Come curare al meglio i denti da latte

Anche se i denti da latte sono destinati a cadere e a creare quel buffissimo effetto finestrella nelle bocche dei nostri bambini, non significa che non debbano essere curati a dovere. Anzi, se non tenuti sotto controllo i dentini, più deboli e fragili di quelli degli adulti, sono ancora più esposti al rischio carie! Come scongiurarlo? È molto semplice!

A dispetto di quanti (erroneamente) potrebbero pensare, curare l’igiene orale del proprio bambino è davvero molto importante, sin dalla tenera età. Perché il fatto che i denti da latte, i primi a spuntare nelle bocche dei neonati, siano poi destinati a cadere non implica che il loro stato di salute debba essere trascurato, dato che possono essere soggetti a patologie e infezioni del cavo orale come quelli degli adulti.

Cerchiamo di conoscere meglio i denti da latte e di avere informazioni maggiormente precise a riguardo: quanti sono, ad esempio, quando iniziano a cadere, e quali sono le possibili conseguenze di una loro cattiva “manutenzione”?

Dunque, come sappiamo, i denti da latte (o decidui, primari o temporanei) sono proprio i primi a svilupparsi nella vita di ogni essere umano. La loro comparsa si colloca generalmente intorno al 6° mese di vita, e la dentatura tende invece a essere completa all’incirca ai due anni di età. Com’è composta tale dentatura provvisoria? Ci sono 20 dentini in totale, 5 per ogni semiarcata, così suddivisi:

  • 2 incisivi (1 centrale + 1 laterale)
  • 1 canino
  • 2 molari (chiamati rispettivamente “primo” e “secondo” molare)

Nella dentizione provvisoria mancano, invece, premolari e terzi molari (i cosiddetti denti del giudizio).

Naturalmente i denti da latte sono destinati a cadere, e a creare quel simpatico effetto “finestrella” nel sorriso dei bambini. Il fenomeno è assolutamente spontaneo, e si manifesta più o meno una volta raggiunti i 6 anni di età, quando comparirà la dentatura da adulto, la quale compirà il suo sviluppo nel periodo preadolescenziale, tra i 13 e i 14 anni, quando l’ormai ragazzino potrà sfoggiare 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 6 molari sulla mascella e altrettanti sulla mandibola.

Val comunque la pena sottolineare che spesso la caduta dei denti da latte può non essere del tutto spontanea: questo può capitare, ad esempio, in seguito a cadute o ruzzoloni, che possono in un certo qual modo “facilitare” ed accelerare i tempi di caduta, oltre che causare la scheggiatura o la rottura di qualche dente, data la maggiore debolezza rispetto ai denti da adulto. Un buon motivo in più per correre dietro ai nostri figli.

Denti da latte storti

denti da latte storti
Fonte: Web

I dentini da latte, così come quelli permanenti, possono nascere storti. Non è tanto infrequente, soprattutto nel caso di incisivi centrali e laterali, superiori ed inferiori, e la causa può risiedere, ad esempio, nell’ampio spazio che essi hanno all’interno della bocca, che potrebbe dirottarli verso direzioni sbagliate. Solitamente però i dentini si rimettono lentamente al posto giusto, sia per l’azione degli altri denti che erompono nel frattempo, sia per una precisa spinta dei muscoli di labbra e lingua.

Tuttavia, se una volta completata la comparsa di tutti i denti il problema persiste, è opportuno rivolgersi al pediatra o ad un odontoiatra ortopedico. Diverso, almeno in parte, è il problema dei denti da adulto che nascono storti che, se non si risolve, come per quelli da latte, con lo sviluppo definitivo di tutta la dentatura, deve essere affrontato tramite altri rimedi, in primis l’apparecchio, che si consiglia generalmente ai bambini nella fascia d’età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, momento in cui denti da latte ed altri “convivono” prima di evolversi definitivamente nella dentatura adulta.

Carie nei denti da latte

carie nei denti da latte
Fonte: Web

È estremamente importante monitorare lo stato di salute dei denti da latte per almeno due motivi:

  1. Essendo più deboli e più fragili, sono più esposti a infezioni e dolore
  2. I denti da latte malati e non curati cadono più velocemente rispetto a quelli sani. La caduta precoce di un dente da latte può ripercuotersi negativamente nel lungo termine, causando problemi di allineamento/occlusione nella bocca del futuro paziente adulto.

I denti da latte non sono quindi immuni rispetto alle patologie dentarie, neppure la carie. Tuttavia, servono pochi semplici accorgimenti per scongiurare il pericolo, come ad esempio iniziare la pulizia del cavo orale alla comparsa del primo dente da latte (è sufficiente passare sul dentino e sulle gengive una garza imbibita di soluzione fisiologica: la pulizia dei dentini, in particolar modo quando eseguita prima del riposo notturno, minimizza il rischio delle cosiddette “carie da biberon”).

Si consiglia poi di effettuare la prima visita odontoiatrica attorno ai 12 mesi di vita del bambino, così che il dentista possa stabilire un piano di igiene orale pensato appositamente per il piccolo, integrando eventualmente l’alimentazione con del fluoro che rende i denti più forti e meno suscettibili alla carie.

Se possibile, è da preferire l’allattamento al seno: il latte materno rinforza i denti favorendo la rimineralizzazione di calcio e fosforo. Inoltre aiuta a proteggere lo smalto dei denti da latte.

Evitate di somministrare al bambino succhi di frutta o altre bevande zuccherate durante la notte, che aumentano il rischio di carie nei denti da latte, e garantite al bambino un’alimentazione sana ed equilibrata. No assolutamente a biberon con liquidi troppo zuccherati (camomilla, tè zuccherati ecc.) o a tettarelle inzuppate di miele o zucchero. Abitudini simili – pur essendo estremamente gradite dal bambino – rappresentano i maggiori responsabili di carie precoci e/o multiple nei denti da latte.

Iniziare un bambino più grandicello al filo interdentale è senz’altro un’ottima abitudine, così come ricordarsi di cambiare lo spazzolino all’incirca ogni 2 o 3 mesi.

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