Quando una madre prende una decisione, qualunque essa sia, c’è sempre qualcuno pronto a giudicare la sua scelta. Ciò accade perché le persone si sentono fin troppo libere di criticare e dare giudizi dove non vengono neppure richiesti sempre, a maggior ragione se si tratta di una mamma.

Se siete mamme e non lo avete mai fatto, provate a dire che vi prendere un weekend senza figli o, addirittura, senza figli e marito…
E vedete cosa succede: domande, mezze frasi, occhiate e… altro che non saprete mai perché non verranno a dirlo a voi.

Perché una mamma deve sentirsi “cattiva”, se non addirittura anti-materna e snaturata, se decide di partire e lasciare i figli a casa?

Io mio figlio me lo porto ovunque, altrimenti cosa li fai a fare i figli se decidi di lasciarli agli altri?

E se imparassimo a non sentirci sempre superiori rispetto ad altre mamme?
In secondo luogo, se imparassimo anche a capire che lasciare i propri figli, anche solo per 3 giorni dai nonni, insieme alla tata o chiunque essa sia, non è mai stato contro legge o non ne farà degli emarginati con un vuoto enorme da colmare?

Noi mamme siamo in primis delle donne e come tali meritiamo di vivere la nostra vita come meglio desideriamo.

Se una mamma decide di rimanere a casa o di portarsi i figli ovunque lei decida di andare, buon per lei. Se una mamma decide di organizzarsi un viaggio con le amiche o una fuga romantica con il proprio partner, buon per lei. Chi siamo noi per giudicare le scelte degli altri? Non è detto che ciò che sia meglio per noi, sia la scelta giusta per il resto dell’umanità.

Forse per partire da sole bisogna aspettare l’età giusta del bambino, magari attendere che sia grande abbastanza da capire dove si sta recando la sua mamma e perché lo sta facendo. Eppure ci sono mamme che anche a 2 mesi dalla nascita del proprio figlio fanno le valigie e si rinchiudono con il marito dentro una SPA per un intero weekend. Chi dice che sia sbagliato?

Dobbiamo smettere di pensare che se una mamma e un papà fanno scelte diverse dalle nostre siano automaticamente pessimi genitori.
Siamo certi che un bambino che cresce con dei genitori felici e realizzati anche come persone (e in questo senso le fughe d’amore sono un momento vitale per recuperare il tempo della coppia), sarà meno felice o più trascurato di un figli di genitori onnipresente e totalmente dediti a lui.
Alcuni, scommettiamo, sosterrebbero il contrario…

Perché, diciamocelo, i figli hanno la priorità su tutto e la vita di coppia subisce un enorme cambiamento, però visitare un luogo mano nella mano con la propria anima gemella, senza dover trascinare passeggini o fermarsi ad un bar perché a qualcuno scappa pipì, decidere di mangiare alle 22 piuttosto che alle 19 è una boccata d’aria che fa bene a due persone che si amano.

Inutile negare quanto sia fondamentale e importante ritagliarsi del tempo per se stesse, perché un figlio ti cambia la vita, te la stravolge, ti regala un urgano di emozioni indescrivibili. Ma sentire ogni tanto il richiamo di quella piccola spensieratezza del prima di essere mamma non è un crimine. Si tratta piuttosto di prendersi il tempo di ricaricare le pile e tornare, più felice e serena che mai, a fare quello che non abbiamo mai smesso di essere anche mentre eravamo via: mamme, oltre che donne.
Ma non tutte hanno il coraggio di ammetterlo.

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