Dissenteria in gravidanza: quando può essere pericolosa
La dissenteria in gravidanza è ancora un tabù per tutte le future mamme; ecco quando e perché bisognerebbe preoccuparsene.
La dissenteria in gravidanza è ancora un tabù per tutte le future mamme; ecco quando e perché bisognerebbe preoccuparsene.
Ironizzando, prima di trattare un argomento delicato come quello che state per leggere, viene da fare una piccola anticipazione: premesso che non si augura neanche al peggior nemico, va subito sottolineato che la dissenteria è già di per sé un problema ispido, figurarsi per le donne in gravidanza poiché rappresenta un disagio maggiore per evidenti motivi. Primo fra tutti quello degli sbalzi ormonali, figli del cambiamento del corpo della donna. La mamma in dolce attesa viene spesso destabilizzata dal mutamento del fisico e ancor più viene destabilizzata dai crampi addominali, che attanagliano la salute soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza. I motivi? Generalmente la cattiva digestione e la cosiddetta congestione intestinale.
Non è pericolosa, ma crea disagi psicologici e comunque rappresenta un problema che deve essere affrontato e risolto. Il problema può in realtà riproporsi fra il settimo e l’ottavo mese, e qui va aggiunto che in questo secondo caso le settimane conclusive della gestazione sono tappe per certi versi obbligate verso il travaglio. Per cui non è lecito pensare di vivere con la paura della dissenteria, ma ci può stare.
Un primo consiglio? Aiutarsi con dei cracker, che essendo ricchi di sodio diventano utili per ripristinare quanto perso durante la diarrea. La mamma in dolce attesa che soffre di dissenteria ha la necessità di recarsi in bagno più volte al giorno. Ne deriva, da questo via-vai, un quadro clinico di disidratazione per il quale è necessario intervenire nel più breve tempo possibile.
Elemento fondamentale per cercare di ovviare la questione, è una corretta idratazione. La futura mamma deve necessariamente bere tanto, e soprattutto spesso, a piccoli sorsi: acqua, tè al limone, camomilla, limonata. Tutto, possibilmente, preparato in casa. La camomilla, grazie alle qualità antispastiche che possiede, aiuta molto la regolare funzione intestinale e pertanto è usata molto in gravidanza, essendo una delle poche erbe non proibite durante la gestazione. Consigli per la tavola diventano così il riso in bianco, il pane, il semolino, la carne bianca purché cotta ai ferri, così come il pesce, che può essere anche cotto al forno o bollito; e ancora: patate lesse e carote; lo yogurt naturale e il kefir, una bevanda ricca di fermenti lattici.
Chi soffre di diarrea in gravidanza deve assolutamente evitare di bere caffè, latte, le bevande gassate e gli alcolici. Da evitare inoltre i condimenti gustosi e ricchi di grassi (ci sarà tempo dopo la nascita del pargolo per deliziare di nuovo il palato), i dolci, le creme, frutti freschi come le ciliegie. Sono buone, ma stimolano l’evacuazione in maniera drastica, al pari dei legumi. E sono da evitare anche le fritture. È consigliabile invece alternare fette biscottate, pane, pasta, prosciutto cotto, patate, banane, limoni e mele. Per quel che concerne le banane, sono ricche di potassio e bisogna comunque dosarle, visto che un abuso potrebbe invece portare alla stitichezza.
Chi soffre di dissenteria nel periodo della gravidanza ha un obbligo, oltre a quelli già anticipati dell’idratazione e della corretta alimentazione: il bisogno di riposare evitando ogni tipo di affaticamento e di stress. Serve poi avere la capacità di saper ripristinare la flora batterica, magari con l’aiuto di probiotici, capaci di ridare gratificazione e sollievo a una flora intestinale debole, perché avere una flora intestinale debole equivale ad avere anche difese immunitarie più basse. L’enterogermina, per esempio, rappresenta uno di quei prodotti maggiormente usati per diminuire e curare la diarrea, che generalmente una volta debellata non torna.
La dissenteria, soprattutto in gravidanza, va risolta con l’aiuto e il supporto del medico, specialmente se il problema va ad accoppiarsi con febbre alta e dolori addominali.
Redattrice freelance, travel storyteller, curvy girl. Vogue è il mio pane quotidiano.
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