Nella società contemporanea, le madri che lavorano a basso reddito spesso affrontano sfide uniche che riguardano sia la sfera personale che quella professionale. Mentre si dedicano con determinazione al benessere delle proprie famiglie, molte di loro trovano difficile perseguire i propri sogni e crescere sia a livello personale che professionale.

Lo University of Phoenix 2023 Mothers Overcome ha pubblicato un rapporto che ha stimato che le madri che lavorano a basso reddito devono affrontare difficoltà molto maggiori per quanto riguarda l’avanzamento di carriera rispetto alle madri che hanno un reddito più elevato.

Lo studio condotto dall’UOPX ha analizzato i dati emersi da un sondaggio che coinvolgeva 1.500 madri impegnate nel mondo del lavoro. L’indagine ha coinvolto 1.000 madri a basso reddito e 500 madri con reddito medio o alto, tutte di età pari o superiore a 18 anni e residenti negli Stati Uniti. Il sondaggio, condotto nei mesi di luglio e agosto 2023, ha rivelato risultati significativi.

Mentre le madri che occupano posizioni lavorative ad alto reddito identificano il burnout e il sovraccarico di lavoro come fonti di stress nella loro carriera, il 55% delle madri a basso reddito tende a percepire il proprio impiego non come una “carriera”, bensì come una mera attività lavorativa. Inoltre, il 36% delle madri appartenenti a questo gruppo, le quali dichiarano di sentirsi stressate sul lavoro, lamenta la limitata disponibilità di opportunità di avanzamento di carriera.

Lo studio evidenzia che per le madri impiegate in lavori a basso reddito, il concetto di “burnout” sul lavoro sembra essere un vero lusso. Il 66% di coloro che riportano stress legato all’occupazione indica come principale fonte di preoccupazione il fatto di non guadagnare a sufficienza per soddisfare le proprie esigenze finanziarie. In tal modo, emerge una connessione diretta tra la precarietà economica e lo stress sul luogo di lavoro, evidenziando la complessità delle sfide affrontate da queste madri che cercano di bilanciare responsabilità familiari e professionali.

A causa dell’instabilità lavorativa e della mancanza di supporto professionale, spesso queste persone si trovano nell’esigenza di tracciare autonomamente il proprio cammino in un futuro incerto e difficile da immaginare. Si ritrovano a fronteggiare pressioni esterne ad ogni passo, quali orari di lavoro rigidi e crescenti costi di scuole e asili.

Il rapporto mette in luce un’osservazione significativa: indipendentemente dal livello di reddito, numerose madri percepiscono che il ruolo di madre lavoratrice ha costituito un ostacolo alla loro carriera. Questa percezione è condivisa dal 59% delle madri a basso reddito.

C’è una soluzione a tutto questo?

Per affrontare tale sfida, l’implementazione di programmi di tutoraggio personalizzati, attenti alle specifiche esigenze e difficoltà incontrate dalle madri lavoratrici a basso reddito, potrebbe rivelarsi un fondamentale aiuto lungo il percorso dell’avanzamento professionale.

Connettere queste madri a mentori esperti, capaci di offrire orientamento, supporto e approfondimenti su come superare le barriere socioeconomiche, rappresenta una strategia chiave. Grazie al tutoraggio, le madri lavoratrici a basso reddito potrebbero affrontare in modo più efficace il loro percorso professionale, superando ostacoli e raggiungendo il massimo del loro potenziale.

Un tale approccio mirato e personalizzato potrebbe rivelarsi un catalizzatore per il successo, consentendo alle madri di conciliare la maternità con una carriera appagante e di costruire percorsi di successo che rispecchino appieno le loro aspirazioni.

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