Secondo uno studio statunitense, pubblicato sul Pediatric Journal a novembre 2011, i giovanissimi che guardano film e telefilm che contengono scene di sesso hanno il doppio delle probabilità di rimanere incinte.

Ma è davvero tutta colpa della televisione?

In realtà se andiamo a vedere in modo più approfondito, per quanto concerne l’Italia, nel 2011 erano circa 10.000 le adolescenti che sono rimaste incinte. Ma sebbene queste ragazze non abbiano la stessa istruzione e la stessa estrazione sociale una cosa le accomuna: le under 19 praticano sesso senza precauzioni!

Partiamo da un dato: il 47% delle teenager italiane hanno l’incubo di restare incinta e solo 11% si preoccupa di contrarre una malattia. Ma nonostante questo il 31% ignora i metodi contraccettivi, il 20% sceglie il coito interrotto e il 37% affronta la “prima volta” senza alcuna precauzione.

Alcuni recenti dati riportati dall’Istat hanno dimostrato che la regione italiana con più ragazze madri è la Sicilia, seguita da Puglia e Campania. Nonostante questo, soprattutto al nord (visto l’incremento del fenomeno in Lombardia), negli ultimi anni sono nati diversi centri d’assistenza per la ragazze madri in difficoltà allo scopo di indurre le giovanissime a non ricorrere all’aborto.

I problemi a una gravidanza di questo genere sono parecchi, nella maggior parte dei casi (se non nella quasi totalità) le gravidanze non sono state programmate, per questo motivo la nascita del neonato è vissuta come troppo precoce e l’esperienza è di rifiuto, panico e dolore.

Ma oltre al disagio psicologico di una gravidanza durante l’adolescenza, dal punto di vista sociale e professionale le ragazze madri sono svantaggiate in quanto trovano lavoro più difficilmente degli altri, anche perché spesso abbandonano gli studi e i loro progetti di vita.

Le madri adolescenti sono attualmente, in Italia, l’1% del totale delle donne che partoriscono, sarebbe il doppio se non considerassimo l’incidenza dell’interruzione volontaria di gravidanza.

E nel resto del mondo?

Evitando di parlare dei paesi poveri e sottosviluppati, dove è usanza dare in sposa le bambine quando hanno poco più di 10 anni, un’indagine condotta dalla Drexel University e University of Pittsburgh rivela che negli USA quattro ragazze su dieci rimangono incinte prima di diventare adulte, per un totale di 880.000 gravidanze all’anno. Ma senza andare così distanti il Regno Unito segna il 7,1% di gravidanze under 19, l’Estonia l’8,1%, la Slovenia l’8% e l’Austria il 5,8%. Sicuramente la situazione italiana è preoccupante in quanto è un fenomeno in crescita, ma sicuramente non è ancora ai livelli dei nostri vicini europei.

Secondo alcuni psicologi la maggior parte di queste mamme bambine segue l’esempio di una madre giovane o cerca di riempire un vuoto. Di solito provengono da famiglie disagiate, per nulla benestanti e dove è assente la figura paterna. Tutti motivi che aggiunti a solitudine e mancanza di obiettivi per il futuro hanno comportato negli ultimi anni un incremento delle gravidanze tra i minorenni.

Per altri invece la causa principale è la scarsa educazione sessuale nelle scuole e nelle famiglie.Infatti nel nostro paese a parte i media che ogni tanto ne parlano e i consultori privati o pubblici, che sono comunque poco frequentati dai giovani, nelle scuole non c’è educazione sessuale obbligatoria e nelle famiglie molte volte non se ne parla per imbarazzo perché è ancora visto come un argomento tabù.

Ad oggi sicuramente i giovani oggi hanno piena libertà di disporre del proprio corpo ma non le competenze necessarie per utilizzarlo. Eppure nell’era di internet tutto dovrebbe lasciar presupporre il contrario!

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!