Uno degli incubi maggiori dei genitori riguarda i pidocchi, vera e propria piaga che si diffonde a macchia d’olio fra i bambini.
I dati relativi alla diffusione mondiale di pediculosi, raccolti da un documento del Ministero della Salute, indicano che ogni anno dai 6 ai 12 milioni di bambini tra i 4 e gli 11 anni vengono colpiti dal problema.
I pidocchi possono vivere fino a 30 giorni sulla cute, ma muoiono dopo poche ore se rimossi per mancanza di nutrimento, mentre le loro uova (lendini) possono sopravvivere anche fino a due settimane, e sono più difficili da rimuovere per dell’azione di una sostanza adesiva che secernono.

Come capire se il nostro bambino ha i pidocchi? La pediculosi si manifesta prima di tutto con un intenso prurito del cuoio capelluto, accompagnato da piccoli rigonfiamenti rossi su cute, collo e spalle che possono avere croste e produrre liquido; infine si nota la presenza dei lendini, come piccoli puntini bianchi, difficili da togliere, sul fondo di ogni capello.

La prevenzione della pediculosi

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Il metodo migliore per prevenire la pediculosi è senza dubbio il controllo continuo e scrupoloso dei capelli, da effettuare anche tramite la famosa pettinella; questo dà modo di intervenire tempestivamente in caso di infestazione. Gli studi non dimostrano invece l’efficacia di prodotti come shampoo o trattamenti simili che indichino la dicitura “creano un ambiente sfavorevole”.
Anche tagliare i capelli facilita la rimozione, ma non elimina il problema. Non bisogna neppure lavare i capelli troppo spesso, perché per il pidocchio è più facile infestare capelli puliti, rispetto a quelli sporchi, ricchi di sebo.

Trattamento della pediculosi

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Il trattamento della pediculosi prevede di usare alcuni prodotti farmaceutici, come ad esempio:

  • Prodotti a secco rispetto agli shampoo: in farmacia si trovano diversi prodotti di questo tipo, da applicare in modo uniforme su cuoio capelluto e per l’intera lunghezza dei capelli, insistendo sulla nuca e dietro le orecchie. I prodotti a secco risultano più efficaci per il maggior tempo di contatto e la minor diluizione durante l’uso.
  • Piretrine naturali: per aumentarne l’efficacia spesso viene aggiunto piperonil butossido, una sostanza che facilita l’accumulo di principio attivo nel parassita. Le piretrine tuttavia non vanno usate nei bambini sotto i due anni, in gravidanza e allattamento, salvo indicazione medica. Le uova devono essere rimosse manualmente.
  • Piretrine di sintesi: hanno lo stesso meccanismo ed efficacia di quelle naturali, ma anche un’azione più prolungata, anche dopo la rimozione, che può portare a irritazioni e pruriti locali, che tuttavia scompaiono nel giro di pochi giorni. In questo caso il trattamento va ripetuto dopo una settimana perché le piretrine sintetiche sono poco efficaci sulle uova. Come per le naturali, non vanno usate sotto i due anni, in gravidanza e allattamento salvo indicazione medica, e le uova devono essere rimosse manualmente.
  • Malathion con prudenza: questa sostanza provoca la paralisi respiratoria del pidocchio, e ha effetti collaterali maggiori e più marcati rispetto alle piretrine. Dato che il cuoio capelluto e la pelle dei bambini assorbono di più rispetto all’adulto, se ne sconsiglia l’uso in età pediatrica, e viene prescritto solo nel caso in cui altri rimedi non hanno avuto effetto. Anche in questo caso le uova devono essere rimosse manualmente.
  • Dimeticone: forma una sorta di pellicola attorno al pidocchio, immobilizzandolo. Non è assorbito dalla pelle, perciò risulta meno irritante rispetto ad altri trattamenti. Non sviluppa resistenza. Va applicato a secco aspettando che si asciughi, senza utilizzare il phon, risciacquato dopo otto ore e ripetuto dopo sette giorni. Le uova devono essere rimosse manualmente.

I rimedi naturali contro i pidocchi

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Passiamo invece ora ai rimedi casalinghi da attuare in caso di pediculosi. Prima di tutto si può provare con l’aceto di mele, utile per togliere i lendini. Non uccide e non tiene lontano i pidocchi, ma favorisce l’azione di rimozione delle uova attraverso gli appositi pettinini, distruggendo la sostanza adesiva che le circonda. Usatelo non schietto sul cuoio capelluto, ma diluito nell’acqua.

Anche il balsamo è un’ottima trappola, dato che immobilizza i pidocchi rendendo più semplice la loro rimozione assieme alle uova. Dividete i capelli con fermagli/forcine in ciocche, passate il pettine più volte, soprattutto vicino al cuoio capelluto. Olio d’oliva, di semi, di lino, oltre a nutrire e rendere il capello lucido, sono un buon rimedio per uccidere i pidocchi. Preparate una tazzina di olio con 4-5 gocce di olio essenziale di timo, 4 gocce di olio essenziale di tea tree oil e altre 3 di olio essenziale di lavanda, da mescolare e spalmare sui capelli, che saranno poi avvolti in una cuffia o in una pellicola e tenuti in posa per 2 ore.

Un vecchio rimedio efficace è la maionese, che ha una duplice azione: la sua consistenza blocca i pidocchi, impedendo loro di muoversi, e l’aceto presente distrugge la sostanza appiccicosa che tiene i lendini attaccate ai capelli. Dopo averla diluita con un cucchiaino di aceto, spalmatela sui capelli e tenete in posa per due ore.

In casa, invece, potete lavare le lenzuola e federe a 60°, poiché il calore uccide i pidocchi e inattiva le uova. Se non potete lavarli, chiudeteli in un sacco di plastica per 15 giorni, affinché i pidocchi presenti, e quelli che nasceranno dalle eventuali uova, muoiano per mancanza di nutrimento. Lavate a 60° anche spazzole e pettini, invece non usate insetticidi per ambienti, che risultano del tutto inefficaci.

Per eliminare i pidocchi dalla testa usate la pettinella, con denti di metallo e fitti, ma ricordate che anche il calore vi dà una mano: sì quindi a phon e piastra, senza dimenticare che però, da soli, non possono risolvere il problema.

La pediculosi e la scuola

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La scuola è, naturalmente, uno dei luoghi di maggior trasmissione potenziale dei pidocchi; la normativa generale oggi vigente prevede che lo scolaro debba assentarsi da scuola per tutto il periodo in cui è sottoposto al trattamento dei pidocchi, naturalmente al fine di non contagiare i compagni, potendo essere riammesso solo nel momento in cui questo è stato completato e la pediculosi completamente debellata.

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