abbiamo notato una preferenza per loro da parte dei nostri genitori? Chi ha vissuto con uno o più fratelli, lo potrà sicuramente ammettere.

Nonostante ciò, i genitori hanno sempre cercato di giustificarsi dicendo di amarvi tutti allo stesso modo e questo bastava per mettervi il cuore in pace, ma ora la scienza sembra far cadere ogni nostra certezza e ci dice proprio il contrario.

La sociologa Katherine Conger infatti ha recentemente ripreso una ricerca sulla genitorialità, scoprendo quello che molte di noi sospettavano fin dalla tenera età: ebbene sì, i nostri genitori hanno un figlio preferito.

Ma come dirlo con certezza? Un genitore ama in modo diverso la propria prole e sono diversi i fattori che caratterizzano tale comportamento: l’età dei figli, primogenitori o secondogeniti, il carattere o la necessità che un figlio ha di essere seguito rispetto ad un altro.

La dottoressa Conger, insieme al suo team di ricercatori, ha sviluppato un’approfondita ricerca che ha visto coinvolte 384 famiglie con due figli nati nel giro di 4 anni l’uno dall’altro. La ricerca, cominciata nel 1989 e pubblicata successivamente nel 2005 nel Journal of Family Psychology, ha rivelato che il 70%  dei padri e il ben 74% delle madri ama e manifesta sentimenti diversi nei confronti di uno dei figli.

Il pensiero dei ricercatori era che fossero i primogeniti a sentire principalmente questa discrepanza proprio perché più grandi (e, quindi, autonomi). La verità emersa, però, è ben diversa: i più colpiti da questo divario sono stati i secondogeniti, i quali percepiscono un netto contrasto fra loro e i fratelli maggiori tanto da lenire la loro autostima.

I primogeniti hanno fatto tutto per primi, per questo motivo i più piccoli tendono ad avvertire questo sentimento di inferiorità rispetto ai fratelli maggiori.

Mi ha molto sorpreso il risultato. La nostra ipotesi riguardava i primogeniti: pensavamo che i figli nati in precedenza sarebbero stati più colpiti dalla percezione di questo trattamento differenziato proprio a causa del loro status di figlio maggiore.

Ha spiegato inizialmente la psicologa al giornale online statunitense Quartz.

Inoltre, la ricerca ha rilevato un’altra verità sorprendente: indipendentemente dal fatto di essere i primi nati o i secondi, i figli tenderanno sempre a pensare che sia il fratello il figlio preferito dei genitori. Così come spiega la psicologa:

Tutti sentono che sia il loro fratello o sorella a ricevere un trattamento migliore dai genitori. Indipendentemente da cosa si pensi, entrambi (sia i figli più grandi che quelli più piccoli), percepiscono un trattamento preferenziale dei genitori.

Vivere con dei fratelli per molte di noi è stata un’esperienza dura, soprattutto se il divario d’età è alto. Ciò che dovrebbe rincuorarci è che, secondo due diversi studi da parte di Jennifer Jenkins e del dottor Doug Downey, chi è vissuto con almeno un fratello ha più predisposizione a sviluppare una spiccata intelligenza e meno possibilità di divorzio.

Alla fine, forse la vera scoperta non è stata individuare che i genitori hanno un figlio preferito nonostante non lo diano visivamente a vedere, ma piuttosto che, indipendentemente da tutto, i figli percepiranno sempre di essere trattati ingiustamente rispetto al fratello (minore o maggiore che sia).

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