Pancia Dura in Gravidanza: Cause, Rimedi e Consigli per Distinguerla dalle Contrazioni

Capita molto spesso di avvertire la pancia dura in gravidanza, soprattutto dopo il quinto mese. Ma questo è un fenomeno assolutamente innocuo, sintomatico dei cambiamenti che il nostro corpo sta subendo con la gestazione. Tutto quello che c'è da fare per far sparire questa fastidiosa sensazione è...

Durante la gravidanza il corpo di una donna cambia irrimediabilmente, sia internamente che esternamente, e anche la pancia, è naturale, subisce mutamenti continui già a partire dalle prime settimane, benché non visibili. Nei primi mesi potrebbe capitare, ad esempio, di sentire la pancia gonfia, ma non dura, poiché questa seconda circostanza si verifica invece a partire dal quinto mese circa.

In questi primi mesi avvertire la sensazione di gonfiore è un avvenimento del tutto fisiologico, dato che il corpo è sottoposto ad una serie di “trasformazioni” davvero notevoli, e deve perciò adattarsi alla nuova condizione: i mutamenti a livello ormonale si riflettono inevitabilmente sull’intero organismo, che deve favorire l’annidamento dell’embrione, aiutare l’utero a rilassarsi, “organizzarsi” per consentire l’apporto nutritivo al feto ma anche preparare il seno per l’allattamento. Questo stravolgimento interno ha conseguenze importanti anche sull’apparato digerente e sull’intestino, che, sottoposti a questo forte stress nel primo trimestre, non possono che rispondere segnalando, ad esempio, un senso di repulsione o disgusto verso certi cibi, o attraverso nausee, vomito e la sensazione di gonfiore che interessa la pancia.

Ben diversa è la situazione in cui una donna avverte un indurimento della pancia: il fenomeno della pancia dura in gravidanza si manifesta invece, come detto, all’incirca dal quinto mese, quando il feto è oramai ben formato e il suo sviluppo procede velocemente. La sensazione che si avverte è quella di una tensione che tira in avanti la pancia indurendola, e le cause che la provocano sono assolutamente dipendenti dallo stile di vita portato avanti dalla futura mamma, come pure le soluzioni per farla sparire sono estremamente semplici. Vediamo perché.

Le cause della pancia dura in gravidanza e i rimedi da seguire

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Fonte: Web

Prima di tutto occorre tranquillizzare le future mamme: l’indurimento della pancia, specie se si tratta di una prima gravidanza, è un fatto assolutamente naturale, e soprattutto, innocuo. Si tratta di una normale forma di contrazione dell’utero, insomma una sua “risposta” alla situazione di ingrandimento in cui si ritrova, cui reagisce indurendosi, come ad opporre resistenza. In generale si può avere a che fare con la pancia dura quando si è troppo stanche, non si ha avuto occasione di riposare a sufficienza, si ha avuto una giornata particolarmente stressante oppure si è passato molto tempo in piedi. La tensione a livello della pancia diventa quindi un segnale per farci sapere che dobbiamo assolutamente fermarci, sederci e riposarci. Se poi avete un utero retroverso, i piccoli crampi che si avvertono potrebbero espandersi anche al colon e alla schiena; tuttavia, se il fenomeno è occasionale non dovete assolutamente preoccuparvi, ma solo concedervi del meritato relax.

Ci sono però dei casi in cui l’indurimento della pancia potrebbe rappresentare un campanello d’allarme, e indicarvi che quelle che state avendo sono in realtà contrazioni. Quando è il caso di pensare a questa seconda ipotesi?

Come distinguere la pancia dura in gravidanza dalle contrazioni vere e proprie

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Fonte: Web

Naturalmente, se la pancia dura in gravidanza non è accompagnata da sanguinamento, cessazione dei movimenti fetali o altri problemi simili non c’è nulla di preoccupante; tuttavia, occorre prestare attenzione per distinguere una semplice sensazione di pancia dura da una contrazione vera e propria: se infatti si percepisce una tensione simile ad un crampo partire dal fondo dell’utero e decrescente d’intensità, possiamo capire di aver appena avuto una contrazione che tuttavia, se isolata, non comporta affatto modificazioni del collo dell’utero né è sintomatica dell’inizio di un travaglio. In particolare, se siete nel terzo trimestre quelle che avvertite sono le contrazioni di Braxton Hicks, “preparatorie” a quelle che precedono il parto.

Prima delle 37 settimane le contrazioni vanno sempre e comunque tenute sotto attento controllo, benché, qualora se ne manifesti una isolata, non avete nessuna ragione per farvi prendere dal panico: come detto, vi sarà sufficiente sdraiarvi e riposarvi, per permettere all’utero di tornare ad una condizione di rilassatezza.

In caso contrario, ovvero se le contrazioni diventano frequenti e si presentano regolarmente più di una volta al giorno, rivolgetevi al vostro ginecologo, che, oltre al riposo, vi prescriverà probabilmente farmaci (ad esempio con progesterone) utili a rilassare l’utero.

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