Brufoli in gravidanza: i rimedi per affrontarli (senza rischi per il pargolo)

Pensavate, dopo gli anni ribelli dell'adolescenza, di esservi liberate per sempre dei brufoli? Chi l'avrebbe mai detto, invece, che la fastidiosa acne si sarebbe fatta vedere anche durante la gravidanza? Vediamo insieme perché e i possibili rimedi.

Durante il periodo della gestazione il corpo della futura madre è in continua trasformazione. E spesso, oltre ad altri problemi (del tutto naturali e fisiologici) quali smagliature e pelle secca, può presentarsi su tutto il corpo della donna un’altro “disturbo” che solitamente si relega al periodo adolescenziale: l’acne.

Vediamo insieme quali sono i motivi della comparsa dei brufoli in gravidanza, in quali zone compaiono e, soprattutto, come curarle senza avere l’ansia di nuocere al feto.

Brufoli in gravidanza: cause

brufoli in gravidanza
Fonte: Boggy – stock.adobe.com

In testa alle cause primarie troviamo i forti cambiamenti ormonali che la donna vive durate il periodo della gestazione.
La pelle infatti, a causa dei picchi di progesterone, tenderebbe a produrre più sebo e dunque a diventare più grassa.

Il sebo porta infatti all’ostruzione dei pori e all’accumulo di batteri che, manco a dirlo, creano un terreno fertile per la proliferazione dei brufoli. Le donne che, da ragazze, hanno già avuto problemi di acne, avranno una maggiore probabilità di riscontrare lo stesso disturbo durante la dolce attesa.

È bene premettere un fatto: non tutte le donne possono presentare la cosiddetta acne gravidica, poiché ognuna vive in modo unico la gravidanza. Quest’ultima, inoltre, fa solitamente la sua comparsa nelle prime sei settimane e termina nei giorni successivi al parto, quando non c’è più lo squilibrio ormonale.

Ricordiamo però (inutile ripeterlo) che ogni caso è unico a sé e non esistono leggi universali che controllano tutto ciò.

Brufoli in gravidanza: dove appaiono più di frequente?

La zona su cui più spesso compaiono i brufoli è il viso, tendendo a concentrarsi su naso, mento e guance, ovvero le zone più soggette alla produzione di sebo. Soprattutto sul naso possono fare la loro comparsa i comedoni, risultato del poro ostruito dall’eccesso di sebo e dalla superficie nera (da qui la denominazione di punto nero).

Non solo, i brufoli possono comparire anche su collo e spalle: questo perché anche i capelli risentono dei cambiamenti ormonali e dell’eccesso di sebo, e se li portate lunghi è consigliato, se proprio non li volete lavare più frequentemente, di raccoglierli in una coda. Così la pelle della parte posteriore del collo avrà la possibilità di “respirare”.

Altre aree che possono essere interessate alla comparsa di acne sono la schiena e il petto, i punti più critici perché perennemente coperti da vestiti e quindi senza a possibilità di una corretta traspirazione da parte della pelle. Per questo è consigliato, per chi desidera alleviare man mano l’acne sulla schiena, di indossare un indumento di cotone o di qualsivoglia fibra naturale.

Brufoli in gravidanza: precauzioni e rimedi

brufoli in gravidanza
Fonte: Foto di Yaroslav Astakhov

Qui l’avvertimento è d’obbligo: non prendete mai iniziative senza aver chiesto prima il parere di un medico.
Infatti, alcuni medicinali orali per i brufoli possono presentare delle controindicazioni in gravidanza, poiché  pericolosi per il feto.

È il caso di dirlo: in questa situazione più che mai, la sicurezza non è mai troppa. Ecco alcune cose a cui stare attenti:

  • valutate assieme al vostro medico di base se ci sono in commercio creme o medicinali compatibili con il vostro stato: persino dei trattamenti esterni per i brufoli, come creme o unguenti (ma anche cosmetici!), potrebbero riportare dei danni;
  • per non alimentare ancora di più la produzione di sebo da parte della pelle è bene evitare di lavarsi il viso con saponi particolarmente aggressivi, da sostituire con detergenti delicati, da utilizzare due volte al giorno, mattina e sera;
  • sono da evitare scrub o maschere astringenti, perché con la pelle soggetta ad acne non è il massimo frizionare sulla pelle.
    Lavatevi il viso con massaggi leggeri e circolari, e per apportare una corretta idratazione fate uso di una crema idratante e sebo riequilibrante;
  • abbiate cura di lavarvi bene le mani prima di toccarvi il viso. Le mani sporche pullulano di batteri, che possono favorire la formazione di brufoli.

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