
Politiche aziendali family-friendly: quando è il lavoro ad adattarsi alla vita
Le famiglie al centro dell'azienda. Ecco cosa sono e come le Politiche aziendali family-friendly possoni fare la differenza per i nei genitori

Le famiglie al centro dell'azienda. Ecco cosa sono e come le Politiche aziendali family-friendly possoni fare la differenza per i nei genitori
Si parla spesso e a ragion veduta, di quanto le donne, a cui si chiede di essere buone madri e buone lavoratrici, non abbiano in realtà la possibilità di fare entrambe le cose, senza dover rinunciare all’una o all’altra in modo e misura variabile. Quanto spesso, infatti, anche solo il desiderio di essere madre diventa una discriminante sul lavoro e quante, dopo essere diventate madri, si vedono declassare dalla propria posizione, fino anche a dover “scegliere” di rinunciare alla carriera lavorativa perché incompatibile con la maternità? Un problema enorme e diffuso, ma che vede alcune realtà staccarsi da questo modus operandi tossico e stereotipato, adottando delle politiche aziendali family-friendly, in cui non è tanto la vita della persona a doversi adattare al lavoro, ma piuttosto è il lavoro che si adatta allo stile di vita famigliare.
Se da un lato, quindi, tornare al lavoro dopo la maternità può essere una vera e propria battaglia e un arduo percorso, dall’altro ci sono luoghi che vanno incontro alle mamme che lavorano e alle famiglie, con politiche aziendali family-friendly mirate e che hanno lo scopo di agevolare e aiutare a sostenere la genitorialità in un contesto lavorativo.
Come? Per esempio con l’introduzione della possibilità di lavorare in smart working, con orari personalizzati o ridotti o con maggior flessibilità oraria. Ma anche con la possibilità di godere di permessi specifici, di congedi parentali, con la presenza di un asilo nido in azienda e fino alla possibilità di godere di ferie aggiuntive. Tutte operazioni volte a facilitare il lavoro di chi ha figli piccoli e il reintegro della neo mamme alla vita aziendale e lavorativa.
Una serie di politiche aziendali family friendly che agevolano la genitorialità senza che questa venga intaccata e limitata dal lavoro ma che allo stesso tempo migliora la vita lavorativa di chi ha figli piccoli. Un modello che è stato scelto e accolto da diverse azienda e che da anni seguono un approccio family friendly con i loro dipendenti, mostrando quanto queste politiche aziendali siano ben accette e proficue per entrambe le parti.
Pe esempio come fa Tecniplast S.p.A., un’azienda varesina che è leader nella progettazione, produzione e distribuzione di attrezzature per vivari. Un luogo in cui le politiche aziendale family friendly si traducono nella creazione di un “Pacchetto mamme”, che consente alle neomamme che ne fanno richiesta, di poter lavorare in modalità part time orizzontale, temporaneo e reversibile. O ancora Zucchetti, la più importante software house in Italia per fatturato, che ha attivato per i suoi oltre 9000 dipendenti un programma chiamato “People Care”, con corsi per la genitorialità e ben due giorni di smartworking in più al mese, per tutto il primo anno di età del neonato.
O ancora A2A, che ha stilato un piano a rafforzamento dei piani di welfare “A2A Life Caring”, un progetto a supporto della genitorialità e che prevede investimenti per 120 milioni di euro fono al 2035. E questi sono solo alcuni esempi di aziende più o meno grand che hanno adottato delle politiche aziendali family friendly e che ne sfruttano i benefici da entrambe le parti.
Poter godere di maggior flessibilità in un momento della vita così imprevedibile e pieno di cambiamenti che mettono a dura la vita dei neo genitori, infatti, è di fondamentale importanza per chi ne beneficia, perché permette, soprattutto alle donne e neomamme, di non dover rinunciare a priori al proprio lavoro, incompatibile con la nuova condizione che si sta vivendo, ma di portalo avanti in un modo più “comodo” e che si incastri al meglio con i nuovi ritmi e impegni familiari. Allo stesso tempo, poi, sono anche le aziende che si trovano a godere dei benefici legati alle politiche family friendly, evitando di dover rinunciare a valida collaboratrici/ori e ottenendo maggior serenità in ambito lavorativo. E se una persona sta bene nel posto in cui lavora, lo fa anche meglio.
Ecco perché pratiche come lo smart working, con annesse tutele regolamentate, o la possibilità di una maggior flessibilità oraria, da concordare con l’azienda ma che segue le esigenze di chi ne fa richiesta (e che è tra le possibilità più apprezzate dai genitori) e fino ai congedi parentali, ovvero la possibilità di astenersi per 10 mesi dal lavoro per dedicarsi alla cura dei figli nei loro primi anni di vita, sono effettivamente delle pratiche che aiutano e che funzionano davvero per sostenere e facilitare la vita genitoriale e lavorativa.
Politiche che, come detto, oltre a essere orientate alla famiglia e ad avere effetti positivi riscontrabili sulla vita di entrambi i genitori e dei figli, garantisce anche grandi benefici alle aziende che li adottano. Questo perché, le politiche aziendali family-friendly, permettono di incrementare l’efficienza e la produttività sul lavoro da parte di chi ne gode e quindi di rafforzare l’attaccamento e l’identificazione con l’impresa stessa. Che tradotto significa lavorare meglio e con maggior beneficio per l’azienda, aumentandone la produttività e la qualità della stessa, senza dover scegliere in modo costretto e spesso sofferto cosa mettere davanti.
Dei programmi e dei piani che sono ben a accolti da dipendenti, che fidelizzano le persona al posto di lavoro e che attirano nuove risorse, spinte verso la ricerca di un posto che possa essere in linea con le proprie necessità e con i propri progetti di vita.
Aziende che si comportano come una famiglia e che tutelano il benessere delle e dei dipendenti. E che, lavorando su più livelli sinergicamente, vanno a creare un modello di riferimento attuabile, migliorabile e nuovo, oltre che replicabile con successo anche da altre realtà.
Un buon esempio che è importante dare e che è altrettanto importante provare a seguire, mettendo sempre al centro la persona e ciò che può favorire il suo benessere oltre che l’efficienza lavorativa. Due aspetti che vanno di pari passo e che si alimentano vicendevolmente.
Come dire, da cosa nasce cosa e i progetti family friendly che si possono attuare sono tanti, anche chiedendo ai diretti interessati quali sono le agevolazioni migliori e che potrebbero davvero fare la differenza, entrando in contatto con la loro realtà e agendo concretamente per migliorarla.
Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
Cosa ne pensi?