Le testimonianze shock delle madri di neonati con sindrome d'astinenza da droga

È quasi impossibile da credere, ma quasi ogni giorno nascono bambini dipendenti da sostanze stupefacenti. Colpa delle madri, che assumono tali sostanze per l'intera durata della gravidanza. Un video scioccante e le testimonianze di alcune di loro rivelano l'inquietante realtà sommersa dei neonati in astinenza da droghe.

Sembra incredibile, ma quella dei neonati sofferenti per vere e proprie crisi d’astinenza poiché figli di madri che hanno continuato a drogarsi in gravidanza è una realtà terribile ma più diffusa, purtroppo, di quanto si possa pensare.

A raccogliere alcune scioccanti testimonianze di giovani mamme tossicodipendenti e dei loro piccoli “drogati” a loro volta un video, pubblicato sul Mirror e sulla pagina Facebook di Unilad, in cui si vedono cose al limite dell’umana immaginazione: bambini di appena pochi mesi in preda alle convulsioni, al tremore, tutto a causa dell’astinenza da sostanze tossiche.

C’è, ad esempio, la storia del piccolo Braxton, dipendente dal metadone, e del suo fratellino maggior Jacob, che accusa invece una dipendenza dall’eroina dato che la loro madre, Clorissa Jones, ne ha continuato a fare uso fino al momento del parto.

Ero al lavoro, impegnata a tirare eroina- racconta fra le lacrime- mentre stavo per dare alla luce mio figlio.

Oppure le terribili immagini di un neonato le cui gambe tremano incredibilmente, a causa dell’astinenza da oppio, sostanza assunta dalla madre per tutta la durata della gestazione. C’è poi la storia di Avery, accidentalmente soffocato dalla mamma, Reanne Pederson, in un momento in cui lei era particolarmente sovraeccitata per via del consumo di droga.

Quando fai uso di queste sostanze- dice la donna nel video- ti sembra che sia tutto ok, che tu non stia facendo nulla di sbagliato.

Ma la realtà, atroce, è un’altra, e parla di più di 110 morti infantili solo dal 2010, morti che avrebbero potuto essere scongiurate con dei controlli più attenti, degli esami maggiormente accurati, insomma con un minimo di prevenzione in più.

Proprio quella che chiede, ad esempio, l’ex membro del Congresso James Greenwood, il quale afferma, ragionevolmente, che l’esistenza di situazioni del genere dovrebbe accendere una spia rossa nella mente di chi governa e degli assistenti sociali, così da poter intervenire per tutelare i minori e anche le loro famiglie; in realtà, una legge statunitense prevede che i bambini affetti da dipendenza siano affidati ai servizi sociali, almeno in misura temporanea, anche per permettere il pieno recupero ai genitori, ma troppo spesso tale normativa non viene applicata, così che casi come quelli di Braxton o, peggio, quelli di Avery non sono purtroppo rari.

Ma che cos’è nel dettaglio la sindrome da astinenza neonatale?

1. La sindrome da astinenza che colpisce i neonati

Fonte: web
Fonte: web

 

Il termine Sindrome da Astinenza Neonatale (Newborn Abstinence Syndrome o NAS) racchiude le manifestazioni cliniche che si verificano nel neonato la cui la madre ha assunto regolarmente sostanze stupefacenti durante la gravidanza, ovvero tutte quelle, tipiche di una vera e propria crisi d’astinenza, causate dalla brusca interruzione, avvenuta con il parto, dell’apporto delle sostanze stupefacenti al feto. Non si tratta del caso, comunque pericoloso, di una madre fumatrice e delle possibili ripercussioni del tabacco sul figlio, ma di sostanze decisamente più compromettenti.

2. Alcuni numeri

Solo negli USA, negli ultimi 10 anni, sono ben 130 mila i bambini nati con una dipendenza da sostanze stupefacenti come oppiacei, eroina, o cocaina, mentre, secondo un rapporto Reuters, nel 2013 sono ben 27 mila i piccoli nati con chiari sintomi di astinenza, una cifra spaventosa che si è quintuplicata in appena dieci anni. In Italia la situazione, per quanto rimanga piuttosto “sommersa”, non è migliore, e parla di circa 20 mila neonati l’anno che nascono con dipendenze (fonte drugoff.it).

3. I sintomi più diffusi

Fonte: web
Fonte: web

Naturalmente molti fattori influiscono sulla sintomatologia del neonato, ma sicuramente giocano un ruolo importante il tipo di sostanza assunta dalla madre, la quantità di droga consumata abitualmente, ma anche il periodo di assunzione (varia, ad esempio, nel caso di un neonato nato prematuro).

Per capire se un bambino presenta sintomi da astinenza, comunque, non è necessario aspettare troppo: sono sufficienti 3 giorni, in genere, anche se in alcuni casi sporadici si può aspettare anche la prima settimana per vedere qualcosa.

I sintomi che, indicativamente, possono riguardare tutte le sostanze stupefacenti, sono praticamente identici a quelli vissuti da un adulto che sia in astinenza da eroina, e sono soprattutto:

  • macchie cutanee di colore rosso, particolarmente visibili su petto e volto
  • diarrea, vomito e nausea frequenti
  • pianti  frequenti
  • poppata eccessiva e violenta
  • febbre
  • riflessi iperattivi e tono muscolare contratto
  • irritabilità
  • respiro corto e rapido
  • convulsioni e tremori
  • problemi per dormire
  • naso che cola e starnuti

4. Droghe ma non solo

Non solo eroina e cocaina, a dare dipendenza possono essere anche altre sostanze, e non parliamo solo del fumo, che pur non creando una dipendenza danneggia gravemente i feti nel grembo materno; a crearla possono anche essere farmaci a base di codeina, come Tachidol, CoEfferalgan, Paracodina, buprenorfina, ad esempio Suboxone, Subutex, Temgesic, e ossicodone, presente in Italia in Depalgos e Vicodin Plus. Anche la morfina, naturalmente, e la noscapina possono dare gli stessi, dannosissimi effetti.

14

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!