Con l’avvicinarsi del termine della gravidanza, una donna al primo figlio inizia a sperimentare una certa ansia e viene sommersa  da una miriade di quesiti di svariata natura, che spaziano dal parto all’allattamento passando dai vestiti da indossare al bimbo appena nato. Per temperare l’agitazione e per trovare risposta alle tante domande, partecipare a un corso preparto, o corso di accompagnamento alla nascita, è una buona idea.

Il corso preparto è pensato per permettere alle future mamme di vivere gli ultimi mesi di attesa serenamente e senza troppe preoccupazioni: in questo modo non solo la donna starà meglio, ma anche il bambino che nascerà; infatti i neonati nel pancione percepiscono lo stress, come le altre emozioni, e una mamma tranquilla vuol dire un bambino tranquillo. In ogni caso, il corso preparto, grazie all’ostetrica che lo tiene, ma anche grazie al confronto con le altre future mamme, è un momento per chiarirsi le idee e per sfatare i miti che, tra zie, prozie e altri parenti, si sentono sul parto e sul crescere i figli. Inoltre alcune recenti pubblicazioni hanno dimostrato che partecipare a un corso di accompagnamento alla nascita riduce le probabilità di ricorrere a un taglio cesareo o di analgesici farmacologici come l’epidurale e diminuisce il rischio per la mamma di provare forte disagi emotivi dopo la nascita.

1. Corso preparto: di che cosa si tratta?

Cos'è un corso preparto
Fonte: web

Limitare il corso preparto a un momento di preparazione al parto in senso stretto sarebbe limitativo, perché infatti non si concentra solo sul momento della nascita, ma approfondisce cosa accade nel periodo della gravidanza in generale e in quello del puerperio, dando consigli anche sul rientro a casa dopo il parto, sull’allattamento, sulla cura del neonato e così via.

Un corso di accompagnamento alla nascita è di solito articolato in otto o dieci incontri con cadenza settimanale, durante i quali si affrontano svariate tematiche; ogni corso è a sé e si può concentrare più su certi dettagli rispetto ad altri in base a chi lo organizza e anche a chi ci partecipa, ma in ogni caso quello che questi corsi si prefiggono è quello di preparare la futura mamma a quello che lo aspetta, sia dal punto di vista fisico, quindi con l’insegnamento delle tecniche di respirazione, delle posizioni per affrontare al meglio il travaglio e degli esercizi per rafforzare il pavimento pelvico, ma anche con spiegazioni di quello che accade al bimbo durante le spinte o in cosa consiste l’anestesia epidurale, sia dal punto di vista emotivo, con il confronto con altre donne nella stessa situazione e rassicurando la futura mamma.

Inoltre alcuni corsi prevedono una visita alla struttura ospedaliera dove la futura mamma ha deciso di partorire: in questo modo si possono vedere prima i luoghi dove avverrà il travaglio e poi il parto, entrando in confidenza con l’ambiente.

E i papà? Esistono corsi preparto che si svolgono totalmente in coppia, nell’ottica che coinvolgere il futuro papà sin dall’inizio della gravidanza e nelle sue fasi sia importante per entrambi i genitori; tuttavia non è sempre possibile frequentare il corso in due, vuoi per impegni di lavoro vuoi perché certi papà non se la sentono: per questo quasi tutti i corsi propongono un solo incontro, o due, dove coinvolgere i papà e magari spiegare loro come possono sostenere la futura mamma durante il travaglio.

2. Quando e dove fare il corso preparto

Quando e dove fare il corso preparto
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Il corso preparto inizia circa quando la futura mamma è al sesto mese di gravidanza, per cui è bene iniziare a informarsi ed iscriversi circa un mese o due prima, perché di solito ogni corso prevede un numero limitato di partecipanti. Può essere utile rivolgersi al consultorio più vicino oppure chiedere al proprio ginecologo per avere informazioni sui corsi di accompagnamento alla nascita attivi nella zona dove si vive, che possono essere organizzati anche da associazioni private.

Può essere molto utile seguire il corso nell’ospedale dove si ha deciso di partorite, perché in questo modo c’è la possibilità di conoscere le ostetriche che lavorano nella struttura e che poi si possono ritrovare nel momento del parto, una situazione in cui un volto famigliare può essere d’aiuto.

Negli ospedali e nei consultori i corsi preparto possono essere gratuiti oppure prevedono il pagamento di una piccola quota, una sorta di ticket, oppure mettono a disposizione un numero limitato di posti non a pagamento. Nelle strutture private invece si paga una somma intorno ai 200 euro.

3. E se non si tratta della prima gravidanza?

Corso preparto seconda gravidanza
Fonte: web

Anche una mamma alla seconda gravidanza, o più, può scegliere di partecipare a un corso preparto: resta sempre un modo per fugare dei dubbi che possono essere sorti nonostante si abbia già affrontato un parto o per “ripassare” come questo avviene, ma anche un momento in cui la mamma può prendersi del tempo per sé e per il suo pancione, rilassandosi.

Magari si può optare per un corso preparto non classico, dove vengano sì spiegati i momenti fondamentali del travaglio, del parto e così via, ma che poi si concentri di più per esempio sul benessere della mamma con lezioni di yoga specifiche, con sedute in piscina, con un training autogeno respiratorio e persino con l’ipnosi.

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