I bambini sono un concentrato di energia, fanno mille cose, passano da un’attività all’altra, corrono in giro per casa, sembra che non si stanchino mai! Avere l’argento vivo addosso fa parte dell’essere bambini: quando, però, non riescono mai a stare fermi e sono molto agitati, viene naturale chiedersi se si è in presenza di qualche disturbo e cosa si può fare. Del termine bambini iperattivi si tende a farne largo abuso usandolo in modo improprio per bimbi che, semplicemente, sono solo un po’ monelli. Quando si parla di bambini iperattivi o di ipercinesia infantile si intende una vera patologia psicologica, un disturbo neurobiologico della corteccia pre-frontale e dei nuclei della base coinvolte nel controllo del movimento, che va sempre diagnosticata da un medico esperto.

I bambini vivaci sono sempre esistiti e sempre ci saranno, l’iperattività non è solo l’essere distratti o sempre in movimento, si verifica quando questi comportamenti vanno a inficiare il rendimento scolastico, i compiti da svolgere a casa e soprattutto il rapporto con gli altri bambini, ad esempio se non riesce a legare o a giocare con gli altri. L’iperattività o sindrome dell’ADHD, Attention Deficit/Hyperactivity Disorder (Disturbo dell’attenzione e dell’iperattività) è considerata un problema neuropsichiatrico che riguarda maggiormente i bambini maschi in età scolare. Nelle femmine l’ADHD si manifesta più come difficoltà d’attenzione che per comportamenti dirompenti.

Bambini iperattivi: le cause

La sindrome dell’ADHD è ancora in fase di studio: non ci sono delle cause specifiche che possono portare i bambini all’iperattività, ci sono tuttavia degli studi che hanno dimostrato che l’eccessiva inattività durante il tempo libero e l’alimentazione sbagliata possono contribuire a scatenare questa patologia. Nei casi di sospetta iperattività dei bambini, uno dei primi consigli dei pediatri è di eliminare tutti gli alimenti che contengono additivi chimici alimentari dalla dieta dei piccoli pazienti, quindi fare attenzione ad evitare i coloranti, gli edulcoranti, i conservanti, gli agenti stabilizzanti e così via, in pratica di passare ad un’alimentazione più sana e naturale.

L’altra possibile causa riguarda la gestione del tempo libero: non avere degli impegni o delle attività prestabilite, porta i bambini a non avere regole e quindi ad essere spaesati e iperattivi.

Bambini iperattivi: i sintomi

I sintomi dei bambini iperattivi possono essere tanti e variano da caso a caso, i più comuni sono i seguenti:

  • Difficoltà a concentrarsi su un compito o su un’attività;
  • Deficit dell’attenzione;
  • Difficoltà a seguire le istruzioni;
  • Tendenza a dimenticare tante cose;
  • Tendenza a parlare spesso quando dovrebbe ascoltare e interrompere;
  • Impazienza e tendenza a innervosirsi.

Bambini iperattivi: come comportarsi

Per aiutare i bambini iperattivi bisogna innanzitutto evitare di etichettarli in questo modo: la diagnosi si può fare solo dopo i 7 anni, quindi dopo l’inizio del percorso scolastico. Per prendersi cura dei bambini che mostrano segni di iperattività occorre seguire scrupolosamente il parere del medico, se è possibile rimandando l’assunzione dei farmaci; mantenere un ambiente ordinato e disteso, senza litigi e rimproveri continui aiuta moltissimo, così come il cercare un dialogo e abituare il bambino al contatto fisico, con manifestazioni d’affetto come abbracci e baci. Create, inoltre, dei rituali solo vostri che possano essere un punto di riferimento, come la lettura di un libro la sera prima di andare a dormire.

Giochi e attività per bambini iperattivi

I bambini iperattivi devono essere aiutati a sfogare l’energia che sentono addosso. È essenziale fargli fare attività fisica, quella che più gli piace o che consiglia il pediatra, ma anche tenerli occupati con giochi all’aperto, ad esempio andare in bicicletta, fare delle lunghe passeggiate, correre al parco, portare a spasso il cane. Non lasciate i bambini per ore davanti alla televisione o con i videogiochi perché hanno bisogno di muoversi, correre e giocare.

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