Seconda gravidanza: cosa cambia per la mamma e come prepararsi
Cosa cambia e come ci si prepara alla seconda gravidanza? No, le cose non vanno sempre nel solito modo, e la dolce attesa è sempre un'esperienza unica nel suo genere.
Cosa cambia e come ci si prepara alla seconda gravidanza? No, le cose non vanno sempre nel solito modo, e la dolce attesa è sempre un'esperienza unica nel suo genere.
Che sia desiderata o “casuale”, una seconda gravidanza presenta alcune differenze rispetto alla prima, e non solo a livello psicologico.
Quest’ultimo fattore, infatti, è sicuramente importante, dato che, se con il primo figlio si vivono una serie di emozioni e sensazioni nuove, unite alla curiosità di vedere il volto del proprio bambino e all’eccitazione per il cambiamento di vita che la nascita porta con sé, con il secondogenito la meraviglia dell’attesa, pur sempre presente, si vive con maggiore consapevolezza e, forse, con meno “magia”.
Come dicevamo, però, non è solo il lato “romantico” della questione a essere diverso, ma anche una serie di sensazioni fisiche, compresi i sintomi della gravidanza, possono variare notevolmente dalla prima alla seconda volta. Per questo si dice, non a torto, che ogni gravidanza sia a sé.
Può succedere che, già fin dai primi sintomi della gravidanza, i due futuri fratellini non si somiglino affatto, oppure che la mamma sperimenti sensazioni mai provate durante i primi nove mesi di gestazione. Inutile preoccuparsi, però, anche la seconda gravidanza deve essere vissuta appieno e serenamente, nonostante le piccole diversità rispetto alla prima.
Cominciamo proprio con i sintomi tipici che, nella seconda gravidanza, fin da subito possono essere molto diversi da quelli avvertiti con il primo figlio. Questo accade proprio perché ogni dolce attesa è non solo molto soggettiva, ma anche unica.
Molte mamme restano confuse di fronte alla consapevolezza di non provare gli stessi sintomi vissuti con la prima gravidanza, di non avere, ad esempio, gli stessi malesseri, o di averne di nuovi. Ma, in realtà, non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Naturalmente se vi è capitato di vivere una gravidanza a rischio la prima volta potreste essere assalite dal pensiero che capiti di nuovo, ma nessuno ha una risposta precisa, e l’unica cosa che si può dire è “forse”. Ma non è detto. Infatti, non c’è assolutamente alcuna certezza che chi ha vissuto una prima attesa complicata da cause esterne abbia più probabilità, rispetto a chi ha avuto una gravidanza senza problemi, di vederle ripresentarsi. La possibilità, semmai, è più alta qualora la prima gravidanza sia stata inficiata da cause interne, come problemi all’utero, ad esempio.
Un altro discorso lo meritano le nausee, tra i sintomi più comuni della gravidanza; potete stare tranquille, se anche ne avete vissute molte durante la prima dolce attesa non è affatto detto che queste vi accompagnino anche nella seconda gravidanza!
Certamente rispetto alla prima gravidanza si ha una maggiore consapevolezza di ciò che accade al nostro corpo, e dei mutamenti che, nel corso dei mesi, subirà. Per questo, l’organismo, già “allenato” dalla prima esperienza e “istruito” su ciò che accadrà potrebbe presentare prima alcuni dolori tipici, come il mal di schiena o il fastidio alle gambe, in anticipo rispetto a quanto accaduto con la prima gravidanza; per quanto riguarda il parto, invece, non esistono indicazioni comuni per tutte, dato che, proprio come per ogni gravidanza, anche ogni parto è unico.
Sicuramente dovrete ricordare che, in occasione del secondo parto, il vostro primogenito dovrà essere affidato a qualcuno, quindi cercate di organizzarvi per tempo e di prepararlo alla possibilità che mamma e papà debbano correre in ospedale all’improvviso, anche di notte.
L’aspetto del rapporto con il primogenito resta ovviamente di primaria importanza; più delle differenze fra i sintomi o rispetto al modo di approcciarsi alla gravidanza, infatti, quel che conta è preparare adeguatamente il primogenito all’arrivo del fratellino o della sorellina. Tenendo conto di alcuni elementi indispensabili, specie se il bimbo è ancora piuttosto piccolo: in primis, al fatto che sicuramente quest’ultimo potrà avvertire un briciolo di gelosia verso il nuovo arrivato, non tanto durante l’attesa ma subito dopo la sua nascita e il ritorno a casa. Vedere tutte le attenzioni, non solo quelle di mamma e papà ma dei parenti in generale, concentrate sul neonato potrebbe procurargli una sofferenza che i genitori devono essere in grado di fronteggiare.
Lo sforzo che dovrete fare, quindi, è volto ad aiutarlo ad accettare il fratellino che arriva: potete riuscirci, ad esempio, coinvolgendolo a pieno titolo nella gravidanza, chiedendogli di aiutarvi nei preparativi concreti, ad esempio, ma soprattutto illustrandogli nel dettaglio quello che succederà nelle vostre vite.
Subito dopo la nascita preparate il momento dell’incontro tra il primo e il secondo figlio, cosicché il primogenito sia ben disposto psicologicamente a conoscerlo. Un’ottima idea, ad esempio, è infilare un regalo per lui in valigia e darglielo subito dopo aver fatto le presentazioni con il neo arrivato.
La gelosia è una cosa assolutamente naturale e che non deve spaventare, ma è invece importante viverla e parlarne in modo che sin dal principio si possa costruire un solido rapporto tra fratelli. Non dimenticate mai di coccolare il primogenito, fatelo sentire importante, prestategli ascolto e cercate di coinvolgerlo in ogni attività, anche quando preparate la pappa per il piccolo o mentre lo allattate.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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