Il calendario della gravidanza è diventato un trend (e una timeline social)

È l'ultima tendenza social sulla gravidanza: si tratta del pregnancy calendar trend, una serie di reel che segnano le tappe dal test al parto. Ma se lo si personalizza è meglio.

In principio era Demi Moore. Nel 1991, l’attrice si mostrò nuda con il pancione sulla copertina di Vanity Fair Usa rovesciando diversi stereotipi: una donna incinta può essere sexy se si sente tale (anticipando così la body positivity), la gravidanza può essere un momento da condividere con il mondo, un pancione è solo un pancione anche se per alcuni è occasione di integralismo o polarizzazione. Molta acqua è passata sotto questo ponte e oggi le donne incinte decidono di condividere i momenti della propria gravidanza attraverso il pregnancy calendar trend. Di cosa si tratta?

Cos’è il “pregnancy calendar trend”

Il pregnancy calendar trend è una tendenza social (soprattutto su TikTok): chi è incinta pubblica video con veri e propri calendari animati con tanto di test di gravidanza, foto della prima ecografia e altre tappe importanti, o filmati in cui si mostra la progressione del pancione fino all’arrivo del bimbo o della bimba.

I modi in cui le future mamme documentano i nove mesi

Al momento in cui scriviamo, la tendenza è abbastanza stereotipata, per cui ci sono delle tipologie di video quasi codificate, che sono:

  • il calendario animato cui abbiamo accennato, con tutte le tappe mese dopo mese dal test di gravidanza fino al parto;
  • la crescita della pancia fino alla sua “sparizione” per la nascita del proprio figlio o figlia;
  • i carousel fotografici con piccoli dettagli di un dato momento;
  • l’esordio con il test di gravidanza e la scritta “(Nome in inglese del mese presunto del parto) is so far away”, ovvero la data è così lontana.

In generale, questi reel non sono molto profondi né complessi. Descrivono uno stato che forse non è molto realistico. La gravidanza è un momento molto difficile per tante persone: non si tratta solo di problemi grandi o piccoli che possono sorgere (dalle minacce di aborto al citomegalovirus), ma anche di questioni legate all’umore, alle eventuali questioni di coppia oppure alla logistica-economica di ciò che la prole futura comporta. Ma i social sono così: ci mostrano solo la faccia felice della luna, senza rivelarci che ce n’è una oscura.

Quali app, planner e template sono più usati

Anche dal punto di vista della realizzazione i reel per il pregnancy calendar trend rappresentano un cliché. La maggior parte delle persone incinte usa app come TikTok o Instagram per la condivisione. Anche i template oppure i montaggi sono quasi sempre gli stessi: dai calendari con le tappe di cui abbiamo parlato a iosa fino agli stessi brani riutilizzati all’infinito – tra l’altro, nella tradizione della canzone italiana ci sono tantissimi brani da scoprire ed esplorare, da Meravigliosa creatura di Gianna Nannini a La prima cosa bella nella versione di Malika Ayane. Non lo diciamo chiaramente per campanilismo, ma solo per invitarvi a provare qualcosa di diverso: I’ll Be Your Mirror dei Velvet Underground sarebbe una novità lo stesso (pur essendo paradossalmente un brano del 1967).

L’effetto social: condivisione o pressione estetica?

Tutti questi cliché ci inducono a riflettere: condividiamo questi reel perché ci fa piacere oppure siamo spinti da una pressione social-estetica, una sorta di corsa a esserci per apparire? Non è corretto fare un processo alle intenzioni, e sicuramente ci saranno persone che entrano a far parte del pregnancy calendar trend per le ragioni più disparate e personali. Quello che vi invitiamo a fare è essere più individuo e meno tendenza: come vedremo, questi reel potrebbero essere molto utili per contemporanei e posteri. Le visualizzazioni contano se questo è il vostro lavoro, ma se lo fate per divertirvi e per avere un ricordo, divertitevi: sovvertite gli schemi, cambiate le cose. Ogni persona lo può fare.

Come usare il calendario in modo sano e personalizzato

È importantissimo trattare sui social di questioni che possono interessare altre persone in tutto il mondo, una delle quali è certamente la gravidanza. Non si tratta solo di sogni e paure condivise in merito alla genitorialità (saremo buoni genitori? cosa faremo se nostro figlio/figlia avrà problemi di salute? saremo all’altezza in ogni situazione?), ma soprattutto di problemi pratici.

Per esempio, esistono donne che, nonostante il desiderio di diventare madri, hanno perplessità ad esempio sulle cure ormonali oppure timori in relazione alla poliabortività: condividere questi temi può aiutare altre persone a sentirsi meno sole e ad affrontare meglio le questioni che non riescono a condividere con chi è accanto a loro, per pudore o fattori educativi pregressi (anche perché i social, si sa, possono abbattere questo tipo di corazze). Per cui in generale, utilizzare la tendenza per aiutare, è davvero un modo sano, altruista e solidale per affrontare il fenomeno.

Peraltro non è detto che tutti i momenti della gravidanza vadano condivisi, così come non condividiamo sui social ogni aspetto della nostra vita in generale. Non ci si deve lasciar andare alla tendenza, ma cercare di usare la propria testa e discernere tutto, di modo che la pregnancy calendar trend non sia solo una timeline esteriore del tempo che trascorriamo in attesa di vedere finalmente il nostro bimbo o la nostra bimba, e sia usato solo per tutto ciò che riteniamo, individualmente, importante.

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