Le perdite ematiche che seguono l’evento del parto prendono il nome di lochiazioni. Hanno caratteristiche ben precise che le differenziano dalle perdite da ciclo mestruale: vediamo quali sono.

Cosa sono le lochiazioni?

Le lochiazioni (definite anche lochi) sono le perdite ematiche che si presentano dopo l’espulsione della placenta. Queste, nei primi due giorni successivi, appaiono più abbondanti e di un colore rosso intenso, mentre nei giorni seguenti sono meno abbondanti e via via più simili alle perdite da ciclo mestruale. Nelle settimane che seguono le perdite si rivelano più scarse, più dense e di colore giallognolo.

Il loro odore è particolare, simile a quello del lievito. In caso di odore più intenso e sgradevole, occorre rivolgersi al medico. Alle volte possono contenere dei coaguli, tuttavia, se col passare dei giorni (oltre una settimana) le perdite risultano essere ancora abbondanti e di colore rosso vivo, è opportuno realizzare una visita di controllo.

Lochiazioni
Fonte: web

Spesso oltre che di lochiazioni si parla anche di capoparto: i due termini, però, non hanno il medesimo significato. In quanto le lochiazioni individuano, come detto sopra, le perdite successive al parto, mentre il capoparto consiste nel primo ciclo mestruale dopo il parto. Quando arriva il capoparto torna la fertilità, ovviamente con la ciclicità mestruale. È comune che si parli di una relazione tra capoparto e allattamento: i livelli di prolattina piuttosto alti in virtù dell’allattamento esclusivo al seno non consentono agli ormoni del ciclo mestruale di cambiare, e di conseguenza non si realizza l’ovulazione. Ma è bene precisare che l’allattamento, ovviamente, non è un metodo contraccettivo efficace come gli altri metodi.

Lochiazioni dopo il parto cesareo

Anche se il parto cesareo si effettua per via addominale, le donne vanno ugualmente incontro alle perdite di sangue post parto. Questo perché la placenta viene in ogni caso staccata e pertanto l’utero deve necessariamente avviare la sua azione di “pulizia” interna.  Senza dubbio il parto naturale implica il coinvolgimento di più tessuti, chiamati a ripristinarsi; ne consegue che le lochiazioni post parto spontaneo sono più durature, nonché abbondanti.

Quanto durano le lochiazioni?

Le lochiazioni terminano nel giro di 30/40 giorni dopo il parto. Il periodo in questione prende il nome di puerperio e durante esso l’utero ripristina dimensioni e funzioni, così come la consueta attività dell’apparato genitale. Le perdite che si protraggono per periodi superiori ai 40 giorni possono rivelarsi semplicemente fisiologiche, oppure celare altro. Quindi, è bene rivolgersi a un esperto per saperne di più. Ad esempio, se nell’utero restano piccoli pezzi di placenta oppure pezzi del sacchettino che conteneva il bambino, questi non permettono all’utero di contrarsi e di chiudere i vasi sanguigni. Ecco perché l’emorragia prosegue.

Lochiazioni
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Inoltre, è necessario rivolgersi al medico, oltre che nel caso di odore sgradevole delle lochiazioni e di perdite abbondanti e rosse dopo le tre settimane, nelle circostanze in cui si avvertano dolori intensi al basso ventre (dopo la prima settimana) e/o si noti emorragia (sempre dopo la prima settimana dal parto) e/o la temperatura corporea della neomamma sia oltre i 38° C.

Come fronteggiare le lochiazioni?

Al fine di ridurre il rischio di infezioni e irritazioni dovute a queste perdite, si rivela estremamente necessario e fondamentale prestare ancora più attenzione all’igiene intima. Ecco cosa fare:

  • utilizzare assorbenti esterni in cotone o in garza anallergica;
  • lavare la zona interessata almeno due volte al giorno, usando acqua tiepida e sapone neutro;
  • cambiare gli assorbenti ogni due o tre ore;
  • evitare l’utilizzo di lavande vaginali e disinfettanti.

Assenza di lochiazioni

Abbiamo visto che la durata delle locazioni varia, anche se la madre allatta al seno, dato che l’ossitocina incrementa le contrazioni del corpo dell’utero, favorendo l’espulsione del sangue.

In alcuni casi è possibile che in virtù di determinati ritmi di allattamento durante la giornata o di altri fattori, le lochiazioni possano non presentarsi. Nello specifico, in una percentuale (bassa) di donne il ciclo mestruale non si presenta sino ai due anni seguenti al parto.

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