E si scoprì che Sisma è Batman!

Lunedì sono stata al controllo dall'Ostrica Betty. Sismino sta bene, anzi, benissimo! Quando l'ecografo l'ha inquadrato sul momento non riuscivo a raccapezzarmi: dov'era la forma perfetta da illustrazione che avevo visto l'otto di agosto? Dov'erano le manine a chioccilina e le gambine storte?

 

Non sarebbe sgradito nemmeno un due righe di libretto di istruzioni, che in fondo era allegato anche al minipimer (quindi perchè non al bambino, che è decisamente più difficile da trattare?).
“Betty? Non è che per caso si vede se è maschio o femmina?”
“Mah, non lo so…non sono io che ti devo dire queste cose…”
L’Ostrica vacilla. Nonostante ciò che ha detto, zoomma sull’area.
Lo sguardo gatto-con-gli-stivali sta dando i suoi frutti, di nuovo.
Sisma è di spalle. Come di spalle? Figliolo, diamine, voltati!
Un sapiente colpettino di sonda lo disturba abbastanza da farlo voltare…a testa in giù. Perfetta verticale a testa in giù, ovviamente sempre di spalle a noi. Praticamente è Batman.
“Mi sa che non si vede.” Precisa Betty.
Niente. Me ne torno a casa decisamente piccata dalla faccenda, per quanto decisamente felice del perfetto stato di salute e della formidabile crescita di Sismino.
Una volta a casa, preda di un irresistibile mix di curiosità e frustrazione, mi attacco alla rete e digito:
“Sintomi per capire il sesso del bambino”
Obbediente, Google mi propone un simpatico sito contenente una tabella con “i sintomi per lei” e “i sintomi per lui” e io con malcelato entusiasmo comincio la conta.
Voglia di carne è un lui. Voglia di  dolci è una lei.
Io ho voglia di entrambi. Quando all’Ikea ho magiato le polpette con la marmellata ho rggiunto uno stato di trascendenza simile a quello dei bonzi dopo anni di meditazione. Andiamo avanti.
Se avete piccoli brufoletti è una lei. Se si accentua una leggera peluria è un lui.
Ecco. Ogni centimetro non-peloso della mia pelle è coperto di brufoletti. Praticamente un licantropo adolescente. Andiamo avanti va’….
Se il seno sinistro è più grande del destro, è un lui. Il contrario, è una lei.

 

Momento di vergogna, poi, sola in casa, mi valuto: a me sembrano uguali…tocco: sono uguali. Mah…andiamo avanti.
Se aggiungendo alla pipì un cucchiaio di idraulico liquido (…)
No. Questo è troppo. Spengo il computer un attimo prima di commettere sciocchezze tipo mescolare la mia pipì ai prodotti da pulizia e, scuotendo la testa, rinuncio. Ci toccherà aspettare l’ecografia morfologica. Niente di grave.
Però continua a girarmi per la testa un’immagine: io, sul lettino con la pancia spalmata di gel che chiedo all’ ecografista:
“Dottore, allora, è maschio o femmina?”
E quello che mi risponde:
“Signora, è Batman!”

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