Gas Esilarante in Sala Parto per Nascite più "Soft": Ecco Dove!
Amiche, se vi diciamo "gas esilarante" a cosa pensate? Quasi di sicuro non al parto, vero? E invece... Leggete cosa fanno in questo ospedale!
Amiche, se vi diciamo "gas esilarante" a cosa pensate? Quasi di sicuro non al parto, vero? E invece... Leggete cosa fanno in questo ospedale!
Quando sentiamo parlare di gas esilarante lo associamo immediatamente all’euforia, ma di certo, almeno di solito, non al parto. D’ora in poi, però, sentir parlare di gas esilarante ci farà pensare anche al travaglio e a ciò che ne consegue: grazie alle sue proprietà rilassanti e analgesiche, infatti, al reparto di Ostetrici e Ginecologia dell’istituto clinico Città di Brescia (gruppo ospedaliero San Donato) alla partoriente, oltre alle anestesie “classiche”, viene messo a disposizione anche il nuovo anestetico inalatorio.
Quello che noi conosciamo come gas esilarante altro non è che protossido d’azoto, sostanza che, miscelata in parti uguali con l’ossigeno, “sprigiona” il suo effetto analgesico, ansiolitico e lievemente euforizzante, effetti di un’azione diretta sul sistema nervoso centrale volta a stimolare la produzione di endorfine, consentendo così alle partorienti di rilassarsi e di ridurre il dolore del travaglio e del parto. In tal senso, il gas esilarante può essere considerato in tutto e per tutto una vera e propria alternativa all’epidurale, per di più un’alternativa sicura e non invasiva.
L’aspetto più interessante dell’utilizzo del protossido d’azoto è sicuramente quello di essere on demand: la partoriente può decidere quando azionare la valvola che regola il flusso del gas nella mascherina posizionata su naso e bocca. La futura mamma può pertanto tenere sotto controllo il suo livello di dolore in modo autonomo e mirato, sottolinea il dottor Michele Tarantini, responsabile del reparto di Ostetricia dell’istituto clinico Città di Brescia.
L’effetto del gas è molto rapido, ma altrettanto rapidamente svanisce, poiché la sostanza non viene metabolizzata dall’organismo che la elimina in tempi brevi. Per questa ragione le inalazioni, come ha evidenziato il dott. Tarantini, devono essere ripetute a frequenza ravvicinata o al momento del bisogno da parte della donna che sta per partorire.
Caratteristica positiva del protossido d’azoto è la sua totale sicurezza: il cosiddetto gas esilarante, infatti, non presenta effetti collaterali né tanto meno rischi per la mamma e il bambino, proprietà che rendono il suo utilizzo adatto anche per l’intera durata del travaglio.
“La partoriente rimane sveglia e vigile, non perde mai la mobilità e ha il controllo completo della sua muscolatura, perciò può partecipare attivamente a tutte le fasi del travaglio e non perdersi nemmeno un minuto dell’esperienza che la sta portando a diventare madre” conclude Tarantini.
Niente più ansia e tensione per il dolore in sala parto, quindi, visto che la nascita potrà essere affrontata in modo naturale e vigile. Il gas esilarante è già stato testato e utilizzato negli Stati Uniti come pure in altri ospedali italiani e in altre branche della medicina.
Che ne dite, amiche? Voi scegliereste il gas esilarante in luogo dell’epidurale?
Scrivo perché è l'unico modo che conosco per dire, raccontare e raccontarmi senza dover parlare.
Cosa ne pensi?