La cosiddetta ‘nidificazione’ è quella fase che precede il parto in cui le mamme si preparano ad accogliere il nascituro al meglio, preparando e pulendo la sua stanza, organizzando l’armadio e sistemando le ultime cose a lavoro.

Si tratta di un processo del tutto naturale, come ha affermato la neuropsicologa Judy Ho: “I genitori nidificano per fornire il miglior spazio fisico, sociale ed emotivo ai loro figli, in modo che possano sopravvivere e prosperare. Questo comportamento si basa sulla teoria evoluzionistica. Noi, come specie, faremo tutto il possibile per assicurarci che la nostra progenie sopravviva oltre noi stessi”.

La tendenza a prendersi cura della propria prole è comune anche negli animali. Il termine ‘nidificazione’, infatti, fa proprio riferimento al comportamento tipico degli uccelli, che preparano il nido accuratamente per accogliere i loro piccoli.

“I dati antropologici suggeriscono che avere il controllo sulla situazione è una caratteristica fondamentale della preparazione al parto nell’uomo, comprese le decisioni su dove avverrà il parto e chi sarà il benvenuto nell’ambiente del parto”, ha dichiarato uno studio pubblicato su Evolution and Human Behavior.

È l’istinto, quindi, a spingerci a mettere in pratica questo tipo di comportamento. “Gli ormoni rilasciati nel cervello con l’avvicinarsi del travaglio possono innescare un bisogno di costruire una casa”, ha asserito l’educatrice Sara Lyon. “Questi ormoni sviluppano l’attaccamento e aumentano nel corso della gravidanza man mano che la nascita si avvicina”.

Nidificazione: la stimolazione dell’amigdala

A essere stimolata è l’amigdala nel nostro cervello. Come afferma Lyon, infatti, “l’amigdala è una parte del cervello che reagisce all’ormone della nidificazione, l’ossitocina, e governa anche le nostre emozioni. L’ossitocina spinge l’amigdala a ricercare un maggior senso di sicurezza, protezione e controllo”.

Durante il processo di nidificazione si può inoltre avvertire un maggior bisogno di stare accanto ai propri amici e alla propria famiglia. Inoltre, secondo quanto affermato dalla dottoressa Joanne Frederick, consulente professionale per la salute mentale, “l’istinto di nidificazione tende ad essere più forte durante il terzo trimestre di gravidanza”.

Con l’avvicinarsi del parto, è molto comune provare un senso di pressione e ansia per l’arrivo del bambino, perché si teme di non avere tutto abbastanza sotto controllo. Proprio per questo, la futura mamma può soffrire di insonnia durante il periodo di nidificazione. Durante la notte, infatti, può essere assalita da preoccupazioni riguardanti la salute del bambino o le difficoltà finanziarie.

Secondo Lyon, inoltre, l’istinto alla nidificazione non sarebbe propria soltanto della madre ma anche del padre. Lyon ha spiegato che l’aumento dell’ossitocina può interessare anche il partner “man mano che la realtà psicologica della genitorialità si solidifica”.

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