Cosa significa essere genitori assenti o avere genitori assenti
Fuggendo dalle loro responsabilità i genitori assenti non sono un punto di riferimento per i figli che ne risentiranno nella loro vita da adulti.
Fuggendo dalle loro responsabilità i genitori assenti non sono un punto di riferimento per i figli che ne risentiranno nella loro vita da adulti.
I genitori che ignorano il processo di crescita dei figli spesso hanno avuto a loro volta dei genitori assenti, ripetendo di fatto i medesimi schemi comportamentali. In altri casi invece gli adulti sono presi dai propri problemi e questioni personali tanto da considerarli prioritari rispetto alla cura e al benessere della prole.
Essere definiti dei genitori assenti non significa, come erroneamente si potrebbe pensare, essere solo fisicamente distanti dai figli, bensì l’assenza è intesa come indisponibilità emotiva del genitore, mancanza di coinvolgimento attivo e di risposta ai bisogni del bambino.
La psicologa americana Nancy Darling, professoressa con cattedra all’Oberlin College e fondatrice del sito 1step2life.com dedicato alla rapporto tra genitori e figli, ha pubblicato un articolo intitolato Parenting Style and Its Correlates dove ne viene data una definizione mettendo in luce alcune caratteristiche:
I genitori non coinvolti sono poco reattivi e poco esigenti. In casi estremi, questo stile genitoriale può comprendere sia i genitori che rifiutano che quelli che trascurano i propri figli.
Oltre a questo non rispondono bene ai bisogni dei figli e non forniscono sicurezza, amore, sostegno manifestando una vera e propria carenza affettiva che fa sentire il bambino completamente ignorato, inadeguato se non addirittura disprezzato. A peggiorare la situazione è anche il fatto che questi genitori stabiliscono raramente delle regole e tanto meno forniscono ai figli qualche tipo di indicazione o richieste sul comportamento che dovrebbero tenere, e non solo:
Come si deduce dalla descrizione dei genitori assenti, il distacco che si manifesta nei confronti dei figli è di due tipologie:
Il genitore può essere fisicamente assente, ad esempio a seguito di una separazione dal partner o del trasferimento di uno dei due in un’altra città e pertanto non vivendo più assieme a tutta la famiglia. Questo capita in molti casi ma non comporta automaticamente un disinteresse e l’interruzione dei rapporti con i figli. Il genitore assente da un punto di vista fisico può anche scomparire del tutto, abbandonando il nucleo familiare per sempre ma non solo, infatti la vicinanza fisica si intende anche nel quotidiano: una carezza, un abbraccio, un bacio, un buffetto, qualsiasi forma di contatto è totalmente assente.
Questo secondo aspetto mette in luce un punto fondamentale per la crescita sana di ogni bambino, ovvero l’affettività. Il genitore che manifesta un’assenza emotiva nei confronti di suo figlio non gli dimostra il suo amore, il suo attaccamento e il suo sostegno nei momenti difficili della vita. Inoltre non lo aiuta nell’identificazione e nella gestione delle proprie emozioni, non esprime empatia o consapevolezza emotiva nei confronti del proprio figlio. Inoltre i genitori assenti non sono in grado o non hanno intenzione di dare spazio alla sua vulnerabilità emotiva.
I comportamenti distaccati dei genitori portano necessariamente delle conseguenze negative sul processo di crescita dei figli che si trascineranno fino all’età adulta. La dottoressa Becky Spelman, psicologa comportamentale e CEO di Private Therapy Clinic, in un suo articolo approfondisce quali siano gli effetti più comuni:
Il modello comportamentale di riferimento nella vita di un bambino è quello proposto dai genitori, pertanto quando saranno adulti tenderanno a reiterarlo, in quanto saldamente interiorizzato nel corso degli anni. Le relazioni con gli altri saranno quindi estremamente instabili. Tuttavia, è importante notare che per quanto sia un fenomeno comune, non tutti i bambini con genitori assenti sperimentano relazioni instabili nell’età adulta.
La mancanza di affetto da parte dei genitori può rendere i figli emotivamente chiusi, incapaci di manifestare agli altri i propri sentimenti. Questo diventa particolarmente problematico all’interno di una relazione di coppia e allo stesso tempo scatena nella persona la paura di perdere il partner e di non essere amato e accettato proprio come era successo con i genitori.
I genitori assenti considerano i propri bisogni prioritari rispetto a quelli dei figli e questo fa sì che in età adulta questi ultimi diventino estremamente egoisti, senza considerare le esigenze altrui.
Non è la regola ma in certi casi può accadere che si sviluppi nel bambino una personalità di tipo narcisistico e/o borderline della personalità. Questo perché il genitore da un lato tratta il figlio in modo arrogante manifestando tutto il suo egocentrismo tipico dei narcisisti, e dall’altra i frequenti litigi con sfoghi emotivi verbali o fisici sono riconducibili a tratti borderline della personalità.
Il figlio del genitore assente sviluppa un’insicurezza tale da diventare un soggetto a rischio di dipendenze. Questo significa che una volta entrato nell’età adulta non riesce a colmare il vuoto emotivo e a soddisfare i propri bisogni riversando la sua frustrazione e il suo dispiacere su alcol o droghe.
Dato che i genitori assenti non trasmettono il proprio nucleo di valori, i figli crescono senza nessun punto di riferimento o codice morale a cui aggrapparsi. Per compensare l’assenza di modelli di riferimento, il giovane ne va alla ricerca al di fuori del nucleo familiare. Senza una guida emotiva presente e amorevole il giovane rischia di non sviluppare al meglio la propria identità in modo equilibrato e sano.
Lettrice accanita, amante dell'arte e giornalista. Ho da sempre il pallino per la scrittura.
Cosa ne pensi?