Non si scappa: che possa piacerci o meno, la vita di tutti i giorni è e sarà sempre più invasa dalla tecnologia. In un futuro prossimo dovremo essere in grado di destreggiarci tra computer e programmi molto più all’avanguardia di quelli che siamo abituati a utilizzare ora. Per questo si rivela necessario, ora più che mai, permettere ai bambini di coltivare la possibilità di imparare il coding, per assicurare loro un ricco bagaglio di conoscenze ed esperienze per affrontare vittoriosi le future tecnologie.

Cos’è il coding?

coding per bambini
Fonte: Markus Spiske da Pexels

Il coding è un percorso di apprendimento alternativo che propone ai bambini sotto una luce ludica (senza ovviamente tralasciare la componente educativa) le basi della programmazione informatica. Il termine, tradotto dall’inglese, significa infatti “programmazione“.

Per i genitori può, e per certi versi deve essere, una preziosa opportunità per i figli nativi digitali, nati e cresciuti tra gli schermi di computer, smartphone e tablet. Questo perché il coding si può imparare persino in età prescolare, con le opportune piattaforme e la presenza di una figura adulta.

Coding per bambini a scuola

Per rendere il coding sempre più una materia di studio a tutti gli effetti, il Ministero dell’Istruzione aveva avviato già nel 2014 l’iniziativa “Programma il Futuro”, che nel corso degli anni ha riscosso sempre più successo all’interno delle scuole italiane, con un totale stimato di oltre cento milioni di ore di informatica nei primi cinque anni di progetto.

Fiore all’occhiello è la piattaforma gratuita code.org, ideata appositamente per le lezioni frontali in classe.

In un’intervista, il rettore della Bocconi ha definito il coding come il nuovo inglese“, per farci capire quanto i codici informatici andrebbero considerati al pari di una lingua straniera da imparare, e non come un complicato geroglifico destinato a pochi eletti.

Coding per bambini: i benefici

coding per bambini
Fonte: Bruce Mars da Pexels

Appurato che insegnare la codificazione informatica ai bambini non è più una questione da fantascienza, non resta che parlare degli insospettabili benefici.

Certamente il fatto di approcciarsi ai programmi in tenera età fa in modo che il bambino acquisti sempre più familiarità con il computer, e che sviluppi di conseguenza maggiori capacità di risolvere e affrontare problemi via via più complessi. Nel settore dell’educazione, questo bagaglio di attitudini sviluppate nel coding viene chiamato pensiero computazionale, ed è fondamentale anche per sviluppare la creatività e la capacità di cooperazione.

Quest’ultima abilità si sviluppa nella sua forma più piena durante gli insegnamenti in classe, quando ai piccoli alunni vengono solitamente proposti dei lavori di gruppo: in questo caso è molto importante che i bambini imparino appunto a cooperare e a sapersi organizzare nel modo più ottimale possibile.

Perché prima abbiamo citato la creatività?
Attraverso l’uso del codice, è infatti possibile ideare da zero un rudimentale videogioco, ma anche comporre della musica o realizzare opere d’arte. Le possibilità sono infinite, così come infinita è la fantasia dei bambini.

5 piattaforme di coding per bambini

Non si tratta di assorbire passivamente delle nozioni, ma di imparare divertendosi, grazie ovviamente a delle app create su misura.
Per non creare troppa confusione e per dare un’idea, consigliamo una pratica e breve lista di 5 piattaforme gratuite di coding per bambini, ognuna contenente un specifico linguaggio di programmazione e in ordine di target crescente. A voi la scelta:

  1. Scratch Junior: scaricabile da iOS e Android, ha come target i bambini tra i 5 e i 7 anni. L’applicazione perfetta per chi si approccia per la prima volta a un videogioco di programmazione;
  2. Tynker: applicazione per iPad e indirizzata ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Deriva dall’omonima piattaforma online, che può essere utilizzata anche dagli insegnanti;
  3. Lego Boost: scaricabile per iPad e Android, destinata ai bimbi tra i 7 e  i 12 anni. Mette insieme il tradizionale e molto amato gioco di costruzioni e la logica della programmazione. L’unica nota dolente? Serve necessariamente un kit Lego per giocarci;
  4. Swift Playgrounds: creata da Apple e considerata la sua app migliore per imparare il coding, è indirizzata a bambini tra gli 8 e i 12 anni;
  5. Pocket Code: per Android, destinata a ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Presenta una modalità di gioco più complessa delle precedenti, dovuta al target più elevato.
La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!