Amy Chua è una mamma e una scrittrice famosa per via di una sua pubblicazione che prende il nome di Il ruggito della mamma tigre. In questa pubblicazione, la donna espone la sua teoria educativa, che è in linea con la cultura cinese di cui è esponente: essere madre significa pungolare continuamente i figli a eccellere in ogni campo, dalla scienza alle arti, passando per lo sport.

Si tratta di un metodo educativo che solleva molte perplessità, anche se Chua, che è docente a Yale ed è ritenuta dal Time una delle persone più influenti al mondo, non ha dubbi: i figli non devono essere sempre rassicurati e viziati, devono invece osservare una rigida disciplina che non prevede distrazioni come videogiochi, tv o perfino amici.

Mamma tigre o “tiger mom”: cosa significa?

Mamma tigre
Fonte: Pixabay

Sostanzialmente una mamma tigre (o “tiger mom”) è una madre che sprona i suoi figli al senso del dovere: questi bambini riescono a mantenere una rigida disciplina scolastica e i loro risultati sembrano evidenti, almeno in apparenza. Ma madri e figli sono felici di affrontare questo stile di vita votato all’assenza di qualunque piacere?

Come spiega Slate, Su Yeong Kim dell’Università del Texas ha condotto uno studio in cui sono state intervistante 300 famiglie di origini cinesi che vivevano negli Stati Uniti, notando per che il modello famigliare autoritario non era il prevalente (come si sarebbe potuto pensare): uno dei risultati riscontrati dallo studio è che questo modello alla lunga non premia, perché i figli delle madri tigre sono meno brillanti negli studi universitari rispetto ai figli cresciuti in famiglie più lassiste e inoltre presentano problemi di alienazione famigliare e psicologici in generale.

Un’altra ricerca, questa condotta dalla Queen Mary University di Londra, attesta come siano le stesse mamme tigre a essere infelici, poiché sempre insoddisfatte, come riporta il DailyMail. Sostanzialmente queste mamme sono più insoddisfatte e stressate, poiché i loro sforzi famigliari sono in continua tensione, rispetto alle madri che lasciano liberi i figli di fare le loro scelte e non li obbligano a essere tanto ligi al dovere da rinunciare perfino ai rapporti sociali con i coetanei.

Mamma chioccia: cosa significa e cosa comporta

Analogamente, lo studio della Queen Mary University attesta che le madri più lassiste sono più felici, rilassate e soprattutto sorridenti. Tra questi modelli materni c’è la mamma chioccia, cioè quella che si prende cura in tutto e per tutto del proprio figlio.

Tuttavia anche questo modello presenta dei limiti evidenti: la mamma chioccia è quasi asfissiante nel suo bisogno di controllare la prole e spesso impedisce ai figli di sbagliare con la propria testa e quindi imparare dai propri errori, oltre che sviluppare anche altre esperienze più spiccatamente positive.

Modelli educativi alternativi a confronto

Mamma tigre
Fonte: Pixabay

I due modelli materni che si trovano agli opposti di un ipotetico spettro sono la mamma tigre e la mamma chioccia: la prima è autoritaria e orientata al desiderio di eccellenza per i figli, la seconda è tenera ma anche eccessivamente apprensiva e restia a lasciare il proprio cucciolo libero di fare le proprie esperienze.

Esistono anche altri modelli materni che prendono il nome in base al comportamento animale cui fanno riferimento e si trovano tra l’uno e l’altro eccesso e sono questi:

  • mamma gatta: risulta essere impegnata con i propri cuccioli finché sono piccoli, ma garantisce autonomia quando crescono, al punto di smettere di prendersi cura di loro, lasciando che i cuccioli si prendano cura di loro stessi, quasi fossero degli estranei;
  • la mamma scimpanzé: è forse il modello ideale, più misurato ed equilibrato, perché le madri scimpanzé non sono gelose dei loro cuccioli, se ne prendono cura ma al tempo stesso forniscono loro gli strumenti per orientarsi nel mondo una volta che saranno adulti, senza tralasciare l’affetto che provano per loro;
  • mamma canguro: le madri canguro tengono il cucciolo nella “tasca” addominale finché non terminano l’allattamento, esprimono l’affetto fisicamente, ma devono avere consapevolezza anche del momento giusto in cui lasciar andare il proprio figlio;
  • mamma pinguino: anche questo è un modello interessante, perché le madri pinguino covano le uova insieme al proprio compagno, e a volte vanno a caccia lasciando i maschi a casa ad accudire la prole.

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