Online Fertility Communities, dove trovare le nuove community digitali sulla fertilità

Tra i vari gruppi di auto-mutuo-aiuto ci sono quelli per aiutare chi desidera avere un figlio o una figlia: si tratta delle online fertility communities. Ecco di cosa si tratta.

Non sempre per restare incinta è sufficiente desiderarlo molto e avere rapporti sessuali programmati, intensificati nel momento della presunta ovulazione. Non riuscire a restare incinte può rivelarsi un’esperienza di grande sofferenza per alcune persone, un’esperienza fatta di attese e delusioni, di speranze e di lacrime. Ma come spesso accade esistono i gruppi di auto-aiuto: in questo caso prendono il nome di online fertility communities.

Cosa sono le online fertility communities

Nel Regno Unito ne esiste una: si chiama Fertility Network Uk. Sul suo sito viene spiegato che si tratta di un grande gruppo nazionale in cui si può parlare e scambiare esperienze in materia di fertilità. Ogni persona può condividere il proprio percorso o ascoltare gli altri, generando così una situazione di mutuo aiuto: nessuno viene forzato a raccontare, magari se preferisce solo ascoltare può farlo, ma a volte capita di aprirsi in itinere, quando si percepisce che quello è un luogo sicuro. Le riunioni avvengono per lo più online ma a volte anche di persona, come accade in altri gruppi di auto-aiuto.

I motivi per cui sempre più persone si uniscono

L’esperienza umana annovera tantissimi diversi gruppi di auto-mutuo-aiuto: forse il più celebre è rappresentato dagli Alcolisti Anonimi. E la buona notizia è che questi gruppi funzionano. Quando una situazione viene vissuta come un problema, e la soluzione non è mai semplice, è importante cercare e trovare ascolto. Il Fertility Institute di San Diego sottolinea quanto sia importante trovare il gruppo giusto: le caratteristiche importanti sono il luogo e naturalmente le persone, che si uniscono ad altre per provare a capire, per sentirsi meno sole. Rabbia e senso di solitudine sono infatti emozioni comuni, oltre alla frustrazione, in questi casi. Ma chi ha vissuto lo stesso iter può aiutare gli altri.

Quali piattaforme usare per trovare supporto

Le piattaforme internazionali, come il succitato Fertility Network Uk, sono tantissime. Purtroppo però in Italia non abbiamo un omologo. Intorno al 2020 era nato un social dedicato alle online fertility communities: si chiamava Conneggs, ma il sito non sembra essere più online e il profilo Instagram correlato tace dal 2021. Il consiglio è prendere le prime informazioni da siti sicuri, come quello della Fondazione Veronesi, che offre consigli e dati sull’infertilità e sulla fecondazione assistita, per poi cercare di capire, attraverso il consiglio medico e il passaparola di chi ci è già passato, come trovare il gruppo che faccia al caso proprio.

Rischi e benefici dell’auto-aiuto digitale sulla fertilità

Sicuramente, come accennato, il beneficio dell’auto-aiuto sulla fertilità è rappresentato dalla possibilità di sentirsi meno soli in una situazione che potenzialmente può causare sofferenza. Non solo: è possibile che dall’esperienza di un’altra persona si possa giungere a una soluzione anche per il proprio caso, e si può venire a contatto con informazioni che da soli non sarebbe stato possibile trovare.

Ma c’è anche un grosso rischio: questi gruppi sono formati da gente comune, e non è detto che possiedano solo informazioni scientificamente provate. In altre parole, è possibile che si diffondano grandi bufale, per cui per ogni cosa che si vuole provare, è sempre meglio chiede il consiglio medico. A volte inoltre anche in questi gruppi possono innescarsi delle dinamiche tossiche, oppure ci possono essere delle esagerazioni: sia troppa negatività che troppa positività possono generare enormi frustrazioni in questi frangenti per via della mentalità di gregge che viene innescata. E inoltre non tutte le persone possono essere controllate, e quindi non è detto che venga assicurata la riservatezza.

La nuova solidarietà tra chi cerca un figlio online

Nel 2023 è stata pubblicata una revisione di diversi studi intitolata Online peer support communities in the infertility journey: A systematic mixed-studies review. In pratica, viene analizzato come le persone che lottano per la propria fertilità siano vulnerabili e abbiano bisogno di aiuto da parte di altre persone, magari avvalendosi appunto di comunità di supporto tra pari online. Queste online fertility communities sono importantissime e sono luoghi virtuali in cui le persone cercano e trovano solidarietà, ma si rimarca come anche i benefici possano rappresentare un risvolto della medaglia se le comunità non sono gestite da professionisti. Quindi la solidarietà va benissimo, ma deve essere moderata da esperti del campo.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!