Si definiscono genericamente malattie esantematiche, e colpiscono soprattutto i bambini, in particolar modo in inverno e in primavera. Ma quali sono esattamente, e da cosa dipendono?

Secondo i medici, praticamente tutti i virus o quasi, oltre ad alcuni batteri, possono provocare esantemi, ovvero le eruzioni cutanee diffuse tipiche di queste malattie. In questa definizione rientrano, secondo una recente classificazione pubblicata sulla rivista Future Microbiology nel 2016, scarlattina (batterica), morbillo, rosolia, varicella, megaloeritema o eritema infettivo (la cosiddetta quinta malattia) e l’esantema critico (la sesta), cui si può aggiungere anche la sindrome mani-piedi-bocca, anch’essa di origine virale.

Sintomi delle malattie esantematiche

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Come detto, tutte le malattie esantematiche presentano appunto esantemi, ovvero eruzioni cutanee che compaiono nel decorso della malattia. In associazione alla comparsa di queste eruzioni, caratterizzate da rossore e spesso prurito, generalmente si presenta anche la febbre.

Quali sono le malattie esantematiche?

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Analizziamo ora nel dettaglio tutte le malattie esantematiche tipiche dell’età infantile.

La scarlattina

Si tratta di una malattia infettiva batterica dovuta allo Streptococco beta emolitico di gruppo A, responsabile anche di altre malattie (tonsillite e impetigine) e alle tossine da lui prodotte. A essere colpiti sono soprattutto i bambini in età scolare, ma dato che esistono diversi ceppi del germe dello Streptococco non è detto che non ci si possa ammalare nuovamente nel corso della vita.

I sintomi principali, dopo 2 o 3 giorni dal contagio, sono mal di gola, vomito, febbre, brividi e mal di testa. La lingua, in principio coperta di una patina bianca, diventa poi rosso fragola, e dopo un altro paio di giorni si presenta l’esantema, che si manifesta come quello che sembra un arrossamento uniforme, ma che in realtà è dovuto a una miriade di macchioline rossastre.

La scarlattina è trattata con terapia antibiotica, necessaria per evitare il rischio di complicazioni.

Il morbillo

Causato dal virus del genere morbillivirus, è una malattia esantematica infettiva, molto contagiosa, che colpisce soprattutto i bambini tra 1 e 3 anni. I sintomi inizialmente sono simili a quelli di un raffreddamento: tosse secca, naso che cola, occhi arrossati. Poi, si alza la febbre, e compaiono piccole macchie bianche all’interno delle guance. Dopo 3 o 4 giorni si formano macchioline rosso-brune, prima dietro le orecchie e poi su faccia, collo, tronco, infine braccia e gambe.

Non c’è una cura specifica per il morbillo, solo i sintomi possono essere trattati con paracetamolo o ibuprofene e sciroppi contro la tosse, mentre gli antibiotici sono da riservare esclusivamente a complicazioni, le quali, pur essendo rare, possono essere potenzialmente molto pericolose, tanto da portare alla morte. Il morbillo può però essere prevenuto con il vaccino.

La rosolia

Questa è una malattia infettiva esantematica virale, che colpisce principalmente i bambini fra i 5 e i 14 anni. La sua manifestazione è generalmente lieve e non si ripresenta una seconda volta. Si manifesta con delle piccole macchie rosee e piatte, il gonfiore dei linfonodi alla base della nuca, sul retro del collo e dietro le orecchie.

La varicella

Mal di testa e malessere sono i sintomi immediati della malattia, seguiti dalla comparsa delle tipiche pustole simili a foruncoletti lungo tutto il corpo. La varicella è una malattia infettiva causata da un virus del gruppo degli Herpes (lo stesso che può causare lo Zoster o fuoco di Sant’Antonio), che può essere contratta una sola volta nella vita.

La quinta malattia

Chiamata anche eritema infettivo o megaloeritema, è causata dal parvovirus B19 e si manifesta soprattutto nella fascia di età compresa tra i 5 e i 15 anni. Inizia generalmente con febbre lieve, mal di testa e quelli che possono essere considerati sintomi influenzali, che poi spariscono per lasciare il posto a un esantema di colore rosso acceso che si manifesta prima sulle guance, tanto che si parla anche di malattia delle guance rosse o schiaffeggiate. È comunque una forma virale leggere priva di complicazioni gravi.

La sesta malattia

Questa malattia colpisce soprattutto i bimbi più piccoli, tra i 6 mesi ed i 2 anni, e ha un’incidenza massima in primavera e in autunno. Si presenta con febbre alta, che può durare diversi giorno per poi scomparire improvvisamente, seguita dalla comparsa di un esantema roseo e piatto, simile a quello del morbillo. Con la sesta malattia di solito si ha anche una leggera infezione delle vie respiratorie superiori, seguita da una febbre alta per al massimo una settimana. Per contrastarla, il pediatra può suggerire degli antifebbrili.

La sindrome bocca-mani-piedi

I sintomi iniziali di questa malattia sono febbre modesta, mancanza di appetito, malessere generale e mal di pancia (a volte), dopodiché compaiono nella zona della bocca, e in qualche caso anche sulla lingua, delle macchioline rosse che si trasformano in piccole ulcerazioni dolorose. L’esantema si estende a mani, piedi, e a volte perfino all’area genitale nel giro di 48 ore circa. Si guarisce spontaneamente dalla malattia, in genere nel giro di una settimana, e il medico può prescrivere al massimo un antifebbrile.

Le malattie esantematiche da adulti e in gravidanza

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Alcune malattie esantematiche, se prese in età adulta o in gravidanza, possono comportare gravi complicazioni.

Varicella e morbillo si presentano raramente negli adulti, ma, se contratte durante in primi tre mesi di gravidanza, la loro infezione può far aumentare il rischio di aborto o malformazioni fetali. Nel caso della varicella, in particolare, se si manifesta pochi giorni prima del parto, può portare a far nascere il bambino sano, ma può manifestare subito la malattia, anche in forma grave, avendo ricevuto il virus dalla mamma.

Prevenire il contagio per le mamme non immuni è fondamentale, ma, se dovesse avvenire, è necessario agire con specifici antivirali.

Idem nel caso del morbillo, che, se colpisce la donna poco prima del parto, può far ammalare il neonato nei primi giorni di vita.

La rosolia, che se contratta da bambini non presenta particolari complicazioni, può invece avere effetti estremamente dannosi se presa per la prima volta durante il primo trimestre, ed essere responsabile di gravi malformazioni fetali: cataratta, glaucoma, sordità, malformazioni cardiache, possibile ritardo psicomotorio, con probabilità maggiori all’inizio della gravidanza e che si esauriscono oltre le 16-17 settimane. Se la donna incinta subisce una ricaduta, o è stata vaccinata dalla rosolia, una re-infezione non comporta rischi, ma aumenta il rischio di aborto spontaneo.

La sesta malattia non è pericolosa né per la madre né per il bambino. Si trasmette generalmente per via aerea ma, nel caso delle donne in gestazione, può trasmettersi anche in senso verticale, dalla madre al feto. La futura mamma può avvertire dolori muscolari e articolari, irritabilità e nervosismo, oltre a problemi gastrointestinali, l’ingrossamento dei linfonodi e il mal di gola. L’unica terapia possibile è l’antipiretico, da associare al riposo e a bagni caldi o tiepidi che tengano controllata la temperatura.

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